Be...però bisogna fare una divisione tra essere libertini e essere romantici e saper corteggiare....
Il libertino era spesso un giovane uomo di buona famiglia, ricco, colto perfettamente educato che irretiva giovani fanciulle per circuirle poi abbandonarle, una volta sedotte. Il romanticismo o, più in grande il corteggiamento, era un'altra cosa. I matrimoni combinati non erano solo un appannaggio della nobiltà ma anche tra le classi meno abbienti i matrimoni spesso erano dettati da esigenze famigliari più che da sentimenti. Difficilmente il figlio di un artigiano avrebbe sposato la figlia di un pastore...molto probabilmente il figlio dell'artigiano avrebbe finito con lo sposare una figlia di un altro artigiano. Un pò come Marilyn Monroe che diceva di voler sposare un miliardario solo per amore, e se avesse frequentato solo miliardari, prima o poi si sarebbe innamorata di qualcuno
Per il corteggiamento la questione è molto molto articolata...ad esempio, una ragazza eun ragazzo non sarebbero mai usciti da soli, come accade oggi. Con loro, a garantire la legittimità dell'incontro e proteggere l'onore della ragazza ci sarebbe dovuto essere uno chaperon. Il corteggiamento era molto lungo e lento, ma serviva a mantenere intante le apparenze. Certo, non si può negare che faceva il suo effetto. Io, ad esempio, apro sempre la porta alla ragazza che mi accompagna. E, se mi trovo di fronte una donna, cedo sempre il passo.
Comunque, ha ragione cartaphilus, leggi le relazioni pericolose.