Maria Antonietta - Regina di Francia

Lungo la Senna c'è già chi combatte.....Beata innocenza!, Versailles in preda agli Stati Generali a Parigi ci si diverte ancora

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celeborn36
view post Posted on 23/1/2011, 15:36




22 maggio 1789:

La marchesa de Lage, dama d’onore della Principessa de Lamballe, è invitata il giorno stesso, in cui deve occupare il suo nuovo appartamento all’Arsenale, ad accompagnare la principessa a teatro. Deve ubbidire e recarsi allo spettacolo. Rientrando nota nel suo appartamento una illuminazione in tutte le stanze. La sua gente, interrogata non ha potuto spiegarle nulla, ritornavano dalla commedia con la loro padrona. Rimane molto sorpresa ecco cosa dice nella sua lettera:

“La principessa è arrivata mercoledì sera e abbiamo cenato insieme da sole visto che Mme de Pardailhan è andata a dormire come è arrivata. Mme de Polastron era a Parigi dal mattino unicamente per vedermi, ero un po’ scocciata di non poterla invitare alla mia serata, ma lo fui ancora di più quando Mme de Lamballe mi ha detto, ieri , che voleva andare assolutamente alla Comédie. Ho pregato la gran cugina (Rose Raymonde Budes de Guèbriant) di seguirla, e mi ha scritto che era a letto ed era molto ammalata, così non ho insistito. Tutto ciò era programmato. Allora Louise (Mme de Polastron) mi ha consolato e mi ha detto che avrebbe passato la serata presso suo nonno, ma che sarebbe venuta oggi a svegliarmi e a fare colazione in camera mia prima di ritornare a Versailles.
Dopo aver lasciato la mia principessa nella sua camera, usciti dalla Comédie, le ho augurato buona notte, e come uscii dai suoi appartamenti, una delle sue dame mi trattenne per domandarmi non ricordo quale indirizzo. Fu per dare il tempo a Mme de Lamballe di passare da Mme de Gisestous, le cui porte dell’appartamento erano state aperte per entrare nel mio. Attraversando la corte fui subito spaventata da una illuminazione estrema ed un chiaro in tutte le stanze. Salii in fretta, spazientita dalla stoltezza della mia gente per rimproverarli.
Tutte le porte erano aperte. Nell’anticamera, non vidi nessuno, neppure nel salone ma tutto era pieno di fiori. Avvicinandomi alla mia camera, sentii delle risate e Mme de Lamballe, che avevo lasciato nella sua camera, la trovai nella mia, arrivando per prima al mio cospetto. Erano in dieci o dodici: Mme de Polastron, Mme de Poulpry, Mme de Brunoy, il cavaliere di Durfort, Mme de Clermont, il conte de Sérent, suo fratello, Mme de Guiche, il buon Menou, M. de la Vaupalière, l’abate de Damas. Due tavole da quindici coperti pronte con fiori e fiori dappertutto. E’ stata Mme de Polastron: ha voluto farsi carico da solo di addobbare tutto l’appartamento. Mi si fece passare nel mio studio; sopra il mio scrittoio, il suo ritratto, di Kucharsky….Ah! Ne fui rapita, credevo che non sarebbe stato finito non prima di un mese, è ancora meglio di quando l’ho visto l’ultima volta. […] Getto l’occhio sul camino, vedo una pendola bella d’alabastro: “Venere che insegna a leggere ad Amore”, era stata Mme de Guiche che l’aveva messa là; e ai due lati dei bei candelabri! Subito li riconobbi. Ah! Dissi: è mamma! E Louise mi confessò che le erano stati consegnati da parte vostra! Ritornata nella mia camera, ho visto un tavolo da tè con bellissime porcellane, il tè preparato… Era stata Mme de Poulpry; più lontano, due rosai in due casse di alabastro: è stata Mme de Brunoy; più lontano ancora, due vasi: è stata Mme de Deux-Ponts. E tutto ciò adornato da fiori bellissimi, messi in ordine con gusto perfetto: è stata Louise. Erano là dalle cinque per preparare tutto. Mme de Guiche è venuta a pranzare a Parigi a questo scopo, sono ritornate questo mattino insieme a Versailles […]”


Ritornata in sé Mme de Lage si preoccupò della cena, ma aveva solo un pollo, subito il suo cuoco Bemer annunciò che era pronto in tavola:
- Andiamo a cenare – disse la principessa di Lamballe
- Ma mio Dio! Madame! Non c’è nulla-
-Andiamo- diss’ella sorridendo, poi rivolgendosi alla marchesa de Lage:
-Ho pensato che la mia bambina avrebbe permesso che portassi la mia cena. Ho avuto subito l’idea di portarvi da me dopo che avreste visto tutto, ma ho pensato che tanto valeva restare in questo bell’appartamento.

una cena perfetta aspettava. Tutto il servizio era in porcellana di Sèvres, bianco e oro, di forme nuove ed eleganti, ma tutto molto semplice; i piatti pure erano dello stesso genere, mi è sembrato tutto bello. Quando tutti furono partiti seppi che, non solo tutto quello che era stato servito mi era rimasto ma che si era portato molti pezzi che completavano il servizio. Ho scritto un biglietto alla Principessa prima di andare a dormire. Dopo cena ci siamo messi a giocare al “quindici”. Coloro che non hanno cenato hanno preso il tè sulla mia bella tavola. Mme de Brunoy ebbe la cura di ingaggiare degli attori per il “quindici” di Mme de Lamballe; […] Il controllore non aveva dimenticato il vino di Champagne per tutti loro.”

 
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view post Posted on 23/1/2011, 16:39
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Marie-Antoinette

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Be' dai, divertimenti innocenti. E' buffo vedere che anche in questo tipo di ambiente si archittetano piani per fare sorprese. L'aneddoto mi ha ricordato molti episodi simili a cui ho partecipato.
 
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celeborn36
view post Posted on 23/1/2011, 17:58




Hai ragione ma da quel che si legge nelle varie biografie sembra sempre che dalla Convocazione degli Stati Generali cominci un periodo buio per la nobiltà...invece

Poi mi fa impressione che Guichette, che era la figlia della Polignac, fosse così intima con la Lamballe, mi fa strano :huh:
 
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Alexandra81
view post Posted on 24/1/2011, 20:56




direi inopportuno considerando la condizione estremamente tragica in cui versava la popolazione parigina...probabilmente erano dotati di paraocchi come i loro cavalli :D
 
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celeborn36
view post Posted on 24/1/2011, 20:58




le fette di salame alte 20 cm direi cara Ale!
 
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4 replies since 23/1/2011, 15:36   231 views
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