Maria Antonietta - Regina di Francia

Una curiosità!!! Aiutatemi

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wintoureantonietta
icon1  view post Posted on 22/8/2010, 10:24




Salve a tutti vorrei sapere una cosa a cui penso da parecchio ( forse già è stato detto oppure risulta stupido) comunque la Regina quando aveva bisogno della toilette come faceva...doveva aspettare che le dame le togliessero parte del vestito? Perché sarebbe stato (immagino) scomodo andare alla toilette con gonna sottogonna e crinolina.....se potete illuminarmi....
GRAZIE
VDA
 
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bibi_chiaracomeunalba
view post Posted on 22/8/2010, 11:32




ciao! domanda interessante. Ho fatto un giro su internet ma non ho trovato granchè.
Tiposto qui uno stralcio di articolo che,seppur in maniera viscerale,potrebbe schiarire di più le tue perplessità.


Al risveglio Maria Antonietta non poteva fare in pace la prima colazione: vi assistevano di diritto le cosiddette “piccole entrate”. Pazienza il primo medico, il primo chirurgo, un medico ordinario e il lettore; ma perché i 4 primi camerieri del re, i loro “suivanciers” e i primi medici e i chirurghi di Luigi XVI venivano anche essi a contemplare la giovane regina che beveva la cioccolata mattutina?

Senza dubbio, la sovrana aveva un po' di respiro per fare il bagno: una vasca a forma di scarpa che veniva spinta su rotelle nella camera: a quello assistevano solo le dame.

Verso mezzogiorno la regina, che era tornata a coricarsi, si doveva alzare di nuovo.

A quel punto si sedeva davanti alla toletta, posta in mezzo a un cerchio di seggiolini pieghevoli riservati alle grandi cariche femminili, mentre le “grandi entrate” maschili, in piedi, guardavano Maria Antonietta che si faceva pettinare e mettere il rossetto.

Di continuo entravano nella camera gentiluomini che andavano a inchinarsi dinanzi alla sovrana. Maria Antonietta interrompeva la toletta per salutare con la testa e con un sorriso.

Per le principesse, e le principesse del sangue (l'etichetta lo esigeva), la regina appoggiava le mani sui braccioli della poltrona, come se stesse per alzarsi ma rimaneva seduta. Gli uomini si ritiravano, quasi spintonandosi, perché il più altruista era il primo ad andarsene per lasciare agli altri lo stesso diritto di contemplare la sovrana e cominciava la vestizione.

Sarà bene ricordare la celebre testimonianza di Madame Campan:

“La vestizione della regina era un capolavoro di etichetta; ogni particolare vi era regolato. Tanto la dama d'onore quanto la dama sopraintendente alla vestizione stessa se si trovavano insieme, aiutate dalla prima cameriera e da due cameriere ordinarie, svolgevano il servizio principale: ma c'erano tra loro delle distinzioni.

La dama addetta alla vestizione infilava la gonna, presentava la veste. La dama d'onore versava l'acqua per lavarsi le mani e infilava la camicia.

Quando una principessa della famiglia reale si trovava presente alla vestizione, la dama d'onore le cedeva quest'ultima funzione, ma non la cedeva direttamente alla principessa del sangue; in questo caso, la dama d'onore consegnava la camicia alla prima cameriera, che la porgeva alla principessa del sangue. Ciascuna di quelle dame osservava scrupolosamente quelle usanze derivanti da altrettanti diritti.

Un giorno d'inverno capitò che la regina, già totalmente spogliata, stava per infilare la camicia; io la tenevo tutta spiegata; la dama d'onore entrò, si affrettò a togliersi i guanti e prese la camicia.

Bussarono all'uscio; si aprì: era Madame la duchessa di Chartres; si tolse i guanti, si fece avanti per prendere la camicia, ma non era la dama d'onore che doveva porgergliela; la restituì a me, io la porsi alla principessa; bussarono di nuovo: era Madame la contessa di Provenza; la duchessa di Chartres le presentò la camicia.

La regina teneva le braccia conserte al petto e pareva aver freddo. Madame vide che soffriva, si accontentò di buttar via il fazzoletto, tenne i guanti e, infilando la camicia, spettinò la regina che si mise a ridere per mascherare la propria impazienza ma non senza aver prima mormorato tra i denti: “E' odioso! Che noia!”

