Maria Antonietta - Regina di Francia

Donna Giulia Gangi e Donna Franca Florio, le regine di Palermo

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elena45
view post Posted on 29/5/2012, 13:27 by: elena45
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Marie-Antoinette

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La storia dei Florio, comincia a Melicucca, un piccolo paesino dell'entroterra della Calabria, qui nei primi anni del 1600, Tommaso Florio, probabilmente mastro forgiaro, vive e si sposa ed ha un figlio Domenico 1684, che impalma Serafina Di Maio, dalla loro unione nascono ben 8 figli, tra cui Vincenzo che sposa Rosa Bellantoni. Sono i genitori di Paolo Florio (1772-1807) che, alla fine del Settecento, a causa del disastroso terremoto del 1783, lascia la natia Bagnara Calabra per trasferirsi a Palermo. Qui, assieme al fratello Ignazio, compra una drogheria che gli frutta ben presto un piccolo capitale.

Il figlio, Vincenzo Florio sr (1799-1868), rimasto orfano giovanissimo cresce affidato allo zio; insieme investono in una serie di iniziative imprenditoriali che vanno tutte a buon fine. Per citarne alcune: la fondazione delle Cantine Florio per la produzione di vino Marsala, la fondazione di una fonderia, l'investimento nelle tonnare e nelle solfare, ma, soprattutto, la fondazione di una Società di navigazione attiva sulla tratta Palermo Napoli prima e dopo l'unità d'Italia. Nel 1840 sposò una fanciulla palermitana di origine milanese, Giulia Portalupi, dopo la nascita di ben tre figli, e si trasferì con la famiglia dalla vecchia casa del padre, nel cuore dell'antica Palermo, nella villa che si fece costruire all'Arenella, detta per le sue guglie "I quattro pizzi", accanto ad una vecchia tonnara (www.palermoviva.it/quattro-pizzi-al...nza-dei-florio/).
Per i suoi meriti in campo imprenditoriale nel 1864 fu nominato Senatore del Regno. Alla sua morte, lasciò ai tre figli un'eredità notevolissima: si calcola corrispondente a 50 miliardi del 1988.

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Monumento a Vincenzo Florio al Foro Italico di Palermo (alle spalle la Porta dei Greci).

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Villa Florio all'Arenella in Palermo, altrimenti detta "I quattro pizzi" per la sua forma.

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Vincenzo Florio sr (1799-1868) con la moglie Giulia, il figlio Ignazio sr (1838-1891) e la nuora Giovanna d'Ondes.

L'unico figlio maschio, Ignazio Florio sr continuò e ingrandì l'attività imprenditoriale del padre e fece il salto di qualità nella scalata sociale, sposando una nobildonna, la baronessa Giovanna d'Ondes Trigona. Acquistò l'intero arcipelago delle Egadi, dove trasferì tutta l'attività di pesca e lavorazione del tonno, e per esibire un adeguato status symbol, si fece costruire nell'isola di Favignana una palazzina in stile neogotico (!) rimasta leggendaria. Anche lui come il padre fu Senatore del Regno d'Italia.

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Palazzo Florio a Favignana, costruito nel 1878.

Ma non solo. Acquistò degli immobili nella contrada dell'Olivuzza, in periferia di Palermo, nota per l'aria salubre, e vi costruì una serie di palazzi.

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Palazzo Florio Wirz all'Olivuzza.

Altre notizie le trovi qui:
https://books.google.it/books?id=Kj_1Xh5WD...l%C3%AC&f=false
Ignazio sr morì giovane, a soli 53 anni, e gli successe a capo del suo impero il figlio maggiore, Ignazio jr, di soli 22 anni. La sua eredità si calcola corrispondesse a 300 miliardi del 1988.

Erano di nuovo tre i fratelli Florio eredi del gigantesco patrimonio, questa volta una femmina e due maschi, e ognuno di loro si imparentò con la migliore aristocrazia siciliana.
La figlia Giulia Florio (1870-1947) sposò appena quindicenne il principe Pietro Lanza di Trabia.
Il fratello minore, Vincenzo jr (1883-1959), lo abbiamo visto nel post precedente sposare la principessa Annina Alliata di Montereale, che presto, però lo lasciò vedovo (si risposò con una francese, ma non ebbe discendenza).

