| In un intervento precedente, Elena ha ricordato il teatro dei Marchesi di Santa Lucia, per almeno due secoli legato al ramo cadetto dei Valguarnera. Originariamente ospitato in un magazzino e destinato a spettacoli comici, nel 1742 il Teatro venne "ristorato" e "nobilitato" grazie alle iniziative dei proprietari, ed iniziò ad ospitare le cosidette "opere di cappa e spada", che poi sarebbero i melodrammi seri di tipo metastasiano.
Mi sembra interessante ricordare che Don Gaetano Lucchesi Palli, terzogenito di Don Antonino, principe di Campofranco, e di Donna Anna Maria Tomasi di Lampedusa, partecipò in qualità di attore dilettante alla rappresentazione della Commedia "Il Solitario", che venne data il 5 settembre 1767 presso il teatro Santa Lucia del marchese Don Emanuele Valguarnera. Sappiamo che la commedia scritta dal marchese di Liveri ,Don Domenico Luigi, venne finanziata e recitata da diversi membri dell'aristocrazia palermitana.
Non tutti sanno che Don Emanuele Valguarnera, marchese di Santa Lucia, proprietario del Teatro, era un amante della musica ed ottimo ballerino. Nel 1751, in occasione del carnevale, partecipò alla rappresentazione de "Il Rachisio", azione scenica di Pietro Scarlatti ( forse parente del più noto Alessandro). Le cronache riferiscono che il Valguarnera prese parte ai balletti "di custodi de' giardini reali" e "de' Tedeschi e di Turchi", riscuotendo consensi. Sappiamo che lo spettacolo venne rappresentato presso il Real Collegio Carolino, e vi parteciparono i giovani collegiali membri delle più note casate della città: Migliaccio di Malvagno, Caracciolo del Zarbo, Marassi e Naselli, Inveges di Rampingallo, Lucchese di Villarosada, Giusino di Belsito, Lanza di Brolo, Federico di S. Giorgio, Moncada di Larderia ed altri.
Cordialità Pietro Valguarnera
Edited by peter10 - 15/11/2015, 00:48
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