Dai Memories di Madamoiselle Duthè:
"Ero in rapporti d'amicizia con il principe d'Henin. Un giorno si annuncia, accompagnato da un certo M Stanislas. Chi era? Un poeta sconosciuto, un gentiluomo venuto dalla campagna?I miei visitatori entrano. Il primo colpo d'occhio che gettai mi provò' che le mie congetture non erano esatte: il compagno del prince d'Henin, questo M. Stanislas,que je me figurais un passe-volant sans conséquence, non era niente di meno che Sua Altezza Reale il principe di Lamballe. Lo riconobbi subito, benche fosse vestito con un abito nero e senza nulla che lo distinguesse. L'avevo visto à l'Opéra, à la Comédie, con Guimard , ma fino a quel momento non mi aveva mai fatto l'onore di venire da me. Il nome con cui si presentava mi fece capire che il principe voleva mantenere l'incognito. J'étais trop bien apprise, per non conformarmi alla sua fantasia: pourtant, mia alzai dalla sedia, andai aux deux tiers du salon, davanti a Sua Altezza avec l'empressement respectueux che gli dovevo (o che mi dava).
Il principe de Lamballe, aveva a malapena vent'anni, touchait au tombeau che lo portò ad una vecchiaia anticipata. Egli aveva divorato la vita , e questo, con una spaventosa avidità. Figlio di un padre virtuoso, si era lanciato, prima dei quindici anni, tra gli eccessi , che la sua salute cagionevole non aveva sopportato. Egli non era più che un'ombra ancora vivente; la fiamma della giovinezza era spenta dentro i suoi occhi, li rendeva mornes e freddi, le guancie vuote, il suo pallore, la tosse alla quale era abituato, un tremore convulsivo della testa, tutto annunciava la sua prossima fine. Lui solo non ci credeva, e non cessava di fare progetti per l’avvenire."
Mi scuso per le parti in francese, ma non riuscivo a renderle bene. Il racconto è un pò lungo , lo finisco alla prossima
Edited by yolande84 - 8/5/2011, 22:01