Maria Antonietta - Regina di Francia

Immagini e storie estensi

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MaryTudor
view post Posted on 11/1/2013, 10:57




Alfonso I d’Este (1505-1534)
Duca di Ferrara, figlio di Ercole I e di Eleonora d’Aragona.
Sposò nel 1491 Anna Maria Sforza, che morì di parto 6 anni dopo senza lasciargli alcun figlio. Si risposò con Lucrezia Borgia, figlia illegittima di papa Alessandro VI. Si dice ma non è sicuro, che Alfonso sposò la propria amante Laura Dianti.
Appassionato di metallurgia e scienze , abile condottiero ed esperto di fortificazioni (le mura di Ferrara, ritenute tra le più sicure e moderne d'Europa, verranno ammirate e celebrate dall'Ariosto, da Michelangelo e da Rabelais), fu anche un grande mecenate delle arti. Presso la sua corte operarono il Tiziano, Dosso Dossi e Giovanni Bellini.

Alfonso_I_d%27Este

Edited by MaryTudor - 11/1/2013, 11:16
 
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view post Posted on 11/1/2013, 14:17
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (MaryTudor @ 11/1/2013, 10:57) 
Alfonso I d’Este (1505-1534)
Duca di Ferrara, figlio di Ercole I e di Eleonora d’Aragona.
Sposò nel 1491 Anna Maria Sforza, che morì di parto 6 anni dopo senza lasciargli alcun figlio. Si risposò con Lucrezia Borgia, figlia illegittima di papa Alessandro VI. Si dice ma non è sicuro, che Alfonso sposò la propria amante Laura Dianti.

E meno male che nacque un figlio dalla relazione: salverà la prosecuzione della casata.
Stupendo il ritratto di Laura (tranne un leggero strabismo, era proprio bella):


Tiziano - Laura Dianti (1480-1573), amante di Alfonso d'Este - Kisters Collection in Kreuzlingen (Switzerland).

Alfonso le donò, tra l'altro. la Delizia del Verginese, come ci racconta Mary qualche post fa (#entry520758105).
Laura visse quasi cento anni.

Edited by elena45 - 11/1/2013, 14:27
 
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Antoine80
view post Posted on 11/1/2013, 14:21




CITAZIONE (MaryTudor @ 11/1/2013, 10:24) 
Sempre sul libro ieri sera, ho letto che Beatrice assomigliava alla madre. Era mora e piccola di statura. Per questo motivo compensava il proprio aspetto adottando abiti a motivi e fantasie verticali : soprattutto strisce verticali (vedi la Pala Sforzesca). Amava sopra ogni cosa le perle. Lei il marito erano appassionati di gioielli. Il gioiello con le tre perle che porta tra i capelli nella Pala, le fu donato dal Moro ed era di inestimabile valore. Agli abiti a motivi verticali accostava nastri, gioielli vistosi e soprattutto tante perle. Tanto che alla fine nessuna, nemmeno Isabella e la madre Eleonora, poteva competere con lei in fatto di sfarzosa eleganza. Ho letto che nell'ultimo periodo, durante il riavviacinamento alla propria famiglia d'origine, Isabella avesse adottato l'abitudine di arrivare per prima alle feste, in modo da essere notata prima che arrivasse Beatrice, la quale l'avrebbe sicuramente offuscata con la sua magnificenza.

