Maria Antonietta - Regina di Francia

I regali cristalli di Baccarat

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view post Posted on 19/5/2014, 10:31
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Arciduca /Arciduchessa

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Baccarat festeggia quest'anno i 250 anni dalla sua fondazione.
Era infatti il 1764 quando il vescovo di Metz, Louis de Montmorency-Laval (1761-1802) fece richiesta al re Luigi XV di poter dare l'avvio ad una produzione del vetro in Francia; all'epoca, infatti, si era costretti a rifornirsi in Boemia.


Monsignor de Montmorency-Laval

Convinto dell'utilità della richiesta, il re autorizzò la creazione di una prima fabbrica con decreto del 16 ottobre 1764.
Così, sulle rive del fiume Meurthe, nel villaggio di Baccarat in Lorena, nasce la Verrerie Sainte Anna.
Il mastro vetraio è Antoine Renaut.

La Rivoluzione francese vide il declino della vetreria, che fallisce nel 1806.
Nel 1816 viene però rilevata dall'imprenditore Aimé-Gabriel d'Artigues (già proprietario della Cristalleria Vonèche, in Belgio), che sposta tutta la produzione a Baccarat.
E' da questo momento che la Verrerie si specializza nella lavorazione del cristallo.

Di lì a qualche anno viene riconosciuta come la prima manifattura di cristallo di Francia e nel 1823 può vantare una prima prestigiosa richiesta da parte del re Luigi XVIII; seguiranno quelle del re Carlo X e di Luigi Filippo.

"Le tavole imbandite della Duchessa du Berry vennero rese famose dai cristalli di Baccarat e viceversa."

La lavorazione del cristallo fece grandi progressi durante il periodo della Restaurazione; vennero apportate innumerevoli innovazioni, create nuove lavorazioni e colori particolari (come ad esempio il famoso rosso dorato...) che saranno premiate nel corso degli anni da riconoscimenti e medaglie d'oro.

La parola d'ordine, rimasta immutata, era perfezione: ottenuta dalla purezza del cristallo, dalle proporzioni, dal disegno, dal savoir-faire dei maestri vetrai.

Inizialmente, Baccarat forniva i suoi cristalli anche ad artisti e designer esterni.
Tra questi è da evidenziare senza dubbio Madame Désarnaud: fu la prima che ebbe l'audacia di eseguire dei mobili interamente in cristallo.
Madame Désarnaud, vedova Charpentier, aveva rilevato l'azienda del marito e ne aveva portato avanti il lavoro con grande passione e spirito imprenditoriale.
Il pregiato materiale fornitole da Baccarat veniva tagliato e montato nei suoi atelier al Palazzo reale.
Nel 1819 Madame Désarnaud poteva fregiarsi del titolo di fornitore ufficiale del re e del duca di Berry.

Uno splendido oggetto in cristallo Baccarat, da lei realizzato su disegno di Nicolas-Henry Jacob (1782-1871, allievo di David) è il tavolo da toilette della Duchessa du Berry:




Acquistato dalla duchessa nel 1822, è una produzione d'avanguardia: interamente costruito in cristallo.
Il tavolino da toilette, in cristallo tagliato a punta di diamante, è sormontato da uno specchio basculante, ornato da due conchiglie.
Lo specchio è incorniciato da due candelabri a tre bracci su cui poggiano le figure di Flora e Zefiro.





La preziosa coiffeuse valse a madame Désarnaud la medaglia d'oro all'Esposizione dei prodotti dell'Industria tenutasi al Louvre nel 1819.
Ecco un ritratto di Maria Carolina di Borbone, duchessa du Berry, cui apparteneva la toilette (oggi il pezzo è esposto al Louvre):




Tra parentesi, madame Désarnaud aveva denominato la sua Maison Escalier de Cristal, dove venivano prodotti lussuosi vasi, lampade e altri oggetti d'arredo, che oggi si possono ammirare al Museo d'Orsay a Parigi.




Ritornando a Baccarat, durante l'Esposizione Universale del 1823, il marchio si rivela al mondo.
Fioccano commissioni da parte di re e imperatori, dai Maharaja indiani all'aristocrazia dell'Impero Ottomano


Narghilè Mémoire

Sono clienti l'Imperatore del Giappone, lo zar Nicola II (nel 1906 una fornace viene appositamente spostata in Russia, dove viene prodotto il famoso servizio di calici imperiali).

Nel 1827 baccarat introduce per primo i candelieri in cristallo; nel 1839 i primi calici colorati.








Nel 1841 viene creato un pezzo diventato quasi un'icona di Baccarat: il calice Harcourt, "con il quale hanno brindato re, imperatori e poeti" (L. Valerio).



