Maria Antonietta - Regina di Francia

Il castello di Scipione

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view post Posted on 8/2/2019, 09:23
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Marie-Antoinette

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Ricco di storia questo posto:

Castello-di-scipione
Castello di Scipione dei marchesi Pallavicino.
Dichiarato monumento nazionale nel 1922, sorge nella piccola frazione di Scipione Castello, appartenente al comune di Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma.
L'originario castello fu innalzato da Adalberto II Pallavicino (980ca-1034) nel 1025, sui resti, secondo la tradizione, di una villa romana appartenuta alla famiglia degli Scipioni.

Il ramo cosiddetto lombardo dei Pallavicino, come quello genovese, discende dall'antichissimo ceppo degli Obertenghi

Ulteriori notizie in https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Scipione
e www.castellodiscipione.it/content.p...tle=Il+Castello

Edited by elena45 - 12/2/2019, 08:51
 
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view post Posted on 8/2/2019, 10:07
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Marchese / Marchesa

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L'ho visto ieri in Antiche Dimore questo castello. T3PlizX
 
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view post Posted on 8/2/2019, 12:39
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Marie-Antoinette

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Anch'io, e ho preso lo spunto per ampliare le notizie sulla famiglia Pallavicino. Confesso la mia colpa: sono stata a Salsomaggiore e non sapevo niente di questo castello :(

Intanto, la mia ricerca genealogica mi ha permesso di scoprire un sacco di cose.
L'albero genealogico dei "Pallavicino lombardi" è molto complesso ed è stato difficile ricostruirlo. Importante è sottolineare, come per i Pallavicino di Genova e Roma, la loro appartenenza all'antichissima stirpe degli Obertenghi, di origine longobarda, tutti discendenti da Oberto I, potente personaggio del X secolo, Conte palatino, marchese di Milano e Genova.
Cfr in #entry587437892.

Interessante è stato scoprire che questi Pallavicino, stirpe di guerrieri ghibellini, diventarono molto potenti nell'Italia padana, a partire da Adalberto I (925ca-1002), figlio di Oberto I, feudatario di un grande territorio in Lombardia e in Emilia.
I fratello, Oberto II(+>1014), avrebbe dato origine alla casata degli Estensi, dei Malaspina, e nientemeno ai Brunswick e agli Hannover ( #entry519165095).

Il nipote Adalberto II (1980-1034) ottenne dall'Imperatore Corrado IV il titolo di marchese di Busseto, dove si stabilì. Fondò il castello di Scipione e il monastero di Castione.
.
Il nipote del suddetto, Oberto detto Pelavicino (1080-1148), fu il primo ad assumere il cognome Pallavicino che passerà ai rami successivi della dinastia: dal figlio Alberto detto il greco (+1148) discenderanno i Pallavicino di Genova, Roma ed Austria- Ungheria; dal figlio Guglielmo (+1162), i Pallavicino "lombardi" di cui parliamo.

Oberto I Pallavicino (1132ca-1196), figlio di Guglielmo, ottenne da Federico I Barbarossa la conferma dei suoi diritti feudali.

Ma il potere della famiglia ebbe un'escalation con Oberto II il Grande:

Uberto-II-Pallavicino
Oberto II Pallavicino il Grande (1197-1269), sostenitore di Federico II fino a divenire vicario imperiale. Edificò a Busseto la grande Rocca marchesale (riedificata nell'Ottocento).
Il fratello Manfredo (+1265) fu il capostipite dei Marchesi di Scipione che però si estisero nel XVII secolo.

Nel Quattrocento si costituì un vero e proprio Stato Pallavicino comprendente i marchesati di Busseto e di Cortemaggiore, fondato dal condottiero Rolando:

Pallavicino-il-Magnifico
Rolando Pallavicino il Magnifico (1393-1457), marchese di Busseto e Cortemaggiore, condottiero e abile politico, si mosse con abilità e spregiudicatezza nel complesso intrico di vicende politico-militari che ebbero luogo nell'area padana durante la prima metà del XV secolo, destreggiandosi tra i Visconti e le potenze loro avversarie.
Alla sua morte, per volere di Francesco Sforza, duca di Milano, al fine di indebolire il nuovo stato confinante, il feudo fu diviso tra i sette figli di Rolando e la famiglia si scompose in altrettanti rami.

Nel Cinquecento, tuttavia, non scemò l'importanza della casata: basti pensare che i marchesi di Busseto ricevettero l'Imperatore Carlo V nella Rocca ducentesca del marchesato e intrecciarono rapporti di parentela con gli Sforza e i Gonzaga.

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Gian Francesco Bembo - Probabile ritratto di Galeazzo I Pallavicino (+1520), marchese di Busseto - Galleria di Palazzo Farnese, Parma.
Sposò Elisabetta Sforza di Saliceto e sua figlia Laura sposò Gianfrancesco Gonzaga di Luzzara (#entry547222482).

