Maria Antonietta - Regina di Francia

Il Paesaggio della Gioconda, Il codice P

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view post Posted on 3/12/2012, 17:55
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Marie-Antoinette

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L'ho sentito stamattina per radio e ho subito cercato l'argomento: due studiose hanno indagato sul paeaggio che fà da sfondo alla Gioconda e hanno trovato dei significati interessantissimi. Hanno raccolto la storia in un libro:
CODICE P
Atlante illustrato del reale paesaggio della Gioconda
Mondadori Electa

Ecco un articolo.

Dopo quattro anni di ricerche Rosetta Borchia, pittrice e fotografa di paesaggi e Olivia Nesci, docente di Geografia fisica presso l’Università di Urbino, hanno dato alle stampe il risultato del loro lavoro scientifico: il ritrovamento del reale paesaggio della Gioconda.
Olivia Nesci e Rosetta Borchia sono note come cacciatrici di paesaggi. La loro professione è iniziata nel 2007 con la scoperta nel Montefeltro di sette paesaggi riconducibili alle opere pittoriche di Piero della Francesca.
Contemporaneamente alle ricerche sul paesaggio delle cacciatrici, Roberto Zapperi, storico e a lungo redattore al Dizionario biografico dell’Enciclopedia Treccani, nel 2009, ritrovava la vera identità della dama. Identità, peraltro, non nuova, perché i più grandi storici di Leonardo (Chastel, Pedretti, Perrig…) l’avevano già dichiarata fin dagli anni cinquanta, ma la loro tesi, chissà per quale motivo, non è mai stata considerata dai media. Ora ogni mistero è svelato. La donna ritratta è Pacifica Brandani, dama alla corte di Urbino, amante di Giuliano de’ Medici*, morta dando alla luce il figlioletto avuto da Giuliano. Alle spalle della dama,una veduta aerea estesissima sull’antico Ducato di Urbino vista dalle alture della Valmarecchia, oggi territorio appartenente alle Marche, all’Emilia Romagna e in parte alla Toscana.
Mai le due ricercatrici avevano pensato di cercare lo sfondo della Gioconda: troppo conteso e già rinvenuto altrove. Al contrario, amano dire: “è Pacifica che ci ha cercato, che ci è venuta incontro”.
Perché Codice P? P come Paesaggio, perchè per entrare in quel paesaggio ed identificarlo, occorreva prima trovare la chiave con cui Leonardo l’aveva secretato. La chiave si chiama compressione, una tecnica di rappresentazione prospettica che coglie e sintetizza la bellezza. Dunque la scoperta di un nuovo paradigma del paesaggio, un esperimento sulla realtà che, affermano le ricercatrici, assume un significato innovativo. In secondo luogo perché tra i codici di Leonardo (codice Arundel, Royal Library -London), Borchia e Nesci hanno rinvenuto alcuni disegni preparatori di quel paesaggio, mai prima d’ora riconosciuti. Infine, perché la dama ritratta non è Monna Lisa ma donna Pacifica Brandano di Urbino.
Quando Leonardo fece quei disegni? Due le possibili