(Il calice Harcourt è stato rivisto dal celebre Philippe Starck, nel 2005, con una versione Darkside).


Nel 1867, all'Esposizione Universale di Parigi vengono presentati due vasi eccezionali:





I disegni delle decorazioni, ispirati ai dipinti del pittore Charles-Joseph Natoire, rappresentano l'Allegoria dell'Acqua e l'Allegoria della Terra.
Sono dell'incisore Jean Baptiste Simon, al quale fu concesso il privilegio di apporre la propria firma sull'opera.
Ognuno di questi splendidi vasi coperti richiese un anno di lavoro; sono alti ben 76 cm.


Agli inizi del '900, Baccarat produce i primi flaconi di profumo.
Anche il Sillage de la Reine, il profumo ricreato recentemente in base a quello utilizzato da Maria Antonietta, è contenuto in un flacone in cristallo Baccarat!








Lubin Kismet, 1927, a forma di elefante



Il famoso Shalimar, per Guerlain



Una delle ultime creazioni, per Burberry: una boccetta soffiata artigianalmente realizzata in soli 156 pezzi numerati!


Nel 1956 vengono realizzati due flaconi con iniziali in oro zecchino, per il matrimonio del principe Ranieri di Monaco con Grace Kelly.
Sono una riedizione di un servizio Malmaison del 1913.



(Purtroppo non ho trovato un'immagine più grande).


Nel 1948 viene disegnato Soleil, un grande orologio dai raggi di cristallo.
Disegnato da George Chevalier, è ispirato al simbolo del Re Sole (usato per i cancelli del Palazzo di Versailles).
Il primo acquirente del prezioso oggetto fu Arthur Miller, che lo scelse per decorare il suo appartamento di Manhattan, all'epoca del suo matrimonio con Marilyn Monroe.




Oggi il CEO di Baccarat è una donna, italiana tra l'altro!, Daniela Riccardi.
Il quartier generale si trova nella Maison Baccarat, un hotel particulier che nel '900 era l'abitazione della contessa Marie Laure de Noailles, influente mecenate e creatrice di eventi, amica di artisti come Cocteau, Dalì, Balthus...




Per festeggiare "Baccarat. I 250 anni" alla Maison Baccarat sono esposti "capolavori che sono diventati leggenda nel corso di 250 anni di storia, cultura, savoir-faire e indimenticabili momenti".





 
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view post Posted on 20/5/2014, 11:24
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Marie-Antoinette

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Questa e' la sede del museo Baccarat

Lo spazio per la mostra permanente non e' molto grande,ma si possono ammirare veri capolavori. Si puo' anche pranzare nel ristorante che si trova nel palazzo.






 
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view post Posted on 20/5/2014, 21:58
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Arciduca /Arciduchessa

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Sempre interessanti e ben costruiti i tuoi interventi, reine Claude.
Quante belle immagini! Ho avuto occasione al d'Orsay di vedere alcuni pezzi :woot: Non conoscevo invece il tavolo da toilette della Duchessa du Berry: spettacolare.
E poi mi hai messo la curiosita' di cercare notizie sul profumo Sillage de la Reine, di cui ignoravo l'esistenza. Ma e' carissimo e ho anche letto sul forum che non era poi tanto buono. Ma sara' stato davvero quello usato da Maria Antonietta?
Basta, non vado oltre fuori tema. Grazie, Tiziana.
 
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view post Posted on 21/5/2014, 18:22
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Marie-Antoinette

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Splendido articolo! Grazie Tiziana.

Non riesco però a individuare bene il vescovo di cui parli: mi confermi che si tratta di Louis Joseph de Montmorency Laval (1724-1808), vescovo di Metz dal 1761 al 1802 e Cardinale della Chiesa Cattolica dal marzo 1789 fino alla sua morte nel 1808?
Se è così lo avevo inserito nello schema genealogico qui : #entry542148800.
Ma non avrei mai immaginato che un alto prelato avesse promosso un'attività industriale così importante. Doveva essere un religioso illuminato!

Si rifugiò in Prussia allo scoppio della Rivoluzione, e fu lui che celebrò a Mittau le nozze di Madame Royale con il duca d'Angoulème.

