Maria Antonietta - Regina di Francia

Immagini e storie estensi

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Antoine80
view post Posted on 13/1/2013, 16:06




[QUOTE=elena45,13/1/2013, 15:05 ?t=63926533&st=105#entry524009720]
CITAZIONE (Antoine80 @ 13/1/2013, 12:51) 
Se si fosse limitato ad ostentare e sostenere la sua prole con i mezzi del potere temporale, potrei capire, nel contesto dell'epoca. Ma l'invasione della sfera religiosa, invece, la ritengo una forma di cinismo estremo, che si identifica, secondo me, nella blasfemia.

A questo punto mi viene una domanda, che se vogliamo è una provocazione: cosa è peggio, il cinismo che sfocia in blasfemia o la falsità che sfocia in ipocrisia? Naturalmente al giorno d'oggi diremmo che sarebbe preferibile la prima opzione, ma, nel Quattrocento italiano (per non dire europeo) la parola d'ordine per chi stava ai vertici del potere religioso (che si fondeva poi con quello politico) era agire nell'illegalità purché il tutto fosse ben celato (sebbene tutti fossero al corrente della realtà).
In quel contesto trovo che Alessandro fosse certamente un coraggioso innovatore, che riuscì ad imporre magistralmente la sua famiglia in tutta Italia, nonostante la riluttanza delle corti ad accettare i figli bastardi del papa. Lo stesso Ercole, seppur procrastinando, dovette infine piegarsi alla sua volontà e acconsentire al matrimonio di Alfonso con Lucrezia.
 
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MaryTudor
view post Posted on 13/1/2013, 19:01




Riluttanza perchè i Borgia avevano fama di avidi dissoluti, e questo macchiò anche Lucrezia, figlia in una famiglia che si era dimostrata più volte in grado di fare qualunque cosa pur di raggiungere i propri scopi. Tra parentesi, mi piace pensare che la Santa Caterina del Pinturicchio raffiguri davvero una giovane Lucrezia.
Alessandro VI aveva guardato a Ferrara come primo confine con i territori settentrionali dello stato pontificio. Ma Ercole I all'inizio non volle sentir parlare dei Borgia, non volle accogliere in casa propria una donna di cattiva fama e farne duchessa.
Cedette di fronte alla dote, che prevedeva, oltre al patrimonio di Lucrezia, la riduzione del canone feudale (da 400 a 100 scudi) che Ferrara versava alla Chiesa.
Lucrezia da parte sua non sapeva nulla di Alfonso d'Este; era per lei però l'occasione giusta per allontanarsi da Roma.
Così si giunse ad un accordo nel 1501. Il matrimonio fu celebrato a Roma. l'anello nuziale era a forma di corona ed era formato da 15 diamanti.

La cittadina di Cento, dove sono nata, un tempo era parte del territorio di Bologna, e quindi dello Stato Pontificio. Il feudo di Cento, assieme alla sua Pieve, venne donato a Lucrezia dal Papa e con l'arrivo della sposa fu annesso al territorio di Ferrara.
 
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MaryTudor
view post Posted on 13/1/2013, 19:17




IMBARAZZO
Si racconta che Lucrezia arrivò a Ferrara in un tripudio di feste, vestita con uno splendido abito dorato. Montava un cavallo bianco ed era attorniata da 80 muli addobbati con i colori del Papa, bianco e giallo.
Ad un certo punto il cavallo si imbizzarrì e la disarcionò, facendola cadere rovinosamente a terra. Ci fu grande spavento ed imbarazzo tra la folla, ma lei si rialzò sorridendo, montò su uno dei muli e proseguì il suo tragitto coninuando a salutare la gente accorsa a vederla. Allegra e ridente percorse tutta la città e partecipò ai successivi sette giorni di festeggiamenti.
Tra i regali ricevuti dalla coppia ducale, ve ne furono alcuni maliziosi e provocatori, mandati dal re di Francia. Lucrezia ricevette dal sovrano una filza di peternostri d'oro e Alfonso uno scudo con l'effigie di Maria Maddalena.
 
