Maria Antonietta - Regina di Francia

ACCADEMIA DEI FISIOCRITICI DI SIENA, Un percorso insolito nel mondo delle Accademie del XVIII secolo.

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Madamadore
view post Posted on 20/10/2016, 15:19




Buonasera a tutti i membri del forum. Questo pomeriggio vorrei proporre un luogo davvero particolare e oggetto di una recente promozione e valorizzazione: l'Accademia dei Fisiocritici di Siena.
Il sito, recentemente restaurato propone la storia dell'istituto.
Storia dell'Accademia dei Fisiocritici

Il 17 marzo 1691 nella libreria dello Spedale di Santa Maria della Scala, Pirro Maria Gabbrielli, docente di Medicina e di Botanica nell'Ateneo senese, insieme con alcuni allievi, dette vita all'Accademia delle Scienze di Siena con l'intento di offrire una interpretazione sperimentale del mondo fisico: scelta questa antiaristotelica che si inseriva nel rinnovamento culturale e scientifico europeo.
Per gli Accademici fu coniato il termine "Fisiocritici", fondendo le parole greche physis (natura) e criticos (giudici), a sottolineare che lo scopo degli scienziati aderenti all'Accademia era quello di "scrutinare ed indagare con giudicio i segreti della natura e quasi come giudici ributtare dalle scienze naturali ciò che è falso per meglio apprendere quello che è vero".
La pietra di paragone con cui si distinguevano l'oro e l'argento veri da quelli falsi divenne l'emblema della nuova Istituzione, mentre per motto furono scelte le parole "veris quod possit vincere falsa" tratte dal De rerum natura di Lucrezio Caro, filosofo e poeta latino vissuto nel I secolo dopo Cristo.
Trasferita la sede in una sala della Casa della Sapienza (1694), i primi anni furono assai dinamici, sia nella presentazione di "memorie", sia con la costruzione di apparecchiature scientifiche. Gli Accademici riprodussero infatti una macchina per dimostrare l'esistenza del vuoto e la adoperarono per pubbliche apprezzate dimostrazioni. Successivamente idearono l'"eliometro fisiocritico", una complessa meridiana per la misurazione del tempo e per osservazioni astronomiche.
La vita dell'Accademia ebbe alterne vicende, con periodi di grande attività e periodi di torpore, in quanto condizionata anche da vicende politiche. Nella seconda metà del XVIII secolo si ebbe un nuovo periodo di operosità, e fu possibile pubblicare gli Atti, che raccoglievano le comunicazioni tenute nelle sedute pubbliche.
Le vicende politiche della fine del Settecento e un terremoto che provocò notevoli danni alla sede dell'Accademia, ne limitarono l'attività, che riprese solo dopo il trasferimento nella attuale sede (1816).
Dopo un periodo di difficoltà economiche, la vita accademica si riaccese con vigore, nella nuova sede venne costruita una nuova meridiana e alla metà dell'Ottocento fu costituita una sezione agraria.
Con la proclamazione del Regno d'Italia, la vita dell'Accademia si stabilizzò in una coesistenza con l'Università, alla quale dette in uso alcuni locali per Istituti universitari e il terreno di sua proprietà per l'Orto Botanico.
Durante l'Ottocento ebbe un notevole sviluppo, attraverso varie donazioni, il Museo di Storia Naturale.
Nella prima metà del Novecento fu prevalente l'attività medico-biologica che permise all'Accademia di conquistare un posto nelle scienze mediche italiane contemporaneamente all'affermarsi della Facoltà Medica di senese.
Faticosa fu la ripresa nel periodo del Dopoguerra: la pubblicazione degli Atti rimase l'unica attività.
Con l'istituzione nell'Università della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali (1963) e il conseguente sviluppo di discipline naturalistiche, l'Accademia riprese vigore tornando allo spirito delle origini, riaprendo il suo Museo e organizzando con continuità iniziative culturali.

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COME SI PRESENTA QUESTO EDIFICIO
Per poter entrare è necessario suonare il campanello ma l'ingresso è gratuito e, volendo, è possibile anche avere una guida (per quest'ultima cosa consiglio di telefonare al museo. La pagina FB è costantemente aggiornata). L'edificio apparteneva ad un convento ed è composto da un chiostro all'interno del quale sono poste una meridiana e lo scheletro di una balena. L'edificio è disposto su quattro piani e contiene: geologia, zoologia, botanica, astronomia e archeologia. La maggior parte delle collezioni presenti sono di almeno due secoli fa o forse anche più antichi. Una sezione anatomica inoltre consente di vedere gli studi dell'artista Mascagni ma questa parte non la consiglio a chi è facilmente impressionabile per via di alcuni reperti esposti. Nei piani sotterranei è presente la riproduzione del sistema solare e di alcune tombe etrusche. L'edificio propone inoltre delle aperture straordinarie.

PERCHE' ANDARE A VEDERE QUESTO MUSEO?
Il museo è una tappa molto interessante, diversa dai percorsi canonici. E'vicini all'orto botanico su cui si affaccia e propone una serie di reperti di pregevole interesse. Io lo suggerisco spassionatamente. Per tutte le informazioni consultate pure la pagina FB o il sito www.fisiocritici.it da cui è tratta la foto che vedete.
 
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Marie-Therese
view post Posted on 22/10/2016, 12:24




Quest'invito è molto importante, grazie per averci informato con premura!
 
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Madamadore
view post Posted on 30/10/2016, 18:02




Prego! Fatemi sapere cosa ne pensate se ci passate!
 
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2 replies since 20/10/2016, 15:19   86 views
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