Edited by elena45 - 21/5/2014, 20:14
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 21/5/2014, 20:15




Parrebbe che sia così, pesco pensate un po' da un sito di filatelia ove si legge:

Cœur 2014 "Baccarat" 1477 - 1514 - célèbre manufacture de cristal

En 1764 le roi Louis XV donna la permission de fonder une verrerie d'art dans la ville de Baccarat en Lorraine à Monsieur Louis-Joseph de Montmorency-Laval (1724-1808) - nommé de 1760 à 1802, 94e évêque au siège prestigieux de Prince-évêque de Metz (57 Moselle)
Mort en exil à Altona, près d'Hambourg, ses restes furent transférés le 4 juillet 1900, et inhumés dans la crypte de la cathédrale de Metz.
Suite à la fermeture des exploitations salines, grande consommatrice de bois, Monsieur de Montmorency-Laval, gestionnaire des forêts exploitées pour celles-ci, propose au roi de créer sur place une nouvelle "usine à feux" : " Sire, la France manque de verrerie d'art, et c'est pour cela que les produits de Bohême y entrent en si grande quantité : d'où il suit une exportation étonnante de deniers, au moment où le royaume en aurait si grand besoin, pour se relever de la funeste guerre de Sept Ans (1756-1763), et alors que depuis 1760, nos bûcherons sont sans travail"
Pour la toute nouvelle "Compagnie des Cristalleries" de Baccarat, la production consistait à fabriquer des carreaux à vitre, mais aussi des miroirs (argenté au mercure) et des services de verres. En 1785, l'usine est devenue la troisième plus grande verrerie d'Europe, seulement concurrencé par les cristalleries de Saint-Louis et de Saint-Quirin.

Tra l'altro su fr.wiki leggo che Montmorency:

Fin octobre 1792, il se rendit à Düsseldorf où il resta jusqu’au 15 février 1793. De là, il rendait visite à des émigrés à Maastricht. Fin octobre, il célébra dans l’église des jésuites de Mannheim une neuvaine de messes pour le repos de l’âme de la reine Marie-Antoinette qui avait été exécutée le 16. Il revint ensuite à Düsseldorf.

Esorterei Elena a non entusiasmarsi troppo per l'illuminazione del lungimirante prelato. Bisognerebbe valutare attentamente la composizione del patrimonio personale del nostro e vedere di quale tipo di interessi economici potesse per caso essere portatore.

Occupandomi di De Bernis mi sono reso conto che, partito da una condizione economica pressoché disastrosa provenendo da una famiglia ampiamente decaduta, era riuscito, in non moltissimo tempo, a percorrere una carriera ecclesiastica e politica di notevole rilievo e contemporaneamente a mettere insieme un patrimonio personale non da poco che gli venne poi totalmente (giustamente?) confiscato dopo la rivoluzione.

Ovviamente che i principi della Chiesa fossero portatori di cospicui interessi economici, dentro e fuori la curia romana, è certamente un fatto da ritenersi circoscritto a quelle epoche remote. Oggigiorno di sicuro queste cose non accadono più....

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 21/5/2014, 21:59
 
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view post Posted on 22/5/2014, 09:27
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Arciduca /Arciduchessa

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Grazie per i vostri commenti! :)
E grazie ad Anna per aver cercato e postato altre belle immagini!

Silvia, ritorno per un attimo sul profumo Sillage de la Reine, per dirti che che è stato creato nel 2006 e messo in vendita per finanziare l'acquisto di un oggetto d'arredo appartenuto a Maria Antonietta.
Le boccette in cristallo Baccarat erano soffiate artigianalmente una ad una e prodotte in edizione limitatissima!
L'essenza è stata ricreata in base alla ricetta del profumo personale di Maria Antonietta, ideato per lei dal suo profumiere Jean- Louis Fargeon.
Composto da rosa, iris, gelsomino, tuberosa e fiori d'arancio, fiori classici e profumatissimi, ma scaldato da ambra grigia e muschio nonchè da legno di cedro e sandalo: penso che sia molto buono!

Quanto al vescovo, Elena, si tratta proprio di Louis Joseph de Montmorency Laval:
http://fr.wikipedia.org/wiki/Louis-Joseph_...ntmorency-Laval

Quando ho visto che colui che pensò di dare l'avvio ad una vetreria era un componente dei Montmorency-Laval, mi è venuto subito in mente il tuo topic su questa casata, e in effetti è colui che appare nello schema genealogico!

Io credo, come Elena, che fosse davvero un religioso illuminato: potrebbe aver curato i suoi interessi economici facendo anche delle cose positive per la diocesi in cui operava, così come si evince da quanto riportato da Adriano.

Edited by reine Claude - 22/5/2014, 10:29
 
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view post Posted on 22/5/2014, 09:28
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Giacomo Girolamo Casanova @ 21/5/2014, 21:15) 
Esorterei Elena a non entusiasmarsi troppo per l'illuminazione del lungimirante prelato.........
Oggigiorno di sicuro queste cose non accadono più....

Certo che no! La curia romana è una casa di vetro......