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view post Posted on 13/1/2013, 19:21
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Marie-Antoinette

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Che fosse un abile politico non v'è dubbio; che volesse celebrare il suo potere attraverso forme tangibili e rafforzarlo attraverso parentele strategiche penso che rientrasse nella cultura dell'epoca. Io contesto e disapprovo la celebrazione attraverso la religione. Tutto qui.

Ma torniamo agli Estensi e ai figli e nipoti di Lucrezia Borgia. Ho recuperato un altro ritratto di Ercole:

Ercole-IId-Este
Ercole II d'Este (1508-1559).
Ercole, figlio di Alfonso i e Lucrezia Borgia, ricevette un'educazione letteraria e artistica, nonchè militare di prim'ordine. Regnante ancora il padre, si pose l'esigenza di rafforzare il fragile ducato attraverso il solito matrimonio politico. Affiorarono, e subito rientrarono possibili nozze con Margherita d'Austria, figlia naturale di Carlo V, e con Caterina de' Medici. Maturò il progetto con Renata di Francia, la figlia di Luigi XII e di Anna di Bretagna, nonchè cognata di Francesco I. Si sposarono a Parigi nel 1528 ed ebbero 5 figli.

Clouet-Renee-Duchess-of-Ferrara
Clouet - Renata di Francia (1510-1575). duchessa di Ferrara. Renata non era una gran bellezza, come si vede, e creò anche dei problemi politici con il Papato, perchè si convertì al calvinismo e tentò anche di educare le due figlie maggiori, Anna e Lucrezia, alla nuova fede. Dopo molte traversie, alla fine Ercole la rinchiuse nel palazzo e la costrinse ad abiurare. Rimasta vedova tornò in Francia, anche per volere del figlio, il nuovo duca Alfonso II, nel suo castello di Montargis, dove ospitò centinaia di correligionari durante le guerre di religione.
Ebbene, sua figlia Anna, sposò appena diciassettenne Francesco di Guisa e fu una fanatica del partito cattolico guidato dal marito!!!(#entry277475056).

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Anna d'Este (1531-1607), duchessa di Guisa, prima figlia di Ercole II e Renata di Francia, una delle figure più eminenti della corte francese a partire dal regno di Enrico II fino a quello di Enrico IV.
Probabilmente l'assassinio del marito la turbò al punto tale da farsi parte attiva nella strage di San Bartolomeo, in occasione delle nozze di Enrico di Navarra e Margherita di Valois. E pensare che sua madre Renata era a Parigi quella notte!

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Lucrezia d'Este (1535-1598) era la terzogenita di Ercole II e Renata di Francia. A giudicare dai ritratti molto più bella di sua sorella Anna; forse aveva ereditato dalla nonna oltre al nome, anche il fascino e la spregiudicatezza.
Sposò il terzo duca d'Urbino Francesco Maria II della Rovere (1549-1631) molto più giovane di lei (14 anni!) e il matrimonio entrò presto in crisi. Non fu tuttavia l'unico problema: prima del matrimonio Lucrezia aveva avuto una relazione con il conte Ercole Contrari, continuata anche dopo le nozze. Non appena il nuovo duca di Ferrara, suo fratello Alfonso II, lo venne a sapere, ordinò che il conte venisse strangolato in sua presenza. Tuttavia le abitudini extra-coniugali di Lucrezia non cessarono, dal momento che intrattenne poi un rapporto amoroso con il conte Luigi Montecuccoli.
Nel 1578 fu sancita la separazione, e Lucrezia tornò a Ferrara, dove visse per altri vent'anni. Quando nel 1597 morì il fratello Alfonso II senza discendenza, fu lei, ormai anziana, che condusse le trattative con il Cardinale Pietro Aldobrandini, legato dello zio Papa Clemente VIII, circa la "devoluzione di Ferrara". Ottenne che al cugino Cesare, cattolico bigotto, fosse tolta la scomunica in cambio della cessione di Ferrara. Subito dopo Lucrezia morì.
L'operazione fu sospetta: perchè proprio lei che odiava il fratello Alfonso condusse le trattative che furono svantaggiose per gli Estensi? Perchè lasciò i suoi beni nientemeno che al giovane cardinale Aldobrandini?
www.ilfrignanodeimontecuccoli.it/wi...duca-di-modena/

