Maria Antonietta - Regina di Francia

Matrimonio tra il duca di Chartres e mademoiselle de Penthièvre, Raccontato da Pierre de Besenval

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Marie_83
view post Posted on 1/3/2008, 00:32




Il barone di Besenval, nei suoi memoires, racconta molti aneddoti sulla vita di Corte, non smentendo la sua fama di brillante "narratore" del circolo della Regina.. nel raccontare i fatti degli altri ha sicuramente una indubbia abilità :84BC1B8727A296F9ED822938E1932E7

Come prima traduzione delle memorie vi posto questo anedotto, che racconta del matrimonio tra il Duca di Chartres (ancora non conosciuto come Filippo Egalitè :84BC1B8727A296F9ED822938E1932E7 ) e Mademoiselle de Penthièvre , figlia del Duca di Penthievre e cognata di Madame de Lamballe. E' interessante perchè ci mostra tutte le trame che stavano dietro questi matrimoni combinati, e tutti i personaggi coinvolti, non per ultimo il Re.

So che è un po' lunghino ma penso sia una lettura piacevole ed interessante ^_^ .

Matrimonio di M. il duca di Chartres con Mademoiselle di Penthièvre
Scritto nel 1771.

I beni immensi di cui Luigi XIV aveva accreditato M. il duca di Maine e M. il conte di Tolosa (figli legittimati di Luigi e della Montespan, N.d.R.), erano su punto di riunirsi su Monsieur di Lamballe e la signorina di Penthièvre, unici figli che restavano a Monsieur il duca di Penthièvre, figlio unico di M. conte di Tolosa e di mademoiselle di Modena, morta nel fiore degli anni. M. il principe di Dombe, figlio del duca del Maine, era morto senza essersi spostato, e rimaneva solo M. il conte d’Eu suo fratello che aveva mantenuto parimenti il celibato, e di cui l'età avanzata annunciava una fine che non poteva essere lontana. Le cose erano in questa posizione in 1768; e avendo raggiunto signorina di Penthièvre l'età di essere sposata, coloro che potevano ambire alla sua mano si facevano avanti.
L'abate di Breteuil, cancelliere di M. il duca di Orléans, desiderava fare sposarla a M. il duca di Chartres; e la reputazione dell'abate, che non sempre era stato senza macchia, fece diffondere la voce che M. di Penthièvre gli aveva promesso molto denaro per fare riuscire questo matrimonio; questo era falso. L'abate trovò grande resistenza da parte di M. il duca di Orléans (padre del duca di Chartres), allevato nell'orrore per i bastardi, che i principi vedevano con dispiacere godere del loro stesso rango, e camminare quasi come loro uguali. Trovava del resto che la dote della signorina di Penthièvre non era abbastanza buona per sormontare la sua ripugnanza; perché è risaputo, in Francia, che le opinioni ed i pregiudizi sui matrimoni devono sempre cedere ad una certa proporzione di denaro; e la somma più o meno elevata determina il biasimo o l'approvazione pubblica.
L'abate di Breteuil, sebbene persistente nella sua opinione, non sarebbe mai riuscito a convincere il duca di Orléans, senza un avvenimento che scosse questo principe. M. di Lamballe cadde in una malattia spiacevole, conseguenza della vita libertina alla quale si era dedicato; presto bisognò ricorrere ad un'operazione chirurgica pericolosa; e poco tempo dopo, i chirurghi annunciarono che c'era molto da temere per la sua vita. La morte di M. di Lamballe lasciava mademoiselle di Penthièvre unica ereditiera di tre milioni di rendita. M. il duca di Orléans non potè resistere a questa esca che superò i suoi pregiudizi e la sua ripugnanza; e, determinato a chiederla per suo figlio, ne parlò a M. il duca di Choiseul, per pregarlo di condurre questo affare.
Questo ministro era più a portato affinché l’affare andasse bene in porto (Nota mia: poi Choiseul era particolarmente bravo a combinare matrimoni). Indipendentemente della considerazione
di cui gode sempre il ministro in favore, era anche uno dei migliori amici di M. di Penthièvre che aveva molta fiducia in lui. M. di Choiseul aveva dell'attaccamento per M. il duca di Orléans; ma, conoscendo la sua debolezza che lo faceva agire spesso a seconda di come pensavano quelli con i quali aveva parlato per ultimo, gli chiese il favore di riflettere bene prima di fare dei passi che lo avrebbero compromesso se mai avesse cambiato di parere. Gli fece considerare tutto ciò che era a favore e contro questo affare; e, trovandolo maggiormente convinto disegno, non pensò più che a prodigarsi di conseguenza. M. il duca di Orléans non era il solo che pensasse a signorina di - Penthièvre. M. il principe di Condè la desiderava. ardentemente per M. il duca di Bourbon suo figlio, e si rivolse parimenti à M. di Choiseul, per fargliela ottenere. Questo ministro non gli nascose gli impegni che aveva con M. il duca di Orléans, e che essendo a favore di M.' di Penthièvre, egli non poteva trattenersi dal consigliargli di dare sua figlia a un primo principe del sangue piuttosto che a un secondo. Al che il principe di Condé fu estremamente piccato da questo rifiuto, così da averlo mostrato bene, pur avendo dissimulato il suo risentimento; persona non conosceva meglio questo grande principio che, per riuscire, non bisogna mai disperare di un affare, né abbandonarlo fin quando non sia finito totalmente.