Quando il re trascorreva la notte dalla regina, incominciava il balletto di un doppio servizio.

Verso le otto, i famigli, ai quali le cameriere della regina avevano aperto la porta, spegnevano in un bacile d'argento la fiaccola che ardeva dal giorno prima, poi tiravano le cortine dalla parte dove si trovava il re e li porgevano le pantofole e la veste da camera.

Il re lasciava che la moglie continuasse a dormire e si ritirava verso il proprio appartamento, seguito da un famiglio che portava la spada corta, che, dalla sera prima era stata posta su una poltrona, “a portata di mano di sua maestà”.

 
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princesse
view post Posted on 22/8/2010, 11:49




beh, tieni conto che solo un paio di generazioni prima i nobili ricevevano allegramente i pari o inferiore grado stando seduti sulla comoda ad espletare i propri bisogni^_^
 
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wintoureantonietta
view post Posted on 22/8/2010, 11:53




Grazie per questa testimonianza questo mi rikorda il film della Coppola....che divertente la scena in cui Antonietta moriva di freddo e appena stava x coprirsi entrava qualcuno.....
GRAZIE
VDA
 
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wintoureantonietta
view post Posted on 22/8/2010, 12:10




Ahah bhe nn avevano proprio pudore questi sovrani.....immagina gli odori che sentivano i nobili ahaha
 
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princesse
view post Posted on 22/8/2010, 12:58




er la vicinanza decde, chiamaole pubbliche, e pretendevano spostamento di appartamenti.
Bisogna pero' tenere conto della diversqa morale e cura igienica del tempo, forse tra 300 anni inostri discendenti si scandalizzeranno di noi che ci fermiamo in autogrill per fare pipi'^_^
La scena di MA che aspetta la camicia è fedelment eriportata dalla campan, quella in cui si vede MA ridere delle anziane ( nel film che sia ddormentano) anche.
Pero' la campan è assolutamente di parte, anche se poi sotto l'impero non si è fatta troppi problem a passare dalla parte di Napoleone ed aprire un istituto dove insegnare ai figli di parvenues come fare i signori.
Beh, come si dice, , bisogn apur vivere.
Ti consiglio di legger la biografia "Danzando sul precipizio" non so se cisia initaliano, io l'ho letto inglese, sulla vita di La Tour Du Pin allo scoppio e dopo la rivoluzione. Dice che quando han portato via i reali da Versailles lei si è rifugiata mi sembra di ricordare nell'orangerie.
Ops, non c'entra col topic, ma essendo molto accurata magari trovi nozioni come quella di cui hai chiesto
Ciao!

la prima frase era: chi era nelle vicinanze delle comode, chiamiamole pubbliche,
 
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celeborn36
view post Posted on 22/8/2010, 13:13




non proprio nell'Orangerie:

"...A peine finissait-elle cet émotionnant récit, que mon mari arriva. Il nous décida à quitter l'appartament de ma tante, trop rapproché, a son avis, de ceux du roi et de la reine, et nous conseilla de rejoindre Mme de Simiane, chez une de ses anciennes femmes de chambre, qui demeurait près de l'Orangerie..."

da: JOURNAL D'UNE FEMME DE CINQUANTE ANS, Mémoires de la marquise de La Tour du Pin
 
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estella
view post Posted on 22/8/2010, 15:46




CITAZIONE (bibi_chiaracomeunalba @ 22/8/2010, 12:32)
ciao! domanda interessante. Ho fatto un giro su internet ma non ho trovato granchè.
Tiposto qui uno stralcio di articolo che,seppur in maniera viscerale,potrebbe schiarire di più le tue perplessità.


Al risveglio Maria Antonietta non poteva fare in pace la prima colazione: vi assistevano di diritto le cosiddette “piccole entrate”. Pazienza il primo medico, il primo chirurgo, un medico ordinario e il lettore; ma perché i 4 primi camerieri del re, i loro “suivanciers” e i primi medici e i chirurghi di Luigi XVI venivano anche essi a contemplare la giovane regina che beveva la cioccolata mattutina?

