Maria Antonietta - Regina di Francia

Isola Bella e Palazzo Borromeo

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view post Posted on 21/5/2015, 07:32
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Marie-Antoinette

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Con i due figli della contessa Clelia la famiglia (con titoli e possedimenti) si divide: Renato Borromeo (1710-1778) continua la linea primogenita, mentre Francesco (1713-1775) dà origine alla linea cadetta dei Borromeo di San Maurilio (dalla strada in cui abitavano), successivamente Borromeo d'Adda. A entrambe le linee viene riconosciuto il titolo comitale (esteso a tutti i maschi) e entrambe le linee arrivano ai giorni nostri.
Il terzo figlio maschio, Vitaliano, in ossequio alle tradizioni delle famiglie nobiliari, divenne Cardinale:

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Giovanni Battista Pernabò - Cardinale Vitaliano Borromeo (1720-1793). Dovrebbe essere l'ottavo Vitaliano della serie. Abitò a Roma nel Palazzo Borromeo-Gabrielli che ristrutturò e decorò.

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Giberto V Borromeo (1751-1837) e la moglie Maria Elisabetta Cusani.
Giberto, figlio di Renato e Marianna Erba Odescalchi, continuò la linea primogenita. Dette grande impulso alla collezione di famiglia e riordinò il patrimonio, assegnando ai Borromeo di San Maurilio alcune proprietà: infatti sposò la vedova di suo cugino Antonio, morto prematuramente lasciando un figlio piccolissimo.

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Il principe Giberto V in età matura, con l'uniforme di Ambasciatore asburgico presso la Santa Sede. Durante gli avvenimenti che interessarono Milano in epoca napoleonica e dopo la Restaurazione, ricoprì sempre incarichi di rilievo, nonostante il cambiamento dei regimi; onnipresente, i milanesi lo chiamavano "Gibertone".

Voglio concludere dicendo che la famiglia svolse un ruolo di protagonista durante il Risorgimento: il conte Vitaliano VIII Borromeo (1791-1874), figlio del suddetto, nei confronti del dominio austriaco tenne per lungo tempo un contegno improntato a dignitosa prudenza. Ma, scoppiata l'insurrezione nel 1848, fece la sua scelta, schierandosi con i rivoltosi. Al maresciallo Radetzky disse: " I patrizi milanesi sono pronti a morire sotto le rovine dei loro palazzi". Vicepresidente del Governo provvisorio di Gabrio Casati, favorevole alla fusione con il Piemonte, divenne membro del Senato subalpino. Tornò a Milano con l'avvento del regno unitario.


Vitaliano VIII Borromeo ebbe nove figli (5 maschi).

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Emilio Borromeo (1829-1909), il figlio minore del suddetto. Il fratello maggiore Giberto ebbe una sola figlia, Elisabetta (1839-1928), che, per non disperdere il titolo, sposò lo zio Emilio.


Giberto VI Borromeo Arese (1815-1885), primogenito del suddetto Vitaliano, oltre a ricoprire diverse cariche pubbliche proprie del suo rango, divenne in bravo pittore paesaggista.


Giberto Borromeo Arese - La rocca di Arona.
I Borromeo, come già detto, erano conti di Arona, a partire dal Quattrocento. Diventarono così proprietari di una fortezza antichissima (anteriore all'anno Mille) in posizione strategica sul Lago Maggiore. Vi nacque San Carlo nel 1538. Nell'Ottocento Napoleone la distrusse. Resta la sua immagine in una veduta di Francesco Zuccarelli:


Il vedutista toscano eseguì diverse opere per il Palazzo Borromeo, riunite in un'unica sala che prende il suo nome.

Sulla sponda opposta di Arona c'è tuttora, imponente, la fortezza di Angera: già marchesi dal Quattrocento, i Borromeo diventarono principi di Angera nel 1916 con diploma reale conferito a Giberto VII (1859-1941). Anche questo maniero fu dipinto da Francesco Zuccarelli:


.
Per altre notizie sulle proprietà storiche dei Borromeo consultare il sito: www.vivereilpalazzo.it/doc/pubb/la_famiglia_borromeo.pdf

Edited by elena45 - 28/12/2021, 01:10
 
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view post Posted on 26/11/2017, 13:59
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Borromeo principi di Angera

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Giberto VII Borromeo Arese (1859-1941), primo dei sei figli di Emilio e Elisabetta Borromeo, politico e imprenditore, fu nominato nel 1916 principe di Angera.