Ecco come viene descritta Beatrice da Maria Bellonci nel suo Segreti dei Gonzaga:
“quasi goffa nel cavalcare, quasi brutta, con quella pelle livida degli aragonesi e con quel viso che si appesantiva ad annunciare la greve squadratura delle gote che vediamo nei ritratti del nonno (...)”
E' importante sottolineare il difficile rapporto tra Eleonora, Beatrice e Isabella.
Eleonora aveva un debole per Isabella, che adorava sopra ogni cosa; questo suo grande affetto per la figlia la portò a scegliere per lei un matrimonio che l'avrebbe allontanata il meno possibile da Ferrara e decise anche che prima dei 16 anni non si sarebbe dovuta sposare, il tutto per tenerla vicina a sé il più possibile. Naturalmente questo grande affetto era ricambiato, ma legò le due ad un rapporto esclusivo. Al contrario, pare che Eleonora non si affezionò mai profondamente a Beatrice, infatti la mandò senza remore piccolissima alla corte di Napoli.
Il rapporto tra le due sorelle se vogliamo fu ancora più ostico. Quando Beatrice tornò a Ferrara era ancora piuttosto bruttina quindi relativamente innocua agli occhi della boriosa sorella, ma aveva un asso nella manica che l'avrebbe fatta logorare dall'invidia: il fidanzamento con Ludovico Sforza. Isabella infatti, che per tutta la vita dovette fare i conti con la scarsezza di fondi, era indignata dal fatto che la sorella minore contraesse un matrimonio più prestigioso del suo. Il fatto che lei fosse marchesa e Beatrice duchessa era uno smacco difficile da sopportare.
Negli anni in cui Beatrice regnò su Milano Isabella tenne la usuale corrispondenza con la sorella minore ma non riuscì mai a celare il suo astio nei suoi confronti. Quando nel 1492 andò a trovarla a Milano rimase basita davanti allo sfarzo della corte e soprattutto dinnanzi al tesoro che le mostrò Ludovico al punto di scrivere al marito Francesco, non senza una punta di rassegnazione: "che Dio volesse che nui che spendiamo volentieri ne avessimo tanti”

Va detto, di converso, che nel 1497, dopo la morte di Beatrice, Isabella fu molto vicina all'inconsolabile cognato e si comportò da "vera sorella" al punto che nel 1499 la sua posizione era molto compromessa agli occhi del re di Francia, così Isabella dovette a malincuore abbandonare Ludovico al suo triste destino.
 
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mounsier
view post Posted on 11/1/2013, 14:37




Inizialmente Ludovico il Moro chiese la mano di Isabella, ma il duca di Ferrara si trovò a dovere rifiutare dato che era già stato concluso il fidanzamento tra Isabella e Francesco Gonzaga, ma propose al Moro, Beatrice che difatto poi sposò.
 
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Antoine80
view post Posted on 11/1/2013, 14:58




CITAZIONE (mounsier @ 11/1/2013, 14:37) 
Inizialmente Ludovico il Moro chiese la mano di Isabella, ma il duca di Ferrara si trovò a dovere rifiutare dato che era già stato concluso il fidanzamento tra Isabella e Francesco Gonzaga, ma propose al Moro, Beatrice che difatto poi sposò.

E' vero, probabilmente fu proprio questo matrimonio mancato a inasprire il sentimento di Isabella verso la sorella. Quel che è certo è che Isabella e Ludovico se la intendevano molto e tra loro era nata una bella amicizia, tuttavia dopo gli eventi del 1499 sono certa che Isabella fu ben felice di essersi sposata il suo "marchesino" Francesco invece del Moro ;)
 
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view post Posted on 11/1/2013, 15:04
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Antoine80 @ 11/1/2013, 14:21) 
Ecco come viene descritta Beatrice da Maria Bellonci nel suo Segreti dei Gonzaga:
“quasi goffa nel cavalcare, quasi brutta, con quella pelle livida degli aragonesi e con quel viso che si appesantiva ad annunciare la greve squadratura delle gote che vediamo nei ritratti del nonno (...)”
E' importante sottolineare il difficile rapporto tra Eleonora, Beatrice e Isabella.
Eleonora aveva un debole per Isabella.......

Effettivamente, se dobbiamo credere allo stesso artista che, probabilmente, le effigiò, Isabella era di gran lunga più bella di Beatrice.


Gian Cristoforo Romano - Isabella d'Este.
 
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view post Posted on 11/1/2013, 16:12
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Marie-Antoinette

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Potrebbe essere utile questo schemino per capire l'intreccio di parentele (e di interessi) tra Ferrara, Napoli e Milano.



Edited by elena45 - 20/4/2015, 14:46
 
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view post Posted on 12/1/2013, 16:29
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Marie-Antoinette

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A proposito di attribuzioni pittoriche, approfitto del topic sugli Estensi per analizzare i presunti ritratti che Bartolomeo Veneto (1502-1555), pittore attivo alla corte di Ferrara, fece di Lucrezia Borgia:


Il primo, già postato, è conservato alla National Gallery di Londra; il secondo in un Museo di Francoforte.