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Sforza Pallavicino (1519-1585), marchese di Cortemaggiore, nel 1579 ereditò dal cugino Gerolamo, senza eredi, anche Busseto. Valoroso condottiero al servizio di Carlo V e degli Asburgo nella guerra contro i Turchi. Al centro di un intreccio matrimoniale con gli Sforza di Santa Fiora: sposò Giulia Sforza, figlia di Bosio II di Santa Fiora e sorella del famoso conte Sforza Sforza (#entry607787059); questi a sua volta sposava Luigia Pallavicino di Busseto.

Purtroppo, anche per mancanza di eredi e per contese tra parenti, nel 1587, la maggior parte dei domini dei Pallavicino furono conquistati da Alessandro Farnese e incorporati nel Ducato di Parma. Rimase fuori solo il marchesato di Zibello, sia pure come vassallo dei ducato parmense.
Analogamente, quasi tutti i rami si estinsero nel tempo, tranne quello di Zibello, che è rimasto in Emilia fino ad oggi.

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Francesco Zanganelli - Rolando Pallavicino II (+1529), marchese di Zibello nipote del Magnifico, con la figlia Barbara e la moglie Domitilla Gambara - Galleria di Palazzo Farnese, Parma.

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Alessandro Araldi - Probabile ritratto di Barbara Pallavicino di Zibello (+1539) adulta - Uffizi, Firenze.
Sposò il condottiero modenese Ludovico Rangoni (+1552) al quale portò in dote il marchesato. Rivendicato dai parenti, ritornò alla famiglia nel 1630, nella persona di Alessandro I Pallavicino. Alessandro era stato adottato dal celebre Sforza di cui sopra, a sua volta privo di eredi, e avrebbe dovuto ereditare anche Busseto e Cortemaggiore, ma dovette soggiacere ai Farnese.

Il destino di tre cugine.

Si sospettò che Barbara fosse stata avvelenata dal marito, mentre le cugine Laura e Giacoma (vedi schema sotto) rimasero entrambe vedove, morirono ultraottantenni (cosa rarissima per l'epoca) e furono donne molto forti.
Laura (1491-1575), sposata a Gianfrancesco Sanvitale, lottò tutta la vita per il diritto ereditario dei figli, lasciò la rocca di Fontanellato e si stabilì a Parma, dove entrò nelle grazie dei Farnese.
Giacoma (1509-1595), invece, sposata al vecchio cugino Giangerolamo di Scipione (1474-1536), vedova senza figli, rimase nel suo castello, nonostante i tentativi dei parenti di spodestarla; si diede alla vita spirituale, fondò un ordine di suore laiche, e si prodigò per i poveri.

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Anonimo - Cardinale Pietro Sforza Pallavicino (1607-1667). Figlio maggiore di Alessandro I Pallavicino suddetto, che gli diede come secondo nome quello del padre adottivo. Pietro rinunciò al diritto di primogenitura in favore del fratello Alfonso (1609-1675) per accedere al sacerdozio. Fu letterato e filosofo di grande levatura.

A questo ramo, giunto fino ad oggi, appartiene la marchesa Maria Luisa Pallavicino, madre dell'attuale proprietario del castello di Scipione. Bellissima donna, dama d'onore della principessa Maria Pia di Savoia, sposò il conte tedesco Peter von Holstein. Costui acquistò il castello di Scipione, da tempo abbandonato, come dono di nozze e iniziò un grande lavoro di restauro che continua a tutt'oggi con il figlio Renè.

Gli ultimi antenati Pallavicino si legano alla nobiltà mitteleuropea.

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Marchese Rolando Pallavicino di Zibello (1865-1906) con la moglie, la contessa tedesca Bianca von Terlago de Fatis (1871-1905). Il marchese porta il nome degli antenati succitati.

Pallavicino-Rene
Marchese Renè Pallavicino di Zimbello (1894-1936), figlio maggiore dei suddetti, con la moglie, la baronessa friulana Margherita Ritter von Zahony (1895-1979). Sono i genitori della marchesa Maria Luisa, prima di tre sorelle, moglie del conte Peter von Holstein, proprietari del castello di Scipione.

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Marchese Alessandro Pallavicino di Zibello (1898-1965), secondo figlio dei suddetti, con la moglie Marie von Schonborn (1897-1992). Suo figlio maggiore, Alessandro (1936) ha aggiunto al proprio il cognome della nonna paterna, von Terlago, e quello della nonna materna: Chotek von Chotkowa, lo stesso dell'Arciduchessa uccisa a Sarajevo.
A destra: Marchesa Vitttoria Pallavicino (1899-?), nata von Attems, moglie di Riccardo (1901-1963), terzo fratello di Renè e Alessandro.