Senza dubbio, la sovrana aveva un po' di respiro per fare il bagno: una vasca a forma di scarpa che veniva spinta su rotelle nella camera: a quello assistevano solo le dame.

Verso mezzogiorno la regina, che era tornata a coricarsi, si doveva alzare di nuovo.

A quel punto si sedeva davanti alla toletta, posta in mezzo a un cerchio di seggiolini pieghevoli riservati alle grandi cariche femminili, mentre le “grandi entrate” maschili, in piedi, guardavano Maria Antonietta che si faceva pettinare e mettere il rossetto.

Di continuo entravano nella camera gentiluomini che andavano a inchinarsi dinanzi alla sovrana. Maria Antonietta interrompeva la toletta per salutare con la testa e con un sorriso.

Per le principesse, e le principesse del sangue (l'etichetta lo esigeva), la regina appoggiava le mani sui braccioli della poltrona, come se stesse per alzarsi ma rimaneva seduta. Gli uomini si ritiravano, quasi spintonandosi, perché il più altruista era il primo ad andarsene per lasciare agli altri lo stesso diritto di contemplare la sovrana e cominciava la vestizione.

Sarà bene ricordare la celebre testimonianza di Madame Campan:

“La vestizione della regina era un capolavoro di etichetta; ogni particolare vi era regolato. Tanto la dama d'onore quanto la dama sopraintendente alla vestizione stessa se si trovavano insieme, aiutate dalla prima cameriera e da due cameriere ordinarie, svolgevano il servizio principale: ma c'erano tra loro delle distinzioni.

La dama addetta alla vestizione infilava la gonna, presentava la veste. La dama d'onore versava l'acqua per lavarsi le mani e infilava la camicia.

Quando una principessa della famiglia reale si trovava presente alla vestizione, la dama d'onore le cedeva quest'ultima funzione, ma non la cedeva direttamente alla principessa del sangue; in questo caso, la dama d'onore consegnava la camicia alla prima cameriera, che la porgeva alla principessa del sangue. Ciascuna di quelle dame osservava scrupolosamente quelle usanze derivanti da altrettanti diritti.

Un giorno d'inverno capitò che la regina, già totalmente spogliata, stava per infilare la camicia; io la tenevo tutta spiegata; la dama d'onore entrò, si affrettò a togliersi i guanti e prese la camicia.

Bussarono all'uscio; si aprì: era Madame la duchessa di Chartres; si tolse i guanti, si fece avanti per prendere la camicia, ma non era la dama d'onore che doveva porgergliela; la restituì a me, io la porsi alla principessa; bussarono di nuovo: era Madame la contessa di Provenza; la duchessa di Chartres le presentò la camicia.

La regina teneva le braccia conserte al petto e pareva aver freddo. Madame vide che soffriva, si accontentò di buttar via il fazzoletto, tenne i guanti e, infilando la camicia, spettinò la regina che si mise a ridere per mascherare la propria impazienza ma non senza aver prima mormorato tra i denti: “E' odioso! Che noia!”

Quando il re trascorreva la notte dalla regina, incominciava il balletto di un doppio servizio.

Verso le otto, i famigli, ai quali le cameriere della regina avevano aperto la porta, spegnevano in un bacile d'argento la fiaccola che ardeva dal giorno prima, poi tiravano le cortine dalla parte dove si trovava il re e li porgevano le pantofole e la veste da camera.

Il re lasciava che la moglie continuasse a dormire e si ritirava verso il proprio appartamento, seguito da un famiglio che portava la spada corta, che, dalla sera prima era stata posta su una poltrona, “a portata di mano di sua maestà”.

...è parte dell'articolo scritto da me, per baroque, sull'etichetta :)

www.baroque.it/barocco-mirabilia/etichetta.php

 
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estella
view post Posted on 22/8/2010, 16:03




CITAZIONE (princesse @ 22/8/2010, 12:49)
beh, tieni conto che solo un paio di generazioni prima i nobili ricevevano allegramente i pari o inferiore grado stando seduti sulla comoda ad espletare i propri bisogni^_^

...mm anche nel Settecento e nell'Ottocento...
C'è la testimonianza di Giuseppe II, in visita a Napoli alla corte della sorella, Maria Carolina...
Giuseppe ci dice di avere assistito alla "seduta" di Ferdinando IV, suo cognato:

"...egli ci pregò di fargli compagnia mentre stava seduto sul vaso. Facemmo conversazione per più di mezz’ora, e io pensavo ch’egli sarebbe rimasto seduto lì, coi pantaloni calati, Dio sa per quanto…non mancò di darci i dettagli dell’operazione, anzi voleva perfino mostrarcene i frutti, poi sempre coi pantaloni calati e col vaso in mano si mise a rincorrere due dei suoi ospiti che scappavano”.