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Vitaliano X Borromeo Arese (1892-1982), figlio del suddetto e 2° principe di Angera sposa Ida Taverna.
Testimone Umberto di Savoia.
Dopo un perodo di decadenza, riportarono il Palazzo Borromeo di Isolabella agli antichi splendori. Sono i nonni paterni di Beatrice.

Edited by elena45 - 29/11/2017, 09:04
 
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view post Posted on 26/11/2017, 14:15
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La madre di San Carlo.

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Dal 18 marzo scorso è tornata a Isola Bella il ritratto di Margherita Medici di Marignano con i figli Federico II, Vitaliano V e Carlo, il futuro Santo (il più piccolo).
Margherita (+1547), moglie di Giberto Borromeo (1511-1585), 7° conte di Arona, era sorella del Papa Pio IV e del condottiero Gian Giacomo de' Medici.
I figli Vitaliano e Federico morirono entrambi precocemente: il primo bambino, il secondo a 28 anni. Dopo la morte di Margherita il marito si risposò altre due volte.

Tratto da www.lagomaggiore.net/blog/ritratto-di-margherita-medici/

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Papa Pio IV al secolo Giovanni Angelo Medici di Marignano (1499-1565). San Carlo fu il suo segretario.

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Palazzo Borromeo a Roma, noto come "Palazzetto di Pio IV", residenza di campagna del Papa Medici, fu ceduta agli amati nipoti Federico e Carlo. La fontana all'angolo faceva parte del vicino complesso di Villa Giulia costruita dal Papa Giulio III. Pochi anni dopo fu inglobata nel palazzetto di Pio IV.
Dopo la morte prematura del conte Federico e il trasferimento a Milano di Carlo, il palazzo fu dal Santo ceduto alla sorellastra Anna, andata in sposa a Fabrizio Colonna di Paliano (#entry493644063). Infatti sulla fontana ci sono gli stemmi delle casate che si sono succedute e una lapide posta dal principe Filippo I Colonna, figlio di Anna.
Oggi il palazzo è sede dell'Ambasciata italiana presso la Santa Sede.

Edited by elena45 - 30/11/2017, 14:16
 
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view post Posted on 3/12/2017, 11:57
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Un'altra casata che ingloba il cognome Borromeo è quella dei Visconti Borromeo :
Giustina Borromeo, figlia di Filippo 2° conte di Arona (1419-1464), sposa Gianmaria Visconti, della linea di Albizzate e i suoi discendenti uniranno i due cognomi.
Il primo personaggio di spicco fu Pirro I Visconti Borromeo (1560-1604), conte di Brebbia:

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Con la fortuna accumulata dalla sua famiglia, divenne un importante mecenate. Inoltre realizzò il proprio sogno artistico nella sua tenuta di Lainate, nel contado milanese, erigendo qui una maestosa villa.

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Villa Visconti Borromeo Litta di Lainate. Nel parco si erge il favoloso Ninfeo:

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Più tardi, un suo pronipote, Fabio Visconti Borromeo (+1683), sposerà la figlia del ricchissimo Bartolomeo Arese, Margherita. Costei era coerede della fortuna paterna assieme alla sorella Giulia, andata in sposa a Renato II Borromeo (#entry574259005). Il cognome Arese si aggiunge alla discendenza in entrambi i casi.

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Scuola milanese - Giulio Visconti Borromeo Arese (1664-1751) - Museo di Milano.
Figlio dei suddetti, divenuto l'uomo più ricco di tutta la penisola, ingrandisce la villa di Lainate, costruendo una nuova ala, il Palazzo occidentale. Fu l'ultimo Vicerè di Napoli del periodo asburgico (vent'anni dopo il cugino Carlo IV Borromeo Arese già citato) si sposò due volte, e ogni volta nacque una femmina, prima Paola (1707-1763) e poi, molti anni dopo, Maria Elisabetta (1730-1794).
Paola Visconti Borromeo Arese a soli 15 anni sposerà l'esponente di una ricca e nobile famiglia milanese:

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Giacomo Ceruti - Antonio II Litta (1700-1760), V marchese di Gambolò e Consigliere dell'Imperatrice Maria Teresa - Quadreria dell'Ospedale Maggiore di Milano.
Grazie a questo matrimonio passeranno in proprietà dei Litta la Villa Visconti Borromeo di Lainate sopracitata e il grande palazzo milanese costruito da Benedetto Arese nella prima metà del '600. L'assetto attuale, però, si deve ai nuovi proprietari intorno al 1750.