Conformemente all'impegno che M. di Choiseul aveva preso con M. il duca di Orléans, andò da M. di Penthièvre, che non ebbe problemi a decidere, e che, abbandonandosi totalmente a lui, gli illustrò lo stato esatto di tutti i suoi beni. Arrivò anche al punto di affidargli il suo testamento, affinché tutte le sue carte fossero esaminate dagli agenti d’affari del duca di Orléans. Questo principe fu toccato meno da questo modo nobile e sincero di procedere, che dalla modicità della dote che M. di Penthièvre dava alla sua ragazza, che non fu mai possibile farla portare sopra cinquantamila scudi di rendita, prospettandole il resto della somma solo alla sua morte, come eredità. Tuttavia M. il duca di Orléans sarebbe passato su questo punto, sempre nella speranza della morte di M. di Lamballe che sembrava certa.
L'affare era avviato, e sembrava non dovere tardare a farsi. Si trattava solamente di avere il consenso del re; questo fu il più difficile. I sovrani che sono per il loro Stato così superiori agli altri, dovrebbero essere naturalmente al riparo dalle gelosie, posto che, con una sola parola, hanno la possibilità di abbassare tutto ciò che fa loro ombra: Ad ogni modo egli si sentì urtato, o dall'eccessiva opulenza, o dalla troppo grande considerazione alla quale i loro soggetti giungevano qualche volta, soprattutto quando questi soggetti si avvicinavano al trono. All’impulso di gelosia che il re tendeva ad avere contro Monsieur il Duca di Orleans, si aggiungeva l’idea che un giorno M. il duca di Chartres
avrebbe riunito ai beni della casa di Orléans, quelli che gli avrebbero procurato il matrimonio che sarebbe andato a contrarre: ciò doveva portarlo a più di sei milioni di rendita; fortuna che non avrebbe mai avuto né M. il conte della Provenza, né M. il conte di Artois, suoi nipoti. Il suo amor proprio si trova ferito da parecchie cose, M. di Choiseul fece una fatica infinita a strappargli un consenso che diede che a malincuore; e stesso, per determinarlo, questo ministro fu obbligato ad andare fino a dirgli che non era in diritto di impedire M. di Penthièvre di dare la sua ragazza a M. il duca di Chartres.
Ottenuto il consenso del re, non restava più nessuno ostacolo. Tuttavia ne sopraggiunse uno che non ci si sarebbe aspettato e ruppe tutto. M. di Lamballe ebbe un miglioramento considerevole nel suo stato; e le persone che M. il duca di Orléans aveva incaricato per rendergli esattamente conto della sua situazione, gli riportarono che si poteva ritenere salvo. Non occorse oltre a questo principe per fare cambiarlo. Non voleva di signorina di Penthièvre se non nel caso che Monsieur de Lamballe fosse morto; e, prendendo la modicità della dote per pretesto, esigette che non si parlasse più di ciò.
Tuttavia, vergognandosi del suo cambiamento, ne diede l’attribuzione per il pubblico (che non gli accordava di pensare per sé) a M. il conte di Pons Saint-Maurice, il suo primo gentiluomo di la camera che, difatti, aveva sempre dimostrato una grande distanza da questo matrimonio.
Si può giudicare facilmente dell'indignazione di M. di Penthîèvre, al quale si faceva provare il trattamento che si adopera abitualmente con le persone a denaro, e che non aveva a costare di affitto delle onestà e dei premure di M. il duca di Orléans, durante il corso di questo affare. Ma niente uguagliò la collera di M. di Choiseul che si era anche compromesso faccia a faccia M. di Penthièvre e nei confronti il re. Fece i rimproveri più amari a M. il duca di Orléans, e gli promise che in vita sua non si sarebbe mai più immischiato dei suoi affari. Andò a trovare il re per proporgli di fare sposare signorina di Penthièvre a M. il conte di Artois. C'erano molte ragioni in favore di questo matrimonio; M. di Choiseul non ne omise nessuna, ma inutilmente. La vanità del re ebbe costante importanza su tutto ciò che potè dirgli, e questo principe rimase fattoria nell'opinione che sarebbe (stato degradante) per un nipote di Francia, che fargli sposare per il denaro una ragazza di razza bastarda.
M. il principe di Condé era troppo attento ai suoi interessi, per non approfittare della circostanza. Rinnovò, in questo istante, le sue sollecitazioni presso Monsieur de Choiseul, affinché lo facesse parlare a favore di Monsieur de Bourbon. Questo ministro che teneva all'interesse a M. di Penthièvre, non poteva trattenersi dal trovare che la figlia di questi non avrebbe fatto un matrimonio abbastanza buono con M. di Bourbon. Tuttavia, piccato contro M. il duca di Orléans, offrì a M. il principe di Condé i suoi servizi ma a favore del principe stesso; ma questo principe lo ringraziò, ne che gli dice,: Che amava troppo suo figlio per fargli il torto di risposarsi.

