Ho trovato questo buffo aneddoto su Mme Adélaïde:
Un canonico di Luzarches, presso Chantilly, è arrivato a Versailles e ha domandato di parlare a Mme Adélaide, zia del Re. Introdotto davanti alla principessa le ha detto che preso dal suo charme da lungo tempo e non potendo più resistere alla sua passione, aveva deciso di dichiararsi a lei, ma che era di vedute oneste e che aveva il progetto di sposarla se lei avesse acconsentito; che non vedeva alcuna difficoltà perché egli discendeva dai Re di Gerusalemme. Finì col mostrare alla principessa gli articoli di un matrimonio già stilato e nel quale il futuro sposo prendeva il titolo di “Altissimo, potentissimo signore, monsignore Alexander-César, neofita de Lusignan”. Non fu difficile vedere che questo buon prete, che si chiama semplicemente François-Nicolas Perrier, aveva perduto la testa. Di conseguenza lo si è trasportato in una casa di folli a Charenton.
Non è la prima volta che capita un’avventura del genere a Mme Adélaïde: verso la fine del regno di Luigi XV, un mercante di pizzi, ritirato dal commercio, aveva acquistato una carica nella “maison du Roi”. Un giorno chiede di parlare al sovrano e gli chiede di dargli in sposa Mme Adélaïde della quale si dichiara spassionatamente innamorato.
Da quel che so di questa cara donna che io "adoro"
a parte non essere dotata di particolare fascino ma aveva pure la voce rauca da far invidia a Drupi affetto da mal di gola!