Ma c'è anche una copia (brutta) del ritratto precedente, conservato al Museo delle Belle Arti di Nimes.



E infine, un ritratto postumo, sempre di Bartolomeo Veneto, della Beata Beatrice d'Este, figlia di Azzo Novello, vissuta nel XIII secolo, con lo stesso abito di Lucrezia. E' conservato in una Università americana (South Band, Indiana)


Che ne pensate?

Edited by elena45 - 12/1/2013, 17:51
 
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view post Posted on 12/1/2013, 17:03
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Marie-Antoinette

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I figli di Lucrezia Borgia.

Lucrezia Borgia morì per le conseguenze del parto con cui mise alla luce il suo sesto figlio, una bambina che non sopravvisse a lungo. La duchessa lasciò orfani 4 bambini, il primo di undici anni, l'ultimo di tre. L'unica figlia femmina che raggiunse l'età adulta, Eleonora come la nonna paterna, si fece monaca (!).
I tre figli maschi:

2zrjqer
Nicolò dell'Abate - Presunto ritratto di Ercole II d'Este (1508-1559), duca di Ferrara.

Francesco_d_Este_1516-1578
Francesco d'Este (1516-1568), marchese di Massa Lombarda. Ufficiale dell'esercito imperiale di Carlo V.
Dalla moglie Maria de Cardona non ebbe figli, da un'amante sconosciuta nacquero Marfisa e Bradamante.
Su Marfisa (1554-1608) scese una leggenda nera, come sulla nonna Lucrezia.


Girolamo da Carpi - Il Cardinale Ippolito II d'Este (1509-1572) con il segretario. Costruì Villa d'Este a Tivoli (e non solo): si chiamò "Villa Gaudente" e questa la dice lunga sui suoi costumi. Non come il nonno materno, ma quasi.......
In realtà non la godette a lungo, perchè morì poco dopo la fine dei lavori.

Edited by elena45 - 25/11/2017, 08:46
 
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Antoine80
view post Posted on 12/1/2013, 21:28




CITAZIONE (MaryTudor @ 11/1/2013, 10:57) 
Alfonso I d’Este (1505-1534)
Duca di Ferrara, figlio di Ercole I e di Eleonora d’Aragona.
Si risposò con Lucrezia Borgia, figlia illegittima di papa Alessandro VI.
(IMG:http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm..._I_d%27Este.jpg)

Trovo molto toccanti le lettere di Alfonso scritte rispettivamente a Federico Gonzaga suo nipote e ad un amico non identificato, in cui esprime il suo dolore per la morte di Lucrezia. Ecco alcuni estratti:
A Federico:
"(...) ne posso scriverlo senza lachrime, tanto mi è grave il vedermi privo d'una sì dolce e cara compagna, quanto essa mi era, per li boni costumi suoi e per il tenero amore che era fra noi. De sì acerbo caso dimandaria bene e aiuto di Consolatione da Vostra Eccellenza, ma so che lei ne haverà la parte sua di dolore. Et a me saria più Caro havere chi m'accompagni con pianto ch'a chi me Consoli"

All'amico non identificato:
La mia dilettissima Consorte, dopo mali di alquanti giorni (...) havendo ricevuto li sacramenti della chiesa con quella devozione che è stata conforme al resto della vita sua, ha reso il spirito a Dio: lasciando me in tanta angustia di Animo in quanta che non si può pensar che sia uno che non potessi far la più inaspettata ni la maggior perdita. Et poiché il comunicar quello che tanto mi premi, con Vostra Signoria et con quelli che mi amano mi pare che dà pur qualche sullivamento nel dolore, ho voluto scrivere quisto"
 
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Antoine80
view post Posted on 12/1/2013, 21:46




CITAZIONE (elena45 @ 12/1/2013, 16:29) 
A proposito di attribuzioni pittoriche, approfitto del topic sugli Estensi per analizzare i presunti ritratti che Bartolomeo Veneto (1502-1555), pittore attivo alla corte di Ferrara, fece di Lucrezia Borgia:

(IMG:http://i45.tinypic.com/21o7u3q.jpg)(IMG:http://i46.tinypic.com/j8l1qr.jpg)
Il primo, già postato, è conservato alla National Gallery di Londra; il secondo in un Museo di Francoforte.