Un fatto abbastanza singolare, è la passione che signorina di Penthièvre aveva concepito per M. il duca di Chartres. Non l'aveva visto che una volta, da madame di Modene, credo, dove M. il duca di Chartres gli aveva porto la mano per condurla alla sua carrozza. Rientrando nel suo convento, disse che non avrebbe mai sposato altro, e non cessò mai da quel momento di ripetere la stessa cosa, sebbene a quel tempo ci fosse poca apparenza al compimento dei suoi desideri. Messa a conoscenza che le speranze del matrimonio tanto auspicato erano cadute, e che si pensava a fargli sposare M. il conte di Artois, dichiarò a M. di Penthièvre che mai avrebbe dato il suo consenso, e che, se avesse voluto costringerla,si sarebbe gettata ai piedi del re per supplicarlo di non costringere la sua inclinazione, e renderla sfortunata per il resto dei giorni della sua vita; che mai non avrebbe avuto altro sposo che M. il duca di Chartres, fermezza che aveva tanto più di straordinariom in quanto non si sarebbe potuto trovare un carattere più dolci e più timido che lei.

Il miglior stato di salute M. di Lamballe non durò a lungo, il suo male peggiorò così tanto che in poco tempo lo condusse al sepolcro. M. il duca di Orléans sentì vivamente l'errore che aveva fatto, di avere perso un tanto grande affare, che aveva poca speranza di riannodare, essendo alienato sia M. di Pen thièvre e M. di Choiseul, e sapendo che questo ultimo aveva delle mire per M. Comte di Artois. Tuttavia incaricò l'abate di Breteuil di provare a parlarene a M. di Choiseul, e soprattutto alla duchessa di Grammont, sorella di questo ministro che aveva molto credito sul suo spirito. M. il duca di Orléans si metteva spesso contro i suoi amici per la debolezza del suo carattere, e la poca nobiltà che metteva talvolta nella sua condotta; ma li legava sia li per la bontà estrema che era il fondo del suo carattere, e per i favori che faceva loro,quel tanto che la sua timidezza poteva permettergli. Dall’altro lato, M. di Choiseul era facile; e più il suo primo movimento era pronto, meno aveva di durata. Queste disposizioni facilitarono all'abate di Breteuil i mezzi di riannodare un matrimonio che aveva sofferto tante contrarietài. M. di Penthièvre, sebbene fosse ferito gravemente della condotta che si era tenuta verso lui, fece tuttavia riflessione che la sua ragazza, non potendo sperare di sposare un nipote del re, non avrebbe mai trovato un legame più brillante né più vantaggioso che quello di M. il duca di Chartres verso il quale, tra l’altro, aveva una inclinazione molto determinata: tutte queste ragioni concorsero infine alla conclusione di questo matrimonio che si celebrò a Versailles, al mese di maggio dell'anno 1769. ••,

