| Baccarat festeggia quest'anno i 250 anni dalla sua fondazione. Era infatti il 1764 quando il vescovo di Metz, Louis de Montmorency-Laval (1761-1802) fece richiesta al re Luigi XV di poter dare l'avvio ad una produzione del vetro in Francia; all'epoca, infatti, si era costretti a rifornirsi in Boemia.
Monsignor de Montmorency-Laval
Convinto dell'utilità della richiesta, il re autorizzò la creazione di una prima fabbrica con decreto del 16 ottobre 1764. Così, sulle rive del fiume Meurthe, nel villaggio di Baccarat in Lorena, nasce la Verrerie Sainte Anna. Il mastro vetraio è Antoine Renaut.
La Rivoluzione francese vide il declino della vetreria, che fallisce nel 1806. Nel 1816 viene però rilevata dall'imprenditore Aimé-Gabriel d'Artigues (già proprietario della Cristalleria Vonèche, in Belgio), che sposta tutta la produzione a Baccarat. E' da questo momento che la Verrerie si specializza nella lavorazione del cristallo.
Di lì a qualche anno viene riconosciuta come la prima manifattura di cristallo di Francia e nel 1823 può vantare una prima prestigiosa richiesta da parte del re Luigi XVIII; seguiranno quelle del re Carlo X e di Luigi Filippo.
"Le tavole imbandite della Duchessa du Berry vennero rese famose dai cristalli di Baccarat e viceversa."
La lavorazione del cristallo fece grandi progressi durante il periodo della Restaurazione; vennero apportate innumerevoli innovazioni, create nuove lavorazioni e colori particolari (come ad esempio il famoso rosso dorato...) che saranno premiate nel corso degli anni da riconoscimenti e medaglie d'oro.
La parola d'ordine, rimasta immutata, era perfezione: ottenuta dalla purezza del cristallo, dalle proporzioni, dal disegno, dal savoir-faire dei maestri vetrai.
Inizialmente, Baccarat forniva i suoi cristalli anche ad artisti e designer esterni. Tra questi è da evidenziare senza dubbio Madame Désarnaud: fu la prima che ebbe l'audacia di eseguire dei mobili interamente in cristallo. Madame Désarnaud, vedova Charpentier, aveva rilevato l'azienda del marito e ne aveva portato avanti il lavoro con grande passione e spirito imprenditoriale. Il pregiato materiale fornitole da Baccarat veniva tagliato e montato nei suoi atelier al Palazzo reale. Nel 1819 Madame Désarnaud poteva fregiarsi del titolo di fornitore ufficiale del re e del duca di Berry.
Uno splendido oggetto in cristallo Baccarat, da lei realizzato su disegno di Nicolas-Henry Jacob (1782-1871, allievo di David) è il tavolo da toilette della Duchessa du Berry:
Acquistato dalla duchessa nel 1822, è una produzione d'avanguardia: interamente costruito in cristallo. Il tavolino da toilette, in cristallo tagliato a punta di diamante, è sormontato da uno specchio basculante, ornato da due conchiglie. Lo specchio è incorniciato da due candelabri a tre bracci su cui poggiano le figure di Flora e Zefiro.
La preziosa coiffeuse valse a madame Désarnaud la medaglia d'oro all'Esposizione dei prodotti dell'Industria tenutasi al Louvre nel 1819. Ecco un ritratto di Maria Carolina di Borbone, duchessa du Berry, cui apparteneva la toilette (oggi il pezzo è esposto al Louvre):
Tra parentesi, madame Désarnaud aveva denominato la sua Maison Escalier de Cristal, dove venivano prodotti lussuosi vasi, lampade e altri oggetti d'arredo, che oggi si possono ammirare al Museo d'Orsay a Parigi.
Ritornando a Baccarat, durante l'Esposizione Universale del 1823, il marchio si rivela al mondo. Fioccano commissioni da parte di re e imperatori, dai Maharaja indiani all'aristocrazia dell'Impero Ottomano
Narghilè Mémoire
Sono clienti l'Imperatore del Giappone, lo zar Nicola II (nel 1906 una fornace viene appositamente spostata in Russia, dove viene prodotto il famoso servizio di calici imperiali).
Nel 1827 baccarat introduce per primo i candelieri in cristallo; nel 1839 i primi calici colorati.
Nel 1841 viene creato un pezzo diventato quasi un'icona di Baccarat: il calice Harcourt, "con il quale hanno brindato re, imperatori e poeti" (L. Valerio).
(Il calice Harcourt è stato rivisto dal celebre Philippe Starck, nel 2005, con una versione Darkside).
Nel 1867, all'Esposizione Universale di Parigi vengono presentati due vasi eccezionali:
I disegni delle decorazioni, ispirati ai dipinti del pittore Charles-Joseph Natoire, rappresentano l'Allegoria dell'Acqua e l'Allegoria della Terra. Sono dell'incisore Jean Baptiste Simon, al quale fu concesso il privilegio di apporre la propria firma sull'opera. Ognuno di questi splendidi vasi coperti richiese un anno di lavoro; sono alti ben 76 cm.
Agli inizi del '900, Baccarat produce i primi flaconi di profumo. Anche il Sillage de la Reine, il profumo ricreato recentemente in base a quello utilizzato da Maria Antonietta, è contenuto in un flacone in cristallo Baccarat!
Lubin Kismet, 1927, a forma di elefante
Il famoso Shalimar, per Guerlain
Una delle ultime creazioni, per Burberry: una boccetta soffiata artigianalmente realizzata in soli 156 pezzi numerati!
Nel 1956 vengono realizzati due flaconi con iniziali in oro zecchino, per il matrimonio del principe Ranieri di Monaco con Grace Kelly. Sono una riedizione di un servizio Malmaison del 1913.
(Purtroppo non ho trovato un'immagine più grande).
Nel 1948 viene disegnato Soleil, un grande orologio dai raggi di cristallo. Disegnato da George Chevalier, è ispirato al simbolo del Re Sole (usato per i cancelli del Palazzo di Versailles). Il primo acquirente del prezioso oggetto fu Arthur Miller, che lo scelse per decorare il suo appartamento di Manhattan, all'epoca del suo matrimonio con Marilyn Monroe.
Oggi il CEO di Baccarat è una donna, italiana tra l'altro!, Daniela Riccardi. Il quartier generale si trova nella Maison Baccarat, un hotel particulier che nel '900 era l'abitazione della contessa Marie Laure de Noailles, influente mecenate e creatrice di eventi, amica di artisti come Cocteau, Dalì, Balthus...
Per festeggiare "Baccarat. I 250 anni" alla Maison Baccarat sono esposti "capolavori che sono diventati leggenda nel corso di 250 anni di storia, cultura, savoir-faire e indimenticabili momenti".
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