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Vincenzo Florio jr in braccio al fratello maggiore Ignazio, in una foto del 1884: tra i due c'erano 14 anni di differenza. Vincenzo, come già detto, fu il fondatore della Targa Florio (www.forum-auto.com/sport-auto/histo...78358-22260.htm).

Erede di tutte le attività imprenditoriali, come già detto, fu il maggiore, Ignazio Florio jr (1869-1957), che raggiunse l'apogeo economico della famiglia, ma segnò anche l'inizio della fine. Ignazio sposò la donna più bella di Sicilia, la baronessina Franca Jacona di San Giuliano, appartenente ad un'illustre famiglia nobiliare. La bellezza e l'eleganza di Donna Franca diventarono leggendarie: Boldini le fece un ritratto, D'annunzio la chiamò "Regina di Sicilia", il Kaiser la definì "Stella d'Italia". Eccola:

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Giovanni Boldini - Donna Franca Florio, nata baronessa Jacona Notarbartolo di San Giuliano (1873-1950). Il ritratto, a lungo disperso, è stato acquistato ad un'asta dall'attuale proprietario di Villa Igea per 900.000 euro. Oggi è esposto nella sala da pranzo dell'albergo.

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Donna Franca con il marito, Ignazio Florio jr (1869-1957), e i primi due figli: Giovanna (1893-1902) e Ignazio (1898-1903), detto Baby Boy, entrambi destinati a morire piccoli: Giovanna morì di tisi o di meningite a 9 anni, Ignazio improvvisamente, non si seppe mai come, seguito dalla sorellina appena nata, Giacobina, morta per il grande dolore che aveva prostrato Donna Franca durante la gravidanza. Raggiungeranno l'età adulta Costanza Igea (1900-1974) e Giulia (1909-1989), nata molti anni dopo, nella piena maturità della madre:

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Franca Florio con le figlie Coatanza Igea e Giulia.

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Donna Franca con il Kaiser Guglielmo II, nel 1907. Notare la collana di perle al collo: si diceva che ne avesse un filo lungo 7 metri e che facesse a gara con la regina Margherita.

Ignazio jr era colto e amante dell'arte: oltre ad incrementare le attività imprenditoriali, promosse iniziative culturali importanti, come la costruzione del Teatro Massimo e la fondazione del giornale L'Ora. Ristrutturò in stile liberty un'antica villa acquistata dalla famiglia sulle alture di Palermo e la chiamò Villa Igea, in omaggio alla figlia (oggi è il lussuoso albergo succitato). Nella contrada Olivuzza, aggiunse agli immobili preesistenti una nuova palazzina in stile liberty, un vero capolavoro nel suo genere dell'architetto Basile.

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Villino Florio all'Olivuzza, finito di costruire nel 1902.

La favola non ha un lieto fine: l'indebitamento cronico per lo stile di vita lussuoso e l'incapacità di rinnovare le antiquate strategie imprenditoriali, unitamente al concentramento dei fulcri economici-finanziari italiani nel nord del Paese, causarono il tracollo economico di Casa Florio, ponendo fine a un impero economico che aveva rappresentato un unicum, nel panorama imprenditoriale meridionale.
Vendettero tutto, anche i leggendari gioielli di Donna Franca; gli rimase solo la villa dell'Arenella, dove si rifugiavano nei momenti più difficili.

Donna Franca Florio terminò la propria esistenza con dignità, ma fra stenti e dolori, leniti dalle gioie che le dettero le adorate figlie ed i nipoti, avendo dovuto subire il declino della famiglia e anche la tragedia della seconda guerra mondiale. Morì nella Villa Salviati della figlia Igea, a Migliarino Pisano. Aveva 77 anni.

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Villa Salviati a Migliarino (PI).
La figlia di Donna Franca, Igea Florio (1900-1974). sposò Averardo (Borghese)Salviati (1896-1973) ed ebbe cinque figli. Il primogenito Forese (1927) è il 5° duca Salviati e ha sposato la sorella di Jas Gawronski.

Per concludere:
Florio

Edited by elena45 - 1/10/2021, 08:55
 
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