Edited by Marie_83 - 1/3/2008, 12:39
 
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Marie_83
view post Posted on 1/3/2008, 10:02




Vi posto i ritratti dei Principali Protagonisti di questo dramma (per fortuna finito bene :84BC1B8727A296F9ED822938E1932E7 )

Lo Sposo. Duca di Chartres



La Sposa. Mademoiselle de Penthievre



Il padre della sposa: il Duca di Penthirevre (Che ha dovuto faticare non poco per sposare questa figlia...)


Il padre dello Sposo: Il Duda d'Orleans Un portentosa miscela di volubilità, avarizia e iettatura (visto come aspettava la morte dei Principe di Lamballe...)


Il principe di Condè: l'altro pretendente Altro padre amorevole interessato ai quattrini di mademoiselle de Penthievre


Il visconte di Choiseul: l'intermediario Il suo mestiere era combinare matrimoni :84BC1B8727A296F9ED822938E1932E7 ...
 
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MARIE ANTOINETTE REINE
view post Posted on 1/3/2008, 11:55




BUONO SPUNTO MARIE 83...OTTIME FOTO!

LA FOTO DI MADEMOISELLE PENTHIEVRE SOPRA E' UN DIPINTO DELLA VIGEE LEBRUN DEL 1789,QUANDO LEI ERA GIA' DUCHESSA D'ORLEANS.


VORREI SOLO AGGIUNGERE CHE IL DUCA DI CHATRES TITOLO AVUTO DALLA NASCITA CHE TRASMISE POI AI FIGLI, NON ERA ALTRI CHE IL FAMOSO FILIPPO EGALITE' CHE DIVENNE FILIPPO DUCA D'ORLEANS NEL 1785 ALLA MORTE DEL PADRE E LA SUA SPOSA OVVIAMENTE DIVENNE LA DUCHESSA D'ORLEANS.

ESISTE UN TOPIC QUI NELLA SEZIONE STORIA DEDICATO A FILIPPO D'ORLEANS DETTO AI TEMPI DELLA RIVOLUZIONE FILIPPO EGALITE' QUI,CON MOLTE ALTRE FOTO DI LUI,LA MOGLIE E LA FAMIGLIA:

FILIPPO DUCA DI CHATRES POI DUCA D'ORLEANS DETTO FILIPPO EGALITE'


VORREI AGGIUNGERE CHE IL DUCA DI PENTHIVRE SUOCERO DELLA LAMBALLE,NON FATICO' AFFATTO A FAR SPOSARE SUA FIGLIA AL DUCA DI CHATRES CHE ALLORA ERA AMICO INTIMO DI TUTTI I BAGORDI DEL PRINCIPE DI LAMBALLE SUO UNICO EREDE.

PERCHE' MARIA ADELAIDE DI BORBONE DI PENTHIVRE, SI INNAMORO' PERDUTAMENTE GIA' A 15 ANNI DELL'AMICO DI SUO FRATELLO NONOSTANTE LA LAMBALLE APPENA SPOSATA,LA MISE IN GUARDIA DELLA REPUTAZIONE DEL DUCA DI CHATRES/ORELANS CHE AVEVA AIUTATO A CADERE NELLA PERDIZIONE APPUNTO SUO MARITO.

MA LA RAGAZZA TESTARDA SI IMPUNTO' O SI SPOSA CON IL DUCA O NESSUN ALTRO,IL PADRE CEDETTE E CHIESE IL CONSENSO AL RE LUIGI XV,QUESTI DI MALINCUORE CONOSCENDO BENISSIMO IL CASATO D'ORLEANS,ACCONSENTI' DICENDO AL DUCA DI PENTHIVRE CHE LUI ERA UN UOMO SIA MORALMENTE CHE COME PERSONA DA STIMARE COME ESEMPIO MA I SUOI FIGLI SIA IL MASCHIO CHE LA FEMMINA NON AVEVANO PRESO DA LUI!


