| I tentativi di applicare le norme dell'Illuminismo, come accadde per la Lombardia degli Asburgo, trovò una massiccia opposizione da parte della Chiesa e dei baroni che vivevano di rendita sui loro ampi possedimenti. Il re non aveva la forza necessaria per opporsi dal momento che l'appoggio di Chiesa e nobiltà era fondamentale. Inoltre, non c'era una borghesia solida. In mancanza di un'urbanizzazione diffusa, se escludiamo Napoli e Palermo, la borghesia aveva davvero poco peso ed il re, neppure volendo, poteva appoggiarsi a questa per imporre qualche riforma. La corruzione, in ogni caso, era diffusa un po'ovunque nella classe dirigente, interessata a mantenere le cose com'erano. Hai ragione comunque sulla scarsa capacità di vedere l'effettivo valore di ciò che possedevano...ma il problema è che per loro contava poco la resa. Bastava prelevare il tutto in tasse ed il gioco era fatto. Quanto al Piemonte, hai pienamente ragione. Nessuno dei membri di questa dinastia si dimostrò all'altezza e, malgrado i tentativi di Cavour di porre il suo regno tra le potenze europee, anche solo come comparsa, non seppero minimanete sfruttare la situazione. Non avevano la stessa visione d'insieme di Cavour che non ebbe peraltro il tempo di vedere la nuova conquista ad opera dei garibaldini. Quello che è vero è che i piemontesi fecero ciò che la nobiltà meridionale non si era mai azzardata a fare. Se quest'ultima si era accontentata di vivere di rendita alle spalle della popolazione che pagava le tasse, i primi attuarono una vera e propria rapina di ogni tipo di risorsa del territorio, privando peraltro la gente del contado di quei diritti feudali che consentivano loro di sopravvivere. Applicando i principi dell'agricoltura capitalistica inglese, in nome di un "miglioramento"delle condizioni di vita generali, finirono con il privare la popolazione di quel poco che permetteva loro di sopravvivere. Un esempio era dato dal legnatico che, con la recintazione delle aree venne completamente spazzata via. Detta molto francamente, i Savoia, come hai detto tu, avevano avuto la fortuna di avere dei primi ministri di spessore ma dopo Cavour che non ha mai voluto questa unificazione non vi furono personaggi adatti a cogliere le possibilità del posto. Si limitarono a rapinare il territorio, impoverendolo. Forte la tua battuta sull'altezza!
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