Il pudore non era roba da aristocratici: Rosalie Lamorlière, che assistette Maria Antonietta alla Conciergerie, nelle sue memorie disse che la regina a parer suo era troppo pudica...
 
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estella
view post Posted on 22/8/2010, 16:18




CITAZIONE (wintoureantonietta @ 22/8/2010, 11:24)
Salve a tutti vorrei sapere una cosa a cui penso da parecchio ( forse già è stato detto oppure risulta stupido) comunque la Regina quando aveva bisogno della toilette come faceva...doveva aspettare che le dame le togliessero parte del vestito? Perché sarebbe stato (immagino) scomodo andare alla toilette con gonna sottogonna e crinolina.....se potete illuminarmi....
GRAZIE
VDA

Conta che Maria Antonietta adottò ad un certo punto la moda della "chemise a la reine" e comunque il panier non lo indossava quando era nei suoi appartamenti. Nella biografia della Haslip c'è un passo dove si dice che la regina attese il fratello (Giuseppe), nei suoi appartamenti, vestita di un semplice déshabillés...

 
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wintoureantonietta
view post Posted on 22/8/2010, 16:19




garzie a tutti.....comunque io sarei morto di vergogna se sovrani nobili e inservienti mi avessero visto mentre facevo i miei "doveri"......e comunque mi piace il fatto che Antonietta fosse giudicata pudica per un fatto che io giudico normalissimo, cioè oggi come oggi chi intratterrebbe i propri ospiti in toilette
VDA
 
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bibi_chiaracomeunalba
view post Posted on 22/8/2010, 16:25




CITAZIONE
...è parte dell'articolo scritto da me, per baroque, sull'etichetta

davvero? Giusto qualche ora fa stavo dando un'occhiata al sito! :P :P
 
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estella
view post Posted on 22/8/2010, 16:28




CITAZIONE (wintoureantonietta @ 22/8/2010, 17:19)
garzie a tutti.....comunque io sarei morto di vergogna se sovrani nobili e inservienti mi avessero visto mentre facevo i miei "doveri"......e comunque mi piace il fatto che Antonietta fosse giudicata pudica per un fatto che io giudico normalissimo, cioè oggi come oggi chi intratterrebbe i propri ospiti in toilette
VDA

La corte Asburgica, dalla quale proveniva la regina, era molto diversa dalla corte francese...Maria Antonietta aveva ricevuto un'educazione molto diversa da quella inculcata ai principi borbonici...
Quando faceva il bagno non si spogliava del tutto alla presenza delle dame, vestita di una tunica di flanella...amava la privacy e il Petit Trianon nacque proprio da questa sacrosanta necessità, solo che la corte di Francia non glielo perdonò...certe abitudini e le regole dell'etichetta erano necessarie all'aristocrazia per avere un senso a corte....



CITAZIONE (bibi_chiaracomeunalba @ 22/8/2010, 17:25)
CITAZIONE
...è parte dell'articolo scritto da me, per baroque, sull'etichetta

davvero? Giusto qualche ora fa stavo dando un'occhiata al sito! :P :P

Mi fa piacere ;-) :)
 
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bibi_chiaracomeunalba
view post Posted on 22/8/2010, 16:30




molto carino l'articolosul libertinismo e quello sula maschera di ferro!
Gli hai scritti sempre tu?
 
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estella
view post Posted on 22/8/2010, 16:32




CITAZIONE (bibi_chiaracomeunalba @ 22/8/2010, 17:30)
molto carino l'articolosul libertinismo e quello sula maschera di ferro!
Gli hai scritti sempre tu?

Il sito è di Stefano alias Silenski... No li ha scritti lui :)
I miei hanno la firma in alto...
 
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19 replies since 22/8/2010, 10:24   720 views
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