MARIE ANTOINETTE REINE :wub:
 
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-enry1973
view post Posted on 1/3/2008, 12:12




:6E976F1E84EACB8CE86F139E1BF7197 non c'ho capito nulla
 
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Marie_83
view post Posted on 1/3/2008, 12:37




CITAZIONE (MARIE ANTOINETTE REINE @ 1/3/2008, 11:55)
BUONO SPUNTO MARIE 83...OTTIME FOTO!

MA LA RAGAZZA TESTARDA SI IMPUNTO' O SI SPOSA CON IL DUCA O NESSUN ALTRO,IL PADRE CEDETTE E CHIESE IL CONSENSO AL RE LUIGI XV,QUESTI DI MALINCUORE CONOSCENDO BENISSIMO IL CASATO D'ORLEANS,ACCONSENTI' DICENDO AL DUCA DI PENTHIVRE CHE LUI ERA UN UOMO SIA MORALMENTE CHE COME PERSONA DA STIMARE COME ESEMPIO MA I SUOI FIGLI SIA IL MASCHIO CHE LA FEMMINA NON AVEVANO PRESO DA LUI!


MARIE ANTOINETTE REINE :wub:

Grazie, sono contenta che la traduzione di questo aneddoto sia piaciuta :wub: .
A quanto dice Besenval, però, sembra che il consenso a malincuore di Luigi XVI fosse per motivi più venali della reputazioni di monsieur Chartres, più per una sorta di gelosia nei confronti del casato d'Orleans... il punto era che questo matrimonio con mademoiselle di Penthrieve che, alla morte del principe di Lamballe, sarebbe stata l'unica erede del patrimonio del Duca, avrebbe permesso di avere all'erede del casato d'Orleans una fortuna di gran lunga superiore a quella dei nipoti del Re, il Conte di Provenza e di Artois... e questo per l'amor proprio del Re era difficile da mandare giù...
L'aneddoto mi è piaciuto proprio perchè mette a luce tutte le trame e i motivi sottostanti scelte così importanti come i matrimoni dell'epoca...

Sinceramente, in mezzo a tutte le considerazioni d'interesse, ripicca ed orgoglio fatte da tutti i protagonisti di questa vicenda, l'unica considerazione di sentimento è l'amore di Mademoiselle di Penthrieve per il Duca di Chartres, che persiste anche quando le viene prospettato il matrimonio, assai più conveniente, col Conte di Artois, nipote del re...
Ieri sera mi sono dimentica (chiedo scusa a tutti voi... non devo postare le cose a mezzanotte e mezza, :30ta4.gif: ) di postare una parte della traduzione che descrive la reazione di Mademoiselle di Penthrievre... modifico il post e la riporto anche quì:
"Messa a conoscenza che le speranze del matrimonio tanto auspicato erano cadute, e che si pensava a fargli sposare M. il conte di Artois, dichiarò a M. di Penthièvre che mai avrebbe dato il suo consenso, e che, se avesse voluto costringerla,si sarebbe gettata ai piedi del re per supplicarlo di non costringere la sua inclinazione, e renderla sfortunata per il resto dei giorni della sua vita; che mai non avrebbe avuto altro sposo che M. il duca di Chartres, fermezza che aveva tanto più di straordinario in quanto non si sarebbe potuto trovare un carattere più dolci e più timido che lei".


 
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sofonisba
view post Posted on 1/3/2008, 14:45




Grazie Marie, è molto carina questa narrazione. E chiarisce bene come avvenivano i matrimoni dell'epoca!
 
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MARIE ANTOINETTE REINE
view post Posted on 1/3/2008, 16:05




CITAZIONE (Marie_83 @ 1/3/2008, 12:37)
CITAZIONE (MARIE ANTOINETTE REINE @ 1/3/2008, 11:55)
BUONO SPUNTO MARIE 83...OTTIME FOTO!