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Palazzo Litta (ex Arese) in Corso Magenta a Milano, uno degli esempi più importanti dell'architettura barocca milanese (www.touringmagazine.it/i-vostri-via...nastia-milanese).

Paola ed Antonio hanno un solo figlio: Pompeo Giulio Litta Visconti Arese (1727-1797), 6° marchese di Gambolò, che sposerà, nientemeno, la zia, sorella di sua madre, la succitata Maria Elisabetta. Avranno 12 figli (6 maschi e 6 femmine).

Edited by elena45 - 3/3/2021, 14:38
 
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view post Posted on 3/12/2017, 14:24
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Sempre affascinanti le storie di queste famiglie. Se ne trae un insegnamento importante : per rendere grande un casato niente di meglio di un buon matrimonio.
 
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view post Posted on 3/12/2017, 14:42
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Marie-Antoinette

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Dal punto di vista economico convengo pienamente. Più discutibile il matrimonio tra giovanissimi e/o tra consanguinei, sia dal punto di vista etico, sia dal punto di vista biologico.

Tornando al nostro excursus che ci apre spiragli anche sulla storia del nostro paese, tra i dodici figli della coppia zia-nipote (di cui non ho trovato immagini) ce ne sono almeno due molto interessanti, il primo e l'ultimo, schierati su fronti opposti.

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Scuola lombarda - Antonio Litta Visconti Arese (1748-1820), 7° marchese di Gambolò e 1° duca Litta - Museo di Milano, Palazzo Morando.
L'uomo più ricco di Milano, con una rendita di 300.000 lre dell'epoca, accolse favorevolmente la venuta dei francesi e la nascita del nuovo ordine; Napoleone lo nominò Gran Ciambellano del Regno d'Italia e lo elevò alla dignità ducale.

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Elisabeth Vigèe le Brun - Giulio Renato Litta Visconti Arese (1763-1839), conte dell'Impero russo - Museo di Milano, Palazzo Morando.
Contrammiraglio della marina russa fin dall'epoca di Caterina II, rimasto sempre fedele agli Zar. Dopo un breve soggiorno in Italia, tornò in Russia e vi rimase fino alla morte, a San Pietroburgo. Qui sposò la ricca e bella contessa Caterina Enghelhardt Skavronskaja, nipote di Potemkin e già vedova dell'ambasciatore russo alla corte di Napoli.
La storia è qui: #entry457831596

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Giovan Battista Lampi - Alberto Litta Visconti Arese (1759-1832), Signore della Pieve di Brebbia - Museo di Milano.
A differenza del fratello Antonio fu poco incline al governo napoleonico e rimase in ombra politicamente, ma ebbe il merito di costruire la famosa villa di Monza, adiacente al parco reale.

Nessuno dei fratelli ebbe figli legittimi, tranne il secondo che garantì la discendenza fino ai giorni nostri, sia pure con un solo figlio:

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Stefano Peragallo - Alfonso Litta Visconti Arese (1750-1817), Signore della Pieve di Brebbia - Museo di Milano.
Secondogenito della schiera di fratelli Litta, Ciambellano alla corte di Vienna, anche lui ebbe prestigiose cariche da Napoleone. Sposò la contessa austriaca Massimiliana von Haimbhausen.

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Matteo Picasso - Pompeo Litta Visconti Arese (1785-1835), unico figlio del suddetto, 8° marchese di Gambolò e 2° duca Litta - Museo di Milano.
Si sposò due volte ed ebbe numerosa discendenza. Il figlio Giulio (1822-1891) sarà il marito della bella Eugenia Bolognini Attendolo, l'amante storica di Umberto I (#entry414926360).
La figlia Livia (1820-1844) sposò (udite, udite: il cerchio si chiude) Giberto VI Borromeo (#entry574308426); è quindi anche lei un'antenata degli attuali principi Borromeo.

Tratti da www.lombardiabeniculturali.it/opere.../316/?current=2

Edited by elena45 - 8/12/2017, 09:32
 
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view post Posted on 3/12/2017, 22:30
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Marie-Antoinette

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Per sintetizzare:



Tratto da Genealogia Francesco Cigogna Mozzoni.

