| E' vero, non c'è molto su di lui. Io sto finendo "La reine et la favorite" di Simone Bertière, in cui l'autrice parla anche del delfino e dei suoi rapporti conflittuali con il padre Luigi XV. Tra poco inizierò una biografia di Marie Josèphe, sua moglie, e sicuramente troverò notizie interessanti che potrò condividere con voi! Difficile dire se sarebbe stato un buon re. Nella discussione "Il successo di Maria Antonietta, Ludwig e Sissi" si era parlato anche di questo, o meglio dell'inevitabilità o meno della rivoluzione francese. Nessuno può sapere se si sarebbe potuta evitare, ma personalmente credo che molti elementi che hanno portato alla rivoluzione fossero già presenti già durante il regno di Luigi XV, la cui autorità è stata messa in discussione in diverse circostanze (i contrasti con i Parlamenti, le questioni religiose tra gesuiti e giansenisti, la guerra dei sette anni, ecc.). Abbiamo detto più volte che i regni di Luigi XV e Luigi XVI si sono trovati alla fine di un'epoca: un cambiamento era nell'aria, e probabilmente era inevitabile. Quello che avrebbe potuto essere diverso è lo svolgimento dei fatti, la degenerazione terribile e violentissima della rivoluzione stessa. Forse avrebbe potuto esserci un cambiamento, senza che questo portasse alla fine tragica della monarchia. Questo, forse, sarebbe stato possibile. Ma sarebbe stato necessario comunque prendere coscienza della fine di un'epoca, accettare una monarchia costituzionale e non più di origine divina, ecc. Luigi Ferdinando era intelligente, una persona misurata. Ma anche un conservatore, quindi chissà come avrebbe reagito di fronte alla rivoluzione. Nell''89 avrebbe avuto 60 anni, se fosse stato ancora vivo. Non credo che la sua persona avrebbe potuto evitarla, se pensiamo che la rivoluzione ci sarebbe comunque stata. Non dimentichiamo che la rivoluzione francese non nacque dall'iniziativa del popolo, ma dalla borghesia, dai philosophes, dall'illuminismo. Che poi questi principi siano stati completamente disattesi, arrivando all'inaudita violenza che ben conosciamo, questo è un altro discorso. Se un cambiamento era inevitabile e necessario, è vero che avrebbe comunque potuto svolgersi diversamente, ma per tutta una serie di fattori che è difficile identificare. Gli stessi rivoluzionari erano divisi in partiti, in lotte per il potere che hanno portato alla loro stessa autodistruzione... Quello che, a mio avviso, possiamo chiederci, è come Luigi Ferdinando avrebbe gestito - per quanto era in suo potere - il cambiamento. Certo, se fosse diventato re nel 1774, a 45 anni, avrebbe avuto una maturità molto maggiore rispetto ai 19 anni di suo figlio. Del resto si stava già allenando al mestiere di re, dato che partecipava alle riunioni del Consiglio. Probabilmente sarebbe stato un buon re, era una persona sobria e misurata, anche se condizionato dalla sua appartenza al "partito" dei dévots. La sua personalità, per quello che si sa, si delinea soprattutto in contrapposizione a quella di Luigi XV, di cui non condivideva né lo stile di vita né le idee (nonostante ci fosse comunque un sentimento d'affetto tra loro). In questo senso non appare come una figura completamente "autonoma"...non so se mi spiego. Certo sarebbe molto interessante poter leggere una sua biografia. Prometto che vi scriverò un po' di notizie e/o curiosità che potrò trovare nella biografia di sua moglie!
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