Per quanto forti e spregiudicatele sorelle, debole e malaticcia fu la minore:

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Eleonora d'Este (1537-1581), amica di Torquato Tasso che dedicò un ode a lei e a Lucrezia (Oh figlie di Renata!), non si sposò e visse alla corte di Ferrara.
Il pittore napoletano Domenico Morelli la celebrò in un ritratto (ovviamente) postumo:

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Torquato Tasso legge i suoi versi ad Eleonora d'Este - Galleria Borghese.

Edited by elena45 - 28/3/2021, 19:50
 
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Antoine80
view post Posted on 13/1/2013, 20:44




CITAZIONE (elena45 @ 13/1/2013, 19:21) 
Che fosse un abile politico non v'è dubbio; che volesse celebrare il suo potere attraverso forme tangibili e rafforzarlo attraverso parentele strategiche penso che rientrasse nella cultura dell'epoca. Io contesto e disapprovo la celebrazione attraverso la religione. Tutto qui.

Alessandro, come molti peccatori del suo tempo era anche molto religioso. Forse, essendo egli stesso vicario di Dio in terra, si sentiva talmente a suo agio in tale veste che era per lui del tutto naturale assurgere tutta la prole ad un pari livello di santità. Non lo so, può essere un'ipotesi, ma sono certa che, anche se peccando di presunzione, Alessandro era davvero convinto, non ritengo fosse una provocazione la sua.
 
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view post Posted on 14/1/2013, 10:52
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Arciduca /Arciduchessa

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Renata di Francia, tra l'altro, è la sorella della "mia"Claude, moglie di Francesco I, e le due sorelle sono le uniche, tra i tanti figli avuti da Anna di Bretagna, ad aver raggiunto l'età adulta. Ritornando per un attimo a Lucrezia c'è un ultimo dipinto che la ritrae ed è di Dosso Dossi, pittore attivo alla corte estense dal 1514. Non è da molto tempo che si è scoperto che il personaggio ritratto è Lucrezia, anzi si era sempre pensato che fosse un uomo. Lo sguardo è stanco ed il volto emaciato e sofferente, ma qualcosa negli occhi ricorda effettivamente Lucrezia.
 
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view post Posted on 14/1/2013, 11:17
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Marie-Antoinette

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E' questo? Incredibile, stento a crederci!

 
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view post Posted on 14/1/2013, 11:40
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Arciduca /Arciduchessa

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Si, esattamente. Sembra impossibile riconoscervi la Lucrezia degli altri ritratti, ma negli ultimi anni lei era molto cambiata. Si ritirava spesso in preghiera in un convento vicino alla sua residenza. Quindi quell'aspetto quasi trasandato e quelle vesti scure e semplici potrebbero coincidere con quello che Lucrezia era diventata (aveva voluto diventare).
 
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MaryTudor
view post Posted on 14/1/2013, 13:30




I ritratti di Lucrezia sono citati tutti come "presunto", tranne uno credo postato da Elena. Peccato, sarebbe bello sapere esattamente qual era il suo volto.

Due parole su Laura Dianti, detta “Eustochia” l’amante (1480-1573)
Nacque a Ferrara, figlia di un umile berrettaio: Francesco Boccacci Dianti.
Lei e Alfonso I iniziarono la loro relazione ad un anno dalla morte di Lucrezia Borgia. Si dice che il duca l’abbia sposata in segreto, alla fine, ma vi sono opinioni contrastanti in merito, poiché un documento ufficiale del matrimonio non fu mai trovato. Sta di fatto che esiste una lettera dove Laura si firma “da Este”:

autografo

Ammesso che questa sia originale.
Mi domando se sarebbe stato un reato all'epoca firmarsi Este, in assenza di un matrimonio. In ogni modo il figlio che la coppia ebbe portò poi avanti il casato: Alfonso (1527-1587) marchese di Montecchio , legittimato nel 1532. Laura ed Alfonso ebbero anche un altro figlio: Alfonsino (1530-1547).
 