Gli ultimi fratelli Litta.
Parteciparono ai moti risorgimentali e furono fortemente perseguitati dal governo austriaco: con l'articolo 2 dell'armistizio di Novara fu concessa l'amnistia ai fuoriusciti politici eccetto che a 54 persone tra cui i due fratelli: anzi Radetzky li punì con una "contribuzione straordinaria" di guerra, accusandoli di aver fomentato i moti del marzo 1848. Successivamente gli confiscò i beni per punirli dei fatti di febbraio del 1853. Dopo l'unità d'Italia, nel 1874, il palazzo di Corso Magenta fu venduto all'asta.

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Eliseo Sala - Antonio Litta Visconti Arese (1819-1866), 9° marchese di Gambolò e 3° duca Litta, figlio del suddetto Pompeo e Camilla Lomellini - Museo di Milano.

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Giuseppe Molteni - Giulio Litta Visconti Arese (1822-1891), 10° marchese di Gambolò e 4° duca Litta - Museo di Milano.
Fu anche un bravo musicista e compositore. Alla morte dello zio Alberto, senza figli, ereditò la villa di Monza, dove costruì una palazzina in stile neogotico.

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Villa Litta, Vedano al Lambro a ridosso del Parco di Monza.

Nel 1852 acquisì un'altra bella villa nel Lodigiano:

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Villa Litta Carini, Orio Litta (LO)
Purtroppo, il suo impegno politico nella lotta risorgimentale, condiviso anche dalla moglie, compromise fortemente il suo patrimonio. Già nel 1874, come già detto, il palazzo milanese fu venduto all'asta. Anni dopo, il figlio Pompeo (1856-1921) con il suo stile di vita dispendioso aggravò la situazione e nel 1897 vendette la villa di Orio, oggi proprietà della famiglia Carini. Con lui la discendenza agnatica si esaurisce; non così, come già detto, quella femminile.

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Giovanni Maria Rastellini - Il duca Giulio Litta in età matura - Museo di Milano.
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Giovanni Maria Rastellini - Eugenia in abito vedovile - Museo di Milano.

Altre notizie sulla storia di Giulio e della moglie le trovi qui: #entry422000706

Edited by elena45 - 10/7/2020, 10:36
 
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view post Posted on 4/12/2017, 16:06
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Marie-Antoinette

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Alcune dame di Casa Litta.

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Scuola lombarda - Barbara Barbiana di Belgioioso (1759-1833) - Palazzo Morando Bolognini, Sant'Angelo Lodigiano.
Figlia del principe Alberico e della principessa Anna Riciarda d'Este; moglie del Duca Antonio Litta, Ciambellano di Napoleone durante il Regno di'Italia (1805-1814).

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Pittore austriaco - Massimiliana von Haimhausen (1763-1801), moglie di Alfonso Litta - Castello sforzesco.

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Antonio Perego - Teresa Litta Visconti Arese (1735-1815) - Museo di Milano.
Sorella del Duca Antonio e moglie del marchese Francesco d'Adda.

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Scuola lombarda - Maria Litta Visconti Arese (1761-1815) - Museo di Milano.
Sorella del Duca Antonio, sposata con Ercole Castelbarco Visconti Simonetta (1750-1814).

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Camilla Lomellini Tabarca (1797-1859), seconda moglie del duca Pompeo, madre dei fratelli patrioti Giulio e Antonio.

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Eliseo Sala - Antonietta Litta Albani (1814-1855).
Figlia del primo matrimonio del Duca Pompeo con Maria Giuseppa Albani, ereditò la Villa Albani di Roma e aggiunse al suo il cognome della madre, ultima esponente della potente famiglia romana perchè non scomparisse; sposò Carlo Castelbarco Visconti Simonetta (1808-1880), suo secondo cugino.

P.S. Il Palazzo Morando che ospita il Museo di Milano (in origine proprietà dei Casati e poi di numerosi proprietari che si sono succeduti) apparteneva dal 1909 al conte Gian Giacomo Morando Attendolo Bolognini (1856-1919), nipote per via materna della contessa Eugenia succitata (figlio di sua sorella Clotilde). La moglie Lydia Caprara de Montalba (1876-1945) fu una benefattricee, e alla sua morte, senza eredi, lasciò il palazzo allo Stato.
Cfr. #entry525415608

Edited by elena45 - 9/12/2017, 16:50
 
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