Ma c'è anche una copia (brutta) del ritratto precedente, conservato al Museo delle Belle Arti di Nimes.

(IMG:http://i49.tinypic.com/2uzryi1.jpg)

E infine, un ritratto postumo, sempre di Bartolomeo Veneto, della Beata Beatrice d'Este, figlia di Azzo Novello, vissuta nel XIII secolo, con lo stesso abito di Lucrezia. E' conservato in una Università americana (South Band, Indiana)
(IMG:http://i47.tinypic.com/1patqb.jpg)

Che ne pensate?

Anche se tutti questi sono considerati dei presunti ritratti di Lucrezia io credo sia proprio lei. Quello che mi piace di più è il secondo da te postato.
Aggiungo questo del Pinturicchio:
lucre4
Pinturicchio. Lucrezia Borgia come Santa Caterina. 1492-1494 (particolare della Disputa di Santa Caterina d'Alessandria con i filosofi davanti all'imperatore Massimino).Palazzo Vaticano, Appartamento Borgia - Sala dei Santi.

Ci sarebbero altre immagini: una medaglia, un'incisione e un altro ritratto, ma qui su internet non le trovo, se riesco nei prossimi giorni le scansiono e ve le posto.
 
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view post Posted on 13/1/2013, 11:00
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Antoine80 @ 12/1/2013, 21:28) 
Trovo molto toccanti le lettere di Alfonso scritte rispettivamente a Federico Gonzaga suo nipote e ad un amico non identificato, in cui esprime il suo dolore per la morte di Lucrezia.

Davvero molto belle e, soprattutto, significative rispetto all'opinione corrente che si ha del personaggio.

Come già dicevo, la Bellonci, nella sua biografia di Lucrezia, crede che il primo ritratto sia quello più affidabile, ma cita anche gli altri. Mi piace molto la descrizione dell'abbigliamento:

“Il ritratto è stato attribuito a Bartolomeo Veneto,con evidente attuazione compiuta tra il 1505 e il 1515: di questo tempo infatti è l'abito, di velluto nero controtagliato, aperto su ampie maniche bianche fregiate di rosso; di questo tempo la pettinatura a capelli sciolti arricciati sobriamente alla lombarda, e condotti a riprendersi in treccia sulla schiena; gli ornamenti e i gioielli di una raffinatezza rara o sottilmente allegorica, come la ghirlandina che cinge la fronte, d'oro smaltato e rilevato di perle, o come i fregi di smalto e velluto a fiori di melograno alternati in rosso e nero che incorniciano la gorgerina bianca, allacciandosi in piccoli nodi geometrici; e soprattutto come la collana di « botticelle » a quattro facce, infilate a quando a quando in un cordone, e probabilmente piene di paste profumate; questa collana, negli altri ritratti di quel tempo, portava, smaltati su una delle facce di ogni “bottesella”, i simboli della Passione, chiodi, croci, scalette; e in un’altra alcune lettere che seguitandosi in giro dovevano comporre un motto forse latino.
I lineamenti, il collo delicato e carnoso, l'ovale pieno, fra poco aggravato, il mento appena sfuggente, l’occhio celeste misto di grigio, il biondo dei capelli che nelle ciocche pendule presso le tempie diventa luminoso, coincidono con le descrizioni dei contemporanei e con gli altri ritratti di Lucrezia, la medaglia dell’Amorino bendato, le figure di Nimes e di Como, persino con la Santa Caterina del Pinturicchio negli appartamenti Borgia in Vaticano.
Suo è quello sguardo lungo, attento a raffronti segreti, che sfiora le cose e ad esse si rifiuta, sua quell'aria straniata e straniera di chi consente per sola saggezza alla propria presenza, sua la grazia dell'atteggiamento, e, pur nel viso maturo e segreto, quella diffusa levità di giovinezza interiore che a momenti le crea nel volto serio qualche cosa che somiglia ad un sorriso”


A prescindere dalla controversa figura di Lucrezia Borgia, trovo che sia il massimo della blasfemia da parte di Alessandro VI l'idea di raffigurare i personaggi della sua atipica famiglia nelle vesti di santi. Vedi, per esempio, il famoso caso del "Bambin Gesù delle mani", sempre nell'appartamento Borgia ((http://it.wikipedia.org/wiki/Ges%C3%B9_Bambino_delle_Mani).