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view post Posted on 14/1/2013, 14:27
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Marie-Antoinette

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Eccolo qua:


Alfonso d'Este (1527-1587), marchese di Montecchio, figlio naturale del duca Alfonso I e di Laura Dianti.
Alfonso sposò Giulia Feltria della Rovere (1531-1563), figlia del primo duca d'Urbino Francesco Maria I e di Eleonora Gonzaga (#entry545722395).
I legami di parentela tra gli Este e i della Rovere furono più d'uno: intanto Eleonora Gonzaga era la figlia di Isabella d'Este; più tardi il terzo duca d'Urbino, Francesco Maria II, sposerà Lucrezia d'Este, sorella dell'ultimo duca di Ferrara, come abbiamo visto qualche post fa (#entry524033283).

Edited by elena45 - 28/11/2017, 09:27
 
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view post Posted on 14/1/2013, 16:24
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Marie-Antoinette

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Ho trascritto la lettera di Laura (potrebbe esserci qualche errore)

Sp[ectabile] Amice Char[issi]me: Confidandosi noi nella fede, e destrezza v[ost]ra, vi havemo eletto et deputato in nostro officiale, seu esattor dell'Intrade n[ost]re costì d'Argenta, et così in virtù delle p[rese]nti vi eleggemo, deputemo, et constituemo a beneplacito n[ost]ro di quel modo et via che sogliono esser gli altri n[ost]ri off[cia]li sopra ciò deputati. Rimettendo però noi ogni mese li denari che si scoderan[n]o di dette n[ost]re intrade sul n[ost]ro consueto banco de m[esser] Alberto dalla Pen[n]a, et acciò meglio potiate esseguir detto off[ici]o esshortemo tutti li duc[a]li ministri et offi[cia]li alli quali seran[n]o eshibite queste p[rese]nti n[ost]re, che vogliano darvi aiuto e favore in tutte quelle cose che s'aspettano e pertengono al d[ett]o v[ost]ro off[ici]o seu esattoria, et vogliano tenervj e reputarvi in official n[ost]ro p[os]to, offerendosi noi render grato cambio a chiunque per n[ost]ro amor vi mostrerà segno di cortesia, in fede di che tenerete la p[rese]nte presso di voi, la qual è sottoscritta di n[ost]ra mano, et siggillata col n[ost]ro mediocre siggillo: Dat[um] in Fer[ra]ra Al p[rim]o ottobre MD X??

Laura Eustochia da Este
M[ad]re et tutrice dell'Ill[ustrissi]mo s[ignor] do[n] Alf[onso] da Este


Non credo ci sia da dubitare sull'originalità della lettera, visto che è perfettamente nella norma da un punto di vista paleografico, scritta, come di consueto, da un segretario in una corsiva cancelleresca (bastarda) chiarissima, e firmata da Laura con una elementare di base un po' goffa (direi sempre esemplata sulla corsiva). Salvo rare eccezioni, le donne – anche ai piani alti della società – avevano scarsi rapporti con la scrittura e si limitavano a ricorrervi direttamente solo per firmare (consuetudine comune, comunque, anche a tutti quei sovrani, maschi e femmine, che sapevano scrivere bene e con scorrevolezza).

Edited by *§Yue§* - 12/9/2013, 16:18
 
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view post Posted on 15/1/2013, 12:06
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Marie-Antoinette

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E' incredibile com'è moderno questo ritratto di Alfonso II d'Este, per niente agiografico (a me non sembra neanche il personaggio, confrontato con altri ritratti):


Gerolamo da Carpi - Un giovane Alfonso II d'Este (1533-1597) - Museo del Prado, Madrid.
Erede al trono di Ferrara, Modena e Reggio, figlio di Ercole II e Renata di Francia; sotto il suo regno la corte di Ferrara raggiunse il massimo di sfarzo e magnificenza, ospitando poeti (come il Tasso) ed artisti, sebbene a discapito delle finanze.

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Bartolomeo Cancellieri- Alfonso II d'Este anziano - Collezione privata.