MA LA RAGAZZA TESTARDA SI IMPUNTO' O SI SPOSA CON IL DUCA O NESSUN ALTRO,IL PADRE CEDETTE E CHIESE IL CONSENSO AL RE LUIGI XV,QUESTI DI MALINCUORE CONOSCENDO BENISSIMO IL CASATO D'ORLEANS,ACCONSENTI' DICENDO AL DUCA DI PENTHIVRE CHE LUI ERA UN UOMO SIA MORALMENTE CHE COME PERSONA DA STIMARE COME ESEMPIO MA I SUOI FIGLI SIA IL MASCHIO CHE LA FEMMINA NON AVEVANO PRESO DA LUI!


MARIE ANTOINETTE REINE :wub:

Grazie, sono contenta che la traduzione di questo aneddoto sia piaciuta :wub: .
A quanto dice Besenval, però, sembra che il consenso a malincuore di Luigi XVI fosse per motivi più venali della reputazioni di monsieur Chartres, più per una sorta di gelosia nei confronti del casato d'Orleans... il punto era che questo matrimonio con mademoiselle di Penthrieve che, alla morte del principe di Lamballe, sarebbe stata l'unica erede del patrimonio del Duca, avrebbe permesso di avere all'erede del casato d'Orleans una fortuna di gran lunga superiore a quella dei nipoti del Re, il Conte di Provenza e di Artois... e questo per l'amor proprio del Re era difficile da mandare giù...
L'aneddoto mi è piaciuto proprio perchè mette a luce tutte le trame e i motivi sottostanti scelte così importanti come i matrimoni dell'epoca...

Sinceramente, in mezzo a tutte le considerazioni d'interesse, ripicca ed orgoglio fatte da tutti i protagonisti di questa vicenda, l'unica considerazione di sentimento è l'amore di Mademoiselle di Penthrieve per il Duca di Chartres, che persiste anche quando le viene prospettato il matrimonio, assai più conveniente, col Conte di Artois, nipote del re...
Ieri sera mi sono dimentica (chiedo scusa a tutti voi... non devo postare le cose a mezzanotte e mezza, :30ta4.gif: ) di postare una parte della traduzione che descrive la reazione di Mademoiselle di Penthrievre... modifico il post e la riporto anche quì:
"Messa a conoscenza che le speranze del matrimonio tanto auspicato erano cadute, e che si pensava a fargli sposare M. il conte di Artois, dichiarò a M. di Penthièvre che mai avrebbe dato il suo consenso, e che, se avesse voluto costringerla,si sarebbe gettata ai piedi del re per supplicarlo di non costringere la sua inclinazione, e renderla sfortunata per il resto dei giorni della sua vita; che mai non avrebbe avuto altro sposo che M. il duca di Chartres, fermezza che aveva tanto più di straordinario in quanto non si sarebbe potuto trovare un carattere più dolci e più timido che lei".

SONO MOLTO CONTENTA CHE TI SIA PIACIUTO, "GRAZIE" :80CD4F75B9A94D3724730E7A1C55E05 IL MIO COMMENTO,CONCORDO SU QUELLO CHE HAI SCRITTO,MA A VOLTE I LIBRI RIPORTANO DEGLI ERRORI E NON SAI QUANTO,SOPRATUTTTO NEL FATTO DI TRADUZIONI MOLTO COMPLESSE NELLE VACCENDE STORICHE.

IL PICCOLO ERRORE FORSE CHE HAI TRASCRITTO NELLE MEMORIE DEL BENSEVAL O UNA TUO SVISTA,CHE IL MATRIMONIO FRA MARIA ADELAIDE DI BORBONE DI PENTHIVRE E IL CONTE DI CHATRES AVVENNE DAVANTI A TUTTA LA CORTE DI VERSAILLES NEL 1769,IN POMPA MAGNA ALLA PRESENZA DI LUIGI XV E LA DU BARRY.

QUANDO ANTONIETTA ARRIVO' A VERSAILLES NEL MAGGIO DEL 1770 LA PRIMA PRINCIPESSA DI SANGUE A CORTE IN QUEL MOMENTO CHE LE PORSE LA CAMICIA E LA SERVI' NELLA PRIMA NOTTE DI NOZZE ERA LA DUCHESSA DI CHATRES,SPOSA DI UN ANNO PRIMA!