Per orientarsi in questo ginepraio:



Tratto dalla Genealogia Cicogna Mozzoni
www.william1.co.uk/h8.htm
www.comune.parma.it/dizionarioparmi...aspx?idNode=294

Edited by elena45 - 21/2/2019, 12:30
 
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view post Posted on 12/2/2019, 09:56
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Marie-Antoinette

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Il grande Giuseppe Verdi, come tutti sanno, nacque a Roncole Verdi, frazione di Busseto, nel 1813, nelle terre e nella casa che allora appartenevano al Marchese Giuseppe Pallavicino (1802-1884), trisavolo della Marchesa Maria Luisa.
Ancora oggi sulla facciata della casa natale di Verdi una lapide ricorda il primo lavoro di restauro voluto dal Marchese e dalla sua consorte che ebbero per primi il merito di volere salvaguardare per i posteri quella che fu la casa natale del Maestro.

ID-034007633-Casa-Natale-G-Verdi-targa

Vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Casa_natale_di_Giuseppe_Verdi

Agli inizi della sua brillante carriera di compositore, Verdi farà proprio il nome di Giuseppe Pallavicino nella sua lettera di presentazione a Maria Luigia, Duchessa di Parma e Piacenza. Il marchese Giuseppe fu Ciambellano di Maria Luigia e, successivamente, dei duchi Carlo II e Carlo III, fino a diventare Ministro.
Il legame personale tra Verdi e i Pallavicino durerà negli anni e il Marchese René Pallavicino, padre della marchesa Maria Luisa, ricordava spesso quando da bambino giocava sulle ginocchia dell'ormai vetusto Maestro.

Così il Teatro Verdi di Busseto è situato all'interno della Rocca Pallavicino, l'imponente costruzione di origine ducentesca che abbiamo citato nel post precedente:

1280px-Busseto-La-Rocca-Pallavicino

Analogamente il Museo Giuseppe Verdi è ubicato nella Villa Pallavicino di Busseto:

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La villa fu acquistata dai marchesi Pallavicino di Busseto intorno al 1530 con lo scopo di adibirla a residenza estiva, in tempo per ospitarvi nel 1533 l'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V d'Asburgo, che restò ammirato dall'insolita architettura del palazzo.
Nel 1543 l'edificio fu sede dell'incontro tra il papa Paolo III e l'imperatore Carlo V, che diede impulso alla creazione del ducato di Parma e Piacenza, affidato a Pier Luigi Farnese. Evento "nefasto" per i Pallavicino, perchè qualche decina d'anni dopo, nel 1587, i loro marchesati saranno incorporati nel ducato farnesiano!

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Biagio Martini - Incontro tra l'Imperatore Carlo V e il Papa Paolo III a Busseto, nel 1543 - Villa Pallavicino, Busseto.

Verso la fine del XVII secolo Alessandro II Pallavicino (1667-1749) dei marchesi di Zibello (principali eredi superstiti), affidò probabilmente all'architetto Antonio Maria Bettoli la progettazione dell'innalzamento della villa di Busseto, che fu ristrutturata senza tuttavia stravolgerne l'assetto cinquecentesco.
Il marchese Alessandro terminò anche la ristrutturazione del palazzo di Parma acquistato dal padre Alfonso (1609-1675) proprio dagli Sforza di Santa Fiora, che lo avevano costruito tra il 1471 e il 1476.

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Palazzo Pallavicino, o Palazzo Santa Fiora, di Parma. Fu l'abitazione del marchese Giuseppe suddetto e di tutta la sua numerosa famiglia (11 figli). All'interno è un vero e proprio capolavoro di arte barocca. E' stato recentemente ceduto alla Fondazione Cariparma dalla marchesa Maria Gabriella Pigoli, vedova del marchese Pier Luigi (1930-2003), ultimo discendente di Giuseppe.

Tratto da https://parma.repubblica.it/cronaca/2017/0...161060986/1/#16

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Cortile del Palazzo Pallavicino.

Mentre il marchese Giuseppe consolidò il ruolo della casata nel Parmense, il fratello minore, marchese Ludovico, diede origine ad un illustre ramo piemontese: infatti ereditò l'ingente patrimonio del vescovo Vincenzo Mossi (primo cugino di suo padre), ne assunse il cognome e si trasferì in Piemonte.

Lodovico-Pallavicino-Mossi
Ludovico Pallavicino Mossi (1803-1879). Fu Senatore del regno di Sardegna nella prima Legislatura del 1848; nello stesso Parlamento sedeva Ignazio Alessandro Pallavicini della casata genovese (#entry586599147).
Sposò in età matura la giovane principessa francese Marguerite Faucigny Lucinge (1833-1921), nipote per parte di madre del duca di Berry, Carlo di Borbone.
Il ramo piemontese si estinse presto, nel 1937.

Altre notizie e immagini le trovi in www.immac.it/wp-content/uploads/201...o-la-storia.pdf

Edited by elena45 - 22/2/2019, 13:35
 
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