yolande84 |
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| Negli anni prima della Rivoluzione, la popolarità della regina ebbe un calo pauroso, dal silenzo glaciale che la accolse già dopo la nascita del futuro Luigi Carlo ( che impressionò lo stesso Fersen ) si passò addirittura ai fischi quando si recava all'Operà. Tutto questo faceva molto soffrire Maria Antonietta. Dai Memories del conte de Tilly:
La regina, da cui ero andato per prendere congedo , mi garanti’ una protezione che non mi aveva mai accordato, e una bontà che non aveva mai avuto, o lo pensava al momento o me ne riteneva degno. Ella aveva provato una pena molto viva qualche giorno prima ed era ancora toccata nella sua sensibilità , ciò potrà dare un’idea del suo cuore e dimostra quanto le sarebbe stato facile , con dei consigli e con un ambiente degni di lei, farsi amare dalla nazione a cui desiderava appartenere; il desiderio era cosi ardente , che lo meritava solo per questo fatto. Ella mi fece l’onore di chiedermi se ero stato all’Operà, l’ultima volta che c’era stata anche lei ( 2 o 3 giorni prima): - Si Madame - -“Perché sono stata a malapena applaudita? Che cosa ho fatto loro?”- - Io non ho notato che la regina…” - “E’ impossibile che non ve ne siate accorto…del resto, in verità, peccato per il popolo di Parigi: non è colpa mia”- “Vostra Maestà attribuisce un valore troppo alto ( qualche lacrima scendeva dagli occhi della regina) a quello che potrebbe essere solo l’effetto del caso e del resto; se la regina mi permette di dirlo, in un rango cosi elevato come è il suo, non occorrerebbe affliggersi del bene che non si fà e del male che non si può impedire -“Delle frasi molto belle per uno stordito! Ma quando uno non ha niente da rimproverarsi…..questo fa ben male!”
Non ho pensato affatto lasciandola che erano già dei deboli lampi, precursori del fulmine che avrebbe polverizzato il trono, quel trono che ella aveva creduto fosse il primo favore della fortuna .
Edited by yolande84 - 2/3/2011, 16:01
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