Che ne pensi?

Edited by elena45 - 13/1/2013, 11:38
 
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Antoine80
view post Posted on 13/1/2013, 11:56




CITAZIONE (elena45 @ 13/1/2013, 11:00) 
CITAZIONE (Antoine80 @ 12/1/2013, 21:28) 
Trovo molto toccanti le lettere di Alfonso scritte rispettivamente a Federico Gonzaga suo nipote e ad un amico non identificato, in cui esprime il suo dolore per la morte di Lucrezia.

Davvero molto belle e, soprattutto, significative rispetto all'opinione corrente che si ha del personaggio.

Esatto Elena, sarebbe sufficiente consultare documenti originali come questi per rendersi conto della inaudita divulgazione di fandonie legate al suo nome. Si può dire che è soprattutto grazie al minuzioso lavoro di archivio della Bellonci che altre storiche come la Bradford o la Chastenet hanno avuto la curiosità di approfondire questo personaggio e scriverne altrettante biografie accurate e obiettive. Ma ancora ahimè credo siamo lontani da una piena riabilitazione di Lucrezia, e gli stupidi programmi televisivi che si spacciano per documentari non aiutano.
 
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Antoine80
view post Posted on 13/1/2013, 12:51




CITAZIONE (elena45 @ 13/1/2013, 11:00) 
A prescindere dalla controversa figura di Lucrezia Borgia, trovo che sia il massimo della blasfemia da parte di Alessandro VI l'idea di raffigurare i personaggi della sua atipica famiglia nelle vesti di santi. Vedi, per esempio, il famoso caso del "Bambin Gesù delle mani", sempre nell'appartamento Borgia ((http://it.wikipedia.org/wiki/Ges%C3%B9_Bambino_delle_Mani).

Che ne pensi?

Guarda, ti dirò che mi sono a lungo interrogata sulla figura ambigua di Alessandro e diciamo che l'idea che mi sono fatta è di un uomo non dissimile da altri ecclesiastici del suo tempo per quanto riguarda la violazione della castità. Nell'ostentare l'immagine della famiglia Borgia come "angelicata" io ci vedo una forte determinazione nel volersi affermare in un paese straniero, legittimando e rafforzando in questo modo la propria presenza e quella della stirpe Borja. Insomma, secondo me, invece che tenere i frutti del suo peccato nascosti, agendo semmai attraverso atti di nepotismo usuali per l'epoca, Rodrigo ha contrattaccato palesando e addirittura celebrando la sua prole bastarda.
 
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view post Posted on 13/1/2013, 15:05
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Antoine80 @ 13/1/2013, 12:51) 
Guarda, ti dirò che mi sono a lungo interrogata sulla figura ambigua di Alessandro e diciamo che l'idea che mi sono fatta è di un uomo non dissimile da altri ecclesiastici del suo tempo per quanto riguarda la violazione della castità.

Su questo sono perfettamente d'accordo.

CITAZIONE
Nell'ostentare l'immagine della famiglia Borgia come "angelicata" io ci vedo una forte determinazione nel volersi affermare in un paese straniero, legittimando e rafforzando in questo modo la propria presenza e quella della stirpe Borja. Insomma, secondo me, invece che tenere i frutti del suo peccato nascosti, agendo semmai attraverso atti di nepotismo usuali per l'epoca, Rodrigo ha contrattaccato palesando e addirittura celebrando la sua prole bastarda.

Se si fosse limitato ad ostentare e sostenere la sua prole con i mezzi del potere temporale, potrei capire, nel contesto dell'epoca. Ma l'invasione della sfera religiosa, invece, la ritengo una forma di cinismo estremo, che si identifica, secondo me, nella blasfemia.
 
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