Miopia e caccia

Da quanto ho potuto vedere in molte biografie di Maria Antonietta viene sottolineato come Luigi XVI fosse miope; alcuni dicono che forse la sua goffaggine potrebbe in parte essere stata causata forse proprio dal deficit visivo causato dall'anomalia. Eppure la grande passione di Luigione era la caccia. Ora mi chiedevo visto che io sono miope e che ho praticato l'equitazione,come possono conciliarsi le due cose?
Cerco di spiegarmi meglio, se non avessi i miei occhiali, o le lenti a contatto, stando a cavallo, non riuscirei a colpire un elefante con un fucile nemmeno se fosse a pochi metri da me, se poi la preda è in movimento, non ne parliamo mi ci vorrebbe un aiuto divino
E' comunque vero che ci sono diversi gradi di miopia, però comunque vedrei una difficoltà nel prendere la mira e centrare il bersaglio.
Al tempo esistevano gli occhiali è vero ma credevo che il re in pubblico non potesse indossarli, quindi come faceva?
Qualcuno può aiutarmi a risolvere tale curiosità?

Siamo in due ad essere delle talpe.... anzi tre...(Luigione), anzi quattro (se non sbaglio anche Maria Antonietta non era proprio un occhio di lince ).

Anche io sono una talpa ma tutto dipende da quanto è la miopia. Se la differenza è irrisoria, al di sotto di un -3 la caccia è fattibile. Il peggio è quando è troppa. Non so bene quanto l'avesse e quanto sia mutata nel corso della sua vita ma se era poca, bastava limitare l'attività, per non stancare troppo l'occhio.

Ho sempre sentito che Luigi XVI aveva una forte miopia ma sinceramente non saprei dire precisamente quanto fosse. Comunque non andava a caccia da solo ( ditemi se mi sbaglio) e secondo me in questo caso magari qualcuno poteva indicargli la direzione della selvaggina se non era abbastanza vicina... Anche se lo trovo un po' difficile da immaginare...

Sinceramente non so spiegarmi con facesse ad andare a caccia, vista la sua miopia. Devo anche ammettere che, fino a questo momento, non avevo mai collegato le due cose. Pensandoci però mi viene da ipotizzare che, non solo il re aveva un seguito che era con lui, mi probabilmente vi erano anche delle mute di cani che, con ogni probabilità indicavano la posizione della preda. Oppure, più semplicemente, come le donne portavano gli occhiali inserti nei ventagli, anche lui disponeva di mezzi per ovviare a questo difetto.

Non ne ho la minima idea...anche l'estetica vuola la sua parte e tuttora molti sono a disagio con gli occhiali. C'è chi se le toglie per non sembrare un quattrocchi ma se il re portava o meno gli occhiali anche a caccia questo non so dirlo. In ogni caso se non vedeva un'acca ad una distanza ravvicinata, era meglio non essere alla sua portata di tiro!

Da quello che ricordo, la miopia del re, non era lieve. Ricordo che aveva difficoltà a riconoscere le persone. Pur rimanendo una semplice ipotesi personale, io credo che necessariamente avesse bisogno di un qualche aiuto per cacciare...forse aveva una sorta di lente montanta sulle armi.

Chiedo venia per la prolungata assenza, ma cercherò di essere maggiormente presente in futuro. Prometto .
Grazie a tutti per le risposte alla mia domanda. Ho letto le vostre varie ipotesi, tutte valide, il problema è che restano nostre semplici congetture. Comunque mi piacerebbe trovare qualche notizia certa su tale argomento. Magari col tempo riuscrirò a trovare la risposta e sarò ben felice di condividerla con voi

Ottima osservazione!
Da che so io, lo studio dell'occhio, il suo funzionamento e, piu in generale, il senso della vista ha affascinato sempre l'uomo. Le prime techine o studi effettivi risalgono agli egiziani ( per la gioia di giacobbo ), ma fino al xviii secolo era uno studio approssimativo nel quale si facevano piccoli progressi, anche per la mancanza di strumenti che fossero in grado di analizzare e osservare da vicino un organo tanto complesso. Solo verso la metà del 1700 si iniziò un vero e proprio studio ma è solamente nel 1800 che si iniziò a classificare e studiare in modo approfondito il sistema visivo umano. Quindi, credo che al tempo di maria antonietta non fosse possibile creare lenti graduate a seconda del disturbo....molto più probabilmente, per correggere la miopia usavano lenti capaci di ingrandire l' immagine ma non credo con risultati ottimali.

Non disperare c'è sempre Giacobbo con le sue teorie!