CITAZIONE (*§Yue§* @ 13/1/2009, 16:46)
Bhè... che Maria Antonietta portasse un po' di sfiga lo sapeva anche lei!
Vabbè che si tratta di superstizione, però a proposito della sfiga di Maria Antonietta, tutti gli studiosi hanno messo in rilievo il fatto la poveretta nascendo il giorno dei morti, in una data in cui si verificò uno dei più tremendi terremoti della storia d'Europa (quello di Lisbona), era destinata ad avere la sfiga addosso fin dalla nascita...e così fu!
Quanto alla somiglianza tra il destino dei Romanov e quello dei Borbone, come al solito, bisogna sempre essere un po' cauti quando si fanno paragoni simili. Per quanto riguarda le personalità dei due sovrani non si può che concordare, entrambi furono tanto sfigati quanto buoni.
Tra l'altro, è interessante notare come sia in Francia sia in Russia la Rivoluzione arrivò quando i due Paesi affrontavano dei momenti di grande fervore che stranamente influenzò in piccola parte questi grandi rivolgimenti politici. La Francia si trovava in un momento di notevole sviluppo culturale, per via delle nuove idee in campo filosofico e politico che si diffondevano ad un ritmo sempre più veloce, per la vasta produzione letteraria, e per le innovative scoperte scientifiche. La Russia, invece, dopo secoli di feudalesimo, finalmente si avviava sotto iniziativa dello stesso zar Nicola II all'industrializzazione, con la costruzione delle prime fabbriche...peccato che il suddetto non capì che in questo modo avrebbe spezzato il già fragilissimo sistema economico esclusivamente basato sul rapporto nobiltà/servitù della gleba. Da notare anche che alla vigilia di entrambe le Rivoluzioni le due potenze erano in preda al collasso dal punto di vista economico, a causa dei grandi esborsi richiesti per partecipare a importanti guerre, e che avevano portato il debito pubblico ad un tasso così elevato che era impossibile da risanare. Nel caso della prima ci fu la Guerra d' Indipendenza Americana (senza dimenticare i precedenti debiti della Guerra dei Sette Anni che non erano mai stati smaltiti), nel caso della seconda la Prima Guerra Mondiale.
Per quanto riguarda la tragica fine, in parte concordo, e in parte no. Maria Antonietta e Luigi XVI ebbero almeno il tempo di prepararsi psicologicamente, e per quanto il loro assassinio possa sembrare barbaro (perchè in effetti di un mero assassinio si trattò), in fin dei conti, con loro tutto venne fatto alla luce del giorno, e fu loro destinato lo stesso crudele destino che veniva destinato a tante altre persone.
I poveri Romanov furono uccisi nel peggiore dei modi, cioè "a tradimento", cosa che non andrebbe riservata neppure ai peggiori criminali, figuriamoci se delle persone completamente innocenti se lo meritavano. Ora non sto assolutamente dicendo che Maria Antonietta non ha sofferto quanto Alessandra, e cose del genere, sto solo affermando che dal punto di vista puramente etico, se si può parlare di etica a proposito di azione decise e compiute da autentici criminali, l'uccisione della famiglia imperiale russa fu ancora più infame di quella dei reali francesi. Non dimentichiamo poi che almeno la povera Madame Royale e Luigi Carlo non furono condannati a morte...quei criminali dei bolschevichi invece non vollero risparmiare questo supplizio nemmeno a quei poveri ragazzi!
Quanto al commento finale, l'ho trovato molto intelligente...in effetti è il ragionamento che spinge tutti noi ad amare Maria Antonietta: se le "vogliamo bene", non è solo per via della sua "leggerezza", ma soprattutto perchè, capendo appieno che prima di ogni cosa fu un essere umano come tutti noi, non possiamo fare a meno di compiatirla e di pensare a come, nonostante il lusso in cui viveva, la sua esistenza fu fondamentalmente segnata dalla tristezza e dalla solitudine.