Sempre su wiki leggo:

"Choisi par le roi Louis XVI pour succéder au cardinal de Rohan comme grand aumônier de France en 1786, après la scandaleuse affaire du collier de la reine, il est fait commandeur de l’ordre du Saint-Esprit la même année".

Certo è che mentre Rohan si baloccava con le sue fantasie malate, questo vescovo faceva qualcosa di concreto. Anche perchè, come vescovo di una città-stato, era anche un amministratore. Se avesse degli interessi personali non lo so.
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 22/5/2014, 17:30




CITAZIONE (elena45 @ 22/5/2014, 10:28) 
CITAZIONE (Giacomo Girolamo Casanova @ 21/5/2014, 21:15) 
Esorterei Elena a non entusiasmarsi troppo per l'illuminazione del lungimirante prelato.........
Oggigiorno di sicuro queste cose non accadono più....

Certo che no! La curia romana è una casa di vetro......

Sempre su wiki leggo:

"Choisi par le roi Louis XVI pour succéder au cardinal de Rohan comme grand aumônier de France en 1786, après la scandaleuse affaire du collier de la reine, il est fait commandeur de l’ordre du Saint-Esprit la même année".

Certo è che mentre Rohan si baloccava con le sue fantasie malate, questo vescovo faceva qualcosa di concreto. Anche perchè, come vescovo di una città-stato, era anche un amministratore. Se avesse degli interessi personali non lo so.

Rohan è stato un ingenuo ai limiti dell'imbecillità, se fosse stato giapponese si sarebbe come minimo suicidato. E ci avrebbe fatto miglior figura.

Un amministratore che non abbia anche degli interessi personali è veramente cosa rara. Bene che va di solito cerca di "armonizzare" il tornaconto personale con dei risultati per la comunità. Comunque sarebbe da approfondire (tanto per cambiare) la questione delle manifatture reali in genere. Che erano degli esperimenti economici notevoli fin dai tempi di Ebla in cui l'economia palaziale era monopolistica, cioè le fonti produttive erano tutte accentrate nelle mani del sovrano che poi provvedeva a distribuire attraverso i funzionari le risorse. E per quanto riguarda gli oggetti preziosi (all'epoca soprattutto d'oro e lapislazzuli) il controllo era totale perché partiva dalle materie prime. Il famoso archivio reale conteneva soprattutto documenti contabili (decine di migliaia di tavolette) relativi a registrazioni dei movimenti di merci.

Nel Settecento penso che di manifatture del genere ce ne fossero parecchie in Europa compresa quella interessantissima (a parte i risvolti boccacceschi) di San Leucio a Caserta. Anche la nobiltà non disdegnava di avventurarsi in imprese di questo tipo, sempre nel campo dei consumi di lusso, come i Waldstein in Boemia (tessuti pregiati). Insomma spunti ce ne sono sempre è che ci vorrebbero due o tre vite....
 
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view post Posted on 23/5/2014, 12:57
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Marie-Antoinette

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Pienamente d'accordo.
 
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view post Posted on 23/5/2014, 19:59
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CITAZIONE (reine Claude @ 22/5/2014, 10:27) 
....ritorno per un attimo sul profumo Sillage de la Reine, per dirti che ........Composto da rosa, iris, gelsomino, tuberosa e fiori d'arancio, fiori classici e profumatissimi, ma scaldato da ambra grigia e muschio nonchè da legno di cedro e sandalo: penso che sia molto buono!

Spero non sia molto OOT ma qui #entry118621343 si dice che il profumo non era un granche'. Non abbiamo modo di verificare. In ogni caso il flacone in cristallo Baccarat e' bellissimo :)
 
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view post Posted on 23/5/2014, 20:35
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Marie-Antoinette

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Chiedo venia a Tiziana,una piccolissima parentesi sul profumo,poi ritorniamo ai cristalli.
Sul blog di Alice,c'e' un interessante racconto su questo profumo,per chi fosse interessato.
 
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view post Posted on 24/5/2014, 16:55
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Arciduca /Arciduchessa

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CITAZIONE (Maria Clotilde @ 23/5/2014, 20:59) 
Spero non sia molto OOT ma qui #entry118621343 si dice che il profumo non era un granche'. Non abbiamo modo di verificare. In ogni caso il flacone in cristallo Baccarat e' bellissimo :)

Grazie Silvia, per aver messo il link della discussione alla quale avevi già accennato, ma che non riuscivo a trovare!

Ho trovato anche il racconto di Alice, sul suo blog, di cui parla Anna: molto bello!
Grazie!
 
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view post Posted on 16/12/2014, 12:19
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Marie-Antoinette

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Alcune immagini degli splendidi oggetti che si possono ammirare.








 
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