Si sposò tre volte, nel tentativo di avere un erede, ma inutilmente:


Agnolo Bronzino - Lucrezia de'Medici (1545-1561), figlia di Cosimo I e Eleonora di Toledo - Galleria degli Uffizi.
Alfonso la sposò in Palazzo Vecchio che aveva solo 13 anni e lui era ancora erede al trono, per cui la sposa bambina restò a Firenze; l'anno dopo, morì Ercole II e la nuova giovanissima duchessa si trasferì a Ferrara; appena due anni dopo, sedicenne, Lucrezia morì di tisi.


Francesco Terzio - Barbara d’Austria (1539-1572), seconda moglie di Alfonso II d’Este: una delle figlie che l'Imperatore Ferdinando I piazzò in Italia negli stati strategici (Eleonora a Mantova e Giovanna a Firenze). Anche lei non ebbe figli e morì di tisi.

Per la terza volta, Alfonso II si sposò in età matura, a 46 anni, con la nipote della moglie precedente, che di anni ne aveva solo 15, sperando che così giovane fosse in grado di dargli dei figli:


Filippo Camilli - Margherita Gonzaga* (1564-1618), figlia del marchese di Mantova Guglielmo e di Eleonora d'Austria - Collezione privata.


La gentildonna di questo ritratto di Domenico Tintoretto, conservato al "Isabella Stewart Gardner Museum" di Boston, è stata recentemente identificata con l'ultima duchessa di Ferrara. L'ultima perchè, quando Alfonso II, per mancanza di eredi nominò suo erede il cugino Cesare (figlio del marchese di Montecchio nato dalla relazione di Alfonso I con Laura Dianti), il papa non riconobbe la legittimità della discendenza e Ferrara tornò alla Santa Sede.
Come sappiamo la nuova corte estense si trasferì a Modena, e Margherita tornò alla sua città natale. Eccola, in abito vedovile, in un ritratto, nientemeno, di Pietro Paolo Rubens:



Amante della musica come il padre, Margherita costituì un trio musicale femminile, che operò dal 1580 presso la corte di Ferrara. Il Concerto Secreto si esibiva quotidianamente nelle stanze di Margherita, ottima danzatrice e a sua volta raffinata musicista. Il duca Alfonso, orgoglioso delle prestazioni esecutive delle dame, raccolse il loro repertorio su libri che, durante i concerti aperti ad invitati esterni, offrì all'attenzione di un pubblico selezionato (nobili e intellettuali); non autorizzò tuttavia la stampa delle composizioni, forse per mantenere quell'alone di mistero che presto circondò il Concerto delle dame. Purtroppo, alla morte di Alfonso II, i libri scomparvero e non siamo pertanto in grado di conoscere il repertorio realmente eseguito dalle dame.

*(Attenzione: Margherita Gonzaga duchessa di Ferrara è spesso confusa con la nipote, Margherita Gonzaga duchessa di Lorena).

Edited by elena45 - 28/3/2021, 20:05
 
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MaryTudor
view post Posted on 16/1/2013, 13:57




Mi ricollego q quanto scritto da Elena: “…quando Alfonso II, per mancanza di eredi nominò suo erede il cugino Cesare (figlio del marchese di Montecchio nato dalla relazione di Alfonso I con Laura Dianti), il papa non riconobbe la legittimità della discendenza e Ferrara tornò alla Santa Sede.
Come sappiamo la nuova corte estense si trasferì a Modena”


Ducato di Modena e Reggio Emilia
Ritratto da Cesare Aretusi: Cesare d’Este (1562-1628)


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Cesare era figlio di Alfonso d’Este marchese di Montecchio (figlio naturale di Alfonso e Laura Dianti) e di Giulia della Rovere.
Essendo Ferrara ritornata tra i possedimenti della Chiesa, la Capitale del Ducato Estense fu trasferita a Modena dove Cesare entrò il 30 gennaio 1598.
Sposò Virginia de Medici, figlia di Cosimo I de Medici e di Camilla Martelli.