COME HAI GIA' DETTO TU E HO VOLUTO A MIE PAROLE RIASSUMERE IN BREVE IO,LUIGI XV DIEDE A MALINCURE IL CONSENSO PERCHE' CONOSCENDO IL CASATO DEGLI ORLEANS SAPEVA BENE CHE IL GIOVANE FILIPPO DUCA DI CHATRES ERA UN LIBERTINO,DISSOLUTO,ECC...PER NON DIRE DI PEGGIO E AVEVA PRESO DAL NONNO,CHE ERA STATO REGGENTE DI FRANCIA NELLA MINORE ETA' DI LUIGI XV.

PERTANTO SE IL FRATELLO DI MARIA ADELAIDE IL PRINCIPE DI LAMBALLE MORI' A SOLI 20 ANNI DI TUBERCOLOSI O MEGLIO DI MALATTIA VENEREA DOVUTO ALLA VITA DI STRAVIZI,ECCESSI,ECC..CHE CONDUCEVA ASSIEME ALL'AMICO DI BALDORIA DUCA DI CHATRES,COME POTEVA MARIA ADELAIDE CHE AVEVA DAVANTI ALLO SPECCHIO LA PENOSA SITUAZIONE DI SUO FRATELLO,DI SUA COGNATA,ACCETTARE UN UOMO SIMILE CHEL'AVREBBE FATTO FARE UNA VITA DA ADULTERA PERENNE!

QUESTA DOMANDA SI ERA POSTO LUIGI XV,NEL DARE IL CONSENSO AL BUONISSIMO PIO DUCA DI PENTHIVRE,E PENSO' CHE IL POVERO DUCA DI NON ERA FORTUNATO CON I FIGLI:L'EREDE MORTO PER COLPA DELLA VITA DISSOLUTA CONDOTTA ASSIEME AL SUO CARISSIMO AMICO,LA FIGLIA CHE VUOLE SPOSARE APPUNTO QUESTO AMICO DI SUO FIGLIO CHE LE MALELINGUE DICONO CHE NE ABBIA CAUSATO LA ROVINA!


UNA DICERIA O FORSE NO? CHE SI PENSAVA ERA CHE IL DUCA DI CHATRES/ORLEANS AVESSE PORTATO ALLA DISSIPAZIONE E POI ALLA MORTE IL PRINCIPE DI LAMBALLE,PER POTER SPOSARE LA SORELLA,E IN FUTURO AVERE ANCORA PIU' POTERE!


DALLA MIA LETTURA DELLA BIOGRAFIA DELLA LAMBALLE, E' DA NOTARE CHE SE LUIGI XV SICURAMENTE AVRA' PENSATO CHE FRA TALE MATRIMONIO IL CASATO ORLEANS DIVENTAVA SEMPRE + POTENTE,MA TRA I BORBONI E I ORLEANS NON CORREVA NE PRIMA E NE DOPO BUON SANGUE.

C'E DA DIRE CHE QUANDO LA PRINCIPESSA DI LAMBALLE FRESCA VEDOVA E DOPO IL PERIODO DI LUTTO,TORNO' ALLA CORTE DI VERSAILLES,LUIGI XV FU MOLTO INTERESSATO A LEI,E SI PENSO' A UN MATRIMONIO FRA I DUE,MA IL RE DA UNA MOGLIE VIRTUOSA PREFERI' UN AMANTE FOCOSA LA DU BARRY..




BUONA CONTINUAZIONE ALLA RICERCA...

MARIE ANTOINETTE REINE :wub:
 
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sofonisba
view post Posted on 1/3/2008, 20:44




Piuttosto, è curioso che il Duca d'Orleans avesse tutte questo disprezzo per i "bastardi". La sua ava, moglie di quel Duca d'Orleans che fu Reggente durante la minore età di Luigi XV, fu una figlia bastarda - legittimata - di Luigi XIV e della Montespan. Cioè proprio una sorella dell'avo del Duca di Penthievre!
 
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donzella27
view post Posted on 2/3/2008, 10:02




Grazie Marie!!Interessante vedere quanti intrighi c'erano dietro ad un matrimonio.
Alla faccia della nobiltà!Nobili di titolo,ma non di sentimenti!!! image
 
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sofonisba
view post Posted on 2/3/2008, 16:21




Non era una particolarità dei nobili, sposarsi così. Per i nobili si trattava di grandi ricchezze, per gli altri poteva trattarsi di beni assai più modesti. Ma non è da credere che il romanticismo avesse molto a che vedere con il matrimonio!
 
