LIPPA “LA BELLA BOLOGNESE” E L’ARIOSTO
Lippa Ariosti (1300-1347)
Seconda moglie di Obizzo III, originariamente era la sua amante, dalla quale Obizzo aveva già avuto molti figli, legittimati poi dal Papa Clemente VI. Obizzo la sposò poco prima che lei morisse.
“…Filippa Ariosti figliuola di Giacomo nobile bolognese, donna di singolare beltà, la quale dopo di esser vissuta presso di lui (ObizzoIII) 20 anni almeno, ed avergli procreati, secondo alcuni, 11, e secondo altri, più figliuoli, finalmente il 27 novembre del 1347 trovandosi inferma venne da Obizzo stesso sposata sul far della sera alla presenza di molte persone, e con intelligenza e consentimento del Pontefice, a fine di render legittima quella numerosa prole. Indi spirò...”
La famiglia Ariosti era di antica nobiltà bolognese,
e fin dal secolo XI aveva cominciato ad apparire
nella storia, partecipando alla vita politica
del Comune.
Nei primi anni del Trecento, Obizzo III d'Este,
marito di una Pepoli, essendosi rifugiato a Bologna
per i contrasti che aveva con papa Giovanni XXII,
si invaghi di una Filippa o Lippa Ariosti, detta la
Bella, e la indusse a convivere seco . Condottala
a Ferrara, quando nel 1329 potè ottenere il vicariato
della città, ne ebbe tredici figli, e dopo diciotto anni,
il 27 novembre 1347 la sposò al letto di morte,
legittimando cosi la numerosa prole.
Tre figliuoli della « bella Lippa da Bologna »
sedettero successivamente sul trono marchionale di
Ferrara: l'ultimo fu il cortese e splendido Alberto I,
fondatore dello Studio e padre di Niccolò III, da
cui nacquero Leonello. Borso ed Ercole I.
Lippa attirò nella capitale estense due fratelli
e un cugino — Niccolò o Colò — da cui derivarono
i tre rami della famiglia Ariosti, che fiorivano a
Ferrara nel secolo XV.
Stretti agli Estensi da vincoli di parentela, gli
Ariosti ne seppero meritare il favore, servendo fedelmente
i loro signori col consiglio e colla penna,
più che colla spada. L'omini di toga e letterati, ebbero
ufifici a corte e impieghi nelle amministrazioni
del principe, e sostennero con lode incarichi di podesterie,
di ambascerie e di svariate missioni politiche.
Dalle famiglie Ariosti insediatesi a Ferrara discese il poeta Ludovico Ariosto.