Virginia de Medici (1568-1615) – la moglie folle

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Sposò Cesare d’Este dopo che i negoziati per maritarla ad uno Sforza fallirono. La coppia ebbe 10 figli, ma dopo una decina di anni di matrimonio, Virginia iniziò a dare segni di una follia che la accompagnò per il resto della vita.
 
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MaryTudor
view post Posted on 16/1/2013, 14:23




Alcuni figli di Cesare e Virginia:
Alfonso III, che successe al padre,
Luigi I (1594-1664), Marchese di Scandiano e Montecchio
Laura (1594-1630), gemella di Luigi
Borso (1605-1657), generale

Laura d’Este, la sventurata duchessa della Mirandola(1594-1630)
Figlia di Cesare I e di Virginia de Medici. Sposò Alessandro I Pico della Mirandola.
Mirandola, in provincia di Modena, salita oggi alla ribalta della cronaca a causa del terremoto, era un fiorente Ducato governato dai Pico a partire dal 1300 fino al ‘700, quando passò sotto gli Estensi di Modena e Reggio.
Non certo scelta per la bellezza, ma per il prestigio del suo sangue che derivava dai Medici e dagli Este, Laura fu sfortunata, perchè soffrì per tutta la vita di forti attacchi di epilessia e perchè fu altrettanto fortemente "tormentata" da molti esorcisti: si pensava infatti che la duchessa, a causa dei suoi attacchi convulsivi (eplilettici) e a causa del fatto che partorì ben 8 femmine, fosse posseduta dal demonio. Addirittura morì di peste, non ho parole.... quando si dice che "i soldi non fanno la felicità "!!

Sante Peranda "Ritratto di Alessandro Pico e della consorte Laura d'Este":
peranda152Ph.C.Vannini

Sante Peranda, "Ritratto di Laura d'Este Pico"
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Maria Caterina d'Este, Principessa di Carignano, figlia di un matrimonio tra zio e nipote

Uno dei figli della coppia ducale, Borso, aveva sposato Ippolita d’Este, figlia illegittima di suo fratello Luigi I marchese di Scandiano e Montecchio. Dal matrimonio tra zio e nipotina nacque la bella Maria Caterina d’Este (1656-1722):

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Maria Caterina d’Este sposò Emanuele Filiberto di Savoia , principe di Carignano. Il matrimonio fu contrastato dalla Francia, che voleva per Emanuele Filiberto una principessa francese. La coppia ebbe 4 figli. Maria Caterina successe al marito come principessa di Carignano.

Edited by MaryTudor - 18/1/2013, 14:35
 
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MaryTudor
view post Posted on 16/1/2013, 16:17




Alfonso III d’Este (1591-1644), Frà Giambattista
Figlio di Cesare d’Este e di Virginia de Medici, era "di ingegno assai vivace, di robusta costituzione, indole impetuosa, talvolta violenta".
Sposò Isabella di Savoia, della quale fu sinceramente innamorato; tanto che quando lei morì per il parto del quattordicesimo figlio, cadde in una profonda disperazione che lo portò ad abdicare da Duca dopo un solo anno di governo (1629) e a scegliere la vita monastica. Ottenuta da Urbano VIII la facoltà di scegliere il Tirolo come campo della sua attività missionaria, Alfonso III nominò suo successore il primogenito Francesco, e dispose dei suoi beni per gli altri numerosi figli viventi avuti da Isabella: Obizzo, poi vescovo di Modena; Cesare; Carlo Alessandro; Rinaldo, poi cardinale; Margherita, poi duchessa di Guastalla; Filiberto; Anna Beatrice, poi duchessa della Mirandola; Caterina, monaca in Spagna. Fu frate cappuccino con il nome di Frà Giambattista da Modena.

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Isabella di Savoia (1591-1626)

"Bruni gli occhi, capelli rilucenti,
Rose e gigli il bel volto, avorio il petto,
le labbra di rubin, di perle i denti
d'angelo avea la voce e l'intelletto"


Figlia del duca Carlo Emanuele I di Savoia e di Catalina Micaela d’Asburgo di Spagna.
Non fu mai duchessa, perché morì di parto nel 1626 prima che il marito diventasse duca (1629).
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Edited by MaryTudor - 20/1/2013, 19:06
 
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