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roberto 88
view post Posted on 2/3/2008, 16:24




CITAZIONE (-enry1973 @ 1/3/2008, 12:12)
:6E976F1E84EACB8CE86F139E1BF7197 non c'ho capito nulla

Allora siamo in due enry!

FedeTere
 
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celeborn36
view post Posted on 22/7/2008, 21:05




Aimée de Coigny descrive così nel suo giornale la coppia: "... Il figlio del Reggente, uomo onesto, rifiutò fino ai suoi ultimi giorni di riconoscere suo nipote Philippe, il cui padre era una nullità e la madre, una Conti, una vera reincarnazione di Messalina...
....Credo da molto tempo, malgrado il suo sguardo obliquo, che il Duca d'Orleans sia stato più bestia che malvagio...
...Tutto passò in Inghilterra (riferito al patrimonio della famiglia d'Orleans), sotto la copertura di un opportuno fallimento, alla domanda di separazione della duchessa d'Orleans. Costei era una temibile manovratrice di finanze, sotto le apparenze di una sciocca abbandonata ai suoi amori girondini (il Rouzet della Convenzione, compagno fedele e devoto della duchessa d'Orleans). Aveva sopportato con un perfetto rigore che i suoi figli venissero cresciuti dall'amante di suo marito, ma non potè sopportare che la sua dote venisse messa in pericolo..."

Alla faccia della povera Mlle de Penthievre! Dio li fa e poi li accoppia! :lol:
 
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view post Posted on 6/3/2009, 17:21
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Marie-Antoinette

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Il matrimonio del Reggente fu imposto da Luigi XIV al fratello, e x riuscirci nn esitò a kiamare in causa gli amnti di Monsieur, offrendogli titoli e cariche, forse x questo in seguito gli Orleans disprezzarono i bastardi
 
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view post Posted on 6/3/2009, 19:28
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Marie-Antoinette

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Ve lo ricordate il famoso quadro "La tas au chocolat", di J.B.Charpentier?
Ci sono ancora tutti i personaggi di questa storia: il duca di Penthièvre, il figlio M. Lamballe, la nuora Maria Teresa, la figlia Adelaide. La moglie del duca, Mademoiselle de Modena, è morta; c'è la madre del duca, duchessa di Noailles.




J.B.Charpentier - L'ereditiera e il padre in uno dei suoi tanti giardini (per i castelli vedi: #entry252213855).


Carmontelle - Il salotto del duca d'Orleans: ci sono tutti e due, padre e figlio.

A proposito del contenzioso tra il duca di Orleans, tanto per intenderci Louis Philippe le Gros (1725-1785), e il principe di Condè (1736-1818), tanto per intenderci Louis Joseph quello degli "Emigrés", ricordiamo che erano rimasti entrambi vedovi, quasi contemporaneamente: il primo della principessa di Conti, il secondo della principessa di Rohan.
All'epoca, però, l'erede Orleans, ovvero il duca di Chartes, aveva una ventina d'anni; mentre l'erede Condè, ovvero il duca d'Enghien, era poco più che decenne. L'aspirante sposina era circa quindicenne.
Mi sa che la pretesa del principe di Condè era eccessiva.

Non solo, ma di lì a poco, i malumori tra le due casate di principi del sangue (vecchia storia) furono superati: Condè fece maritare il suo fanciullo con Bathilde, proprio la figlia del duca d'Orleans e sorella di Chartes. Lui aveva 14anni e lei 20. Un trauma per il piccolo sposo. La storia infatti finì male.

Edited by elena45 - 19/5/2016, 08:22
 
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view post Posted on 7/3/2009, 12:18
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Marie-Antoinette

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Mademoiselle de Penthièvre non era così male:


Coetanea di MA, è molto elegante in questo quadro.

Le "facciate" di un matrimonio malriuscito:


La famiglia del duca di Chartres.


Madame Genlis (l'arpista), istitutrice e amante del duca di Chartres.

Edited by elena45 - 7/3/2009, 14:39
 
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