| LA CHAMBRE DU ROI
Fu da subito il salone centrale che separava il Petit Appartement du Roi da quello della Reine; apriva allora sulla terrazza attraverso tre porte-finestre che furono sostituite da delle porte alla costruzione della Galerie des Glaces: il decoro dei pilastri d’oro data da questa ristrutturazione.
Nel 1684, la stanza divenne il salone dove il re s’abbigliava, ma nel 1701, Luigi XIV decise di farne la sua camera. Si murarono le tre porte del fondo per formare un’alcova e Nicolas Coustou fu incaricato di scolpire la bella allegoria de “La Francia che veglia sul sonno del Re”. Fu allora che furono scolpite le bordure degli specchi e le belle figure che incorniciano i sovrapporte. Una balaustra dorata, sempre nello stesso posto separa l’alcova dal resto della camera.
L’inverno, l’alcova era tappezzata di un velluto cremisi ricamato d’oro, sulla quale erano appesi dei quadri; l’estate era un broccato d’oro e argento su fondo di damasco cremisi. Lo stesso tessuto ricopriva il letto e le sedie.
I dipinti che ornano questa camera sono, pressappoco, gli stessi scelti da Luigi XIV: nell’attico, “I quattro Evangelisti” e il “Denaro di Cesare” di Valentin; un altro quadro di Valentin “La Chiaroveggente”, oggi al Louvre, è stato sostituito da “Sant’Agar nel deserto” di Lanfranco. Nei sovrapporte “San Giovanni Battista” del Caracciolo, “Maria Maddalena” del Dominichino e due ritratti di Van Dyck, il suo “Autoritratto” e il “Marchese de Moncade” . E’ in questa stanza che il Re accordava qualche volta le sue udienze; che Luigi XIV pranzava “au petit couvert” e che avevano luogo ogni giorno le cerimonie del “lever” e del “coucher” con le loro “Entrées” successive e il loro riti minuziosi. Ed èqui che morì, dopo 72 anni di regno, il 1 settembre 1715, con una serenità e una grandezza alla quale pure i suoi nemici resero omaggio.
Luigi XV si fece costruire una nuova camera nel suo appartamento privato, meno fredda e più confortevole, ma continuò ad utilizzare questa per il suo “lever” e il suo “coucher”. Nel 1761 fece sostituire l’unico caminetto di Luigi XIV con i due attuali, sui quali sono disposti un busto di Luigi XIV di Coysevox, una pendola-barometro come pure quattro candelabri appartenuti al conte di Provenza.
Luigi XVI ha utilizzato questa camera come il suo predecessore. Il 23 marzo 1778, ricevette in udienza solenne Benjamin Franklin e gli altri plenipotenziari americani venuti a firmare il trattato “d’amicizia e di commercio” tra la Francia e gli Stati Uniti. Il 6 ottobre 1789 è dovuto apparire al balcone, come pure la Regina, davanti ad una folla ammassata nella Cour de Marbre prima di lasciare Versailles per sempre.
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