Poco prima della caduta di Robespierre,un agente del tribunale un certo Ducret,che aveva visitato a Issy il castello della principessa di Chimay, aveva saputo in quell’occasione che essa si trovava detenuta in Rue de Sevres,in una casa di sospetto, nota con il nome della casa degli Uccelli. Quando comunicò la notizia a Fouquier-Tinville costui gridò “ Agli Uccelli? Sono tre mesi che la cerco!”. La visita del cittadino Ducret aveva senza dubbio risvegliato l’interesse dell’accusatore pubblico per questa casa.
Il presidente d’Hornoy ci ha lasciato questa testimonianza :
Suona la campana. Quel segnale inatteso, che ci annunciava qualcosa di nuovo, e ogni novità era temibile,provoca nei nostri cuori un orribile presentimento (…) vengo a sapere che c’è un usciere del tribunale, che forse verranno prelevati 20-25 di noi,che bisogna recarsi tutti in cortile.
Rientro, ritrovo Mme d’Ossun e Mme de Maillè partite, Mme de Cuvilly vivamente allarmata. La sorreggo,la trascino e la faccio sedere nel cortile. (….) Trovo in generale dappertutto coraggio, e sui volti dipinta più la meraviglia che il terrore . Il portiere aveva cominciato l’appello generale . L’usciere interrompe , avanza in mezzo al cerchio e chiama lui stesso
“ Grammont d’Orsan” .
Quel nome storpiato risuona nei nostri cuori e strazia il mio. Chiama una seconda volta .
“Non abbiamo nessuno con questo nome” .
Chiama una terza volta .L’infelice Madame d’Ossun,che nessuno di noi osava guardare,si alza :” Non posso che essere io” dichiara , e con passo fermo si fa avanti. L’usciere la fa passare sotto la volta e la fa sedere su una panca che vi era stata collocata. L’orribile mimistro della morte chiama successivamente
“ Darmentieres, Chimay, Narbonne-Pelet, Cecile Quevrain, Quèvrain, Querhoten, Maulevrier, Raymonde de Narbonne”
Tutti camminano senza dar segno di debolezza. A ogni nome che le infelici vittime non si facevano ripetere ,“avanti!” con una gioia barbara e il piacere dell’insulto. L’usciere chiama quindi 3 uomini ,il duce di Clermont -Tonnerre ,il marchese di Crussol d’Amboise, e M de Saint-Simon , vescovo d’Agde. Quest’ultimo aveva risposto dalla finestra che sarebbe sceso. Leclerc ,con la ferocia di una tigre, si compiaque di far risonare parecchie volte il cortile del suo nome e del motivo che lo portava al supplizio. Infine ci comunicano che per oggi la lista è esurita. Questo fu il momento piu doloroso .Svanito il timore personale e quello per gli oggetti più cari ,l’interesse si concentro sui nostri infelici 11 martiri disposti sulla fatale panca. Fu indicato come limite un rigagnolo che essi non dovevano superare , e quel rigagnolo fu per noi lo Stige che i nostri compagni avevano varcato.
Il marchese di Crussol, il cui solo delitto era certamente costituito dal nome e dal caso che l’aveva fatto entrare nell’Assemblea Costituente,camminava lungo quel limite con aria stupita superandolo di due passi .” T ho proibito di varcare il rigagnolo!” gridò l’usciere ,e la vittima andò a rimettersi al suo posto.
L’infelice Madame de Quèrhoent ,anziana ,debole ,di salute cagionevole, continuamente tormentata dalle sue paure che noi trovavamo frivole, ci aveva tutti assillati per questo. A causa di ciò le avevamo fatto continuamente la guerra. Ora camminava con la medesima fermezza dei suoi compagni e quando, passandomi accanto le intesi dire “ Ebbene ,signori,erano tanto folli le miei paure?” tutti i rimproveri che mi ero permesso divennero strazianti per me.
Ogni vittima fu mandata nella propria camera con un secondino che non le lasciava parlare con nessuno,affinchè prendessero il necessario.
Madame de Narbonne-Pelet ,anziana e malata ,tornava appoggiandosi al braccio della sua cameriera ,(e come lei condannata). Desiderava una borsa. “NOn ne hai bisogno le grida Antonie “Cammina”.
Il duca di Clermont-Tonnerre,un vecchio di 74 anni,un militare rispettabile,chiede mentre attraversa il cortile dove si trova M de La Fertè,suo patente ,amico intimo e compagno di camera. Uno di noi vuole rispondergli “Non parlategli” grida Leclerc “avanti!” e l’infelice non può abbracciare l’amico che che si era sentito male sentendolo chiamare.
La più coraggiosa, e forse la piu commovente fu la contessa Raymond de Narbonne. Ancora giovane, amabile, interessante, la strapparono a una figlia di 10 anni che era con lei. Ottiene di alzarsi un momento, di attraversare il rigagnolo fatale ,viene avanti con dignità verso la duchessa di Choiseul
“Madame” le dice abbracciandola “ vi raccomando la mia povera figlia, degnatevi di farle da madre nei primi momenti” E con calma ritorna al suo posto funebre . Quando l’orribile sbirro ebbe riunito tutte le sue vittime,le fece uscire, dopo averle piu volte contate ,una dopo l’altra ; sparirono tutte e per sempre dai nostri occhi e la porta che si chiuse su di esse fu per noi come la pietra posta sulla loro tomba “
Prima di prendere la strada della Conciergerie , il convoglio fece una sosta a Saint Pelagie , dove chiamarono la principessa di Monaco ( Choiseul-Stainville-Joseph - Grimaldi- Monaco).
Il giorno della condanna, 9 termidoro, raggiunsero il gruppo dei condannati Mme de Bulter ,originaria delle Antille , e la contessa di Perigord . La più anziana aveva 32 anni. Mentre la fila di carrette avanzava lentamente verso la via del Fauborg-Saint- Antoine, in lontananza sonava la campana a martello. La voce che annunciava lòa caduta di Robespierre e dei suoi amici correva già per Parigi. Il convoglio, sembra, fu fermato dal popolo , si parlava di sospendere l’esecuzione. Informato, il generale comandante della guardia Parigina Hanriot arrivò al gran galoppo,fece sgomberare la strada , e ordinò di accelerare l’andatura. Venti minuti più tardi ecco il patibolo. Le carrette si fermarono circondate di guardie e i condannati furono sistemati su 2 file di fronte al Faubourg . Pallidi,tesi, freddi malgrado la canicola , parecchi abbassavano la testa o chiudevano gli occhi. Fu chiamato il primo. Nei sucessivi 30 secondo si susseguirono 3 colpi sordi : la tavola che si ribalta, la lunetta che sbatte, la mannai a che mozza. Un secondo condannato era già pronto (….) il terzo era la principessa di Monaco, che a sua volta sali’ la scala ,sulla piattaforma la sua giovinezza risplendeva nella luce accecante di luglio.
La principessa di Chimay dovrebbe essere quella dell’episodio della scimmietta? Madame de Grammont -Ossun non era amica della regina?E ci sono anche altri nomi altisonanti,che ho già sentito….qualcuno ha notizie in piu ?Ho letto sulla loro morte, vorrei fare altrettanto sulla loro vita
Principesse di Monaco e di Chamay a parte ovviamente ,di cui c’è già il topic!
Edited by yolande84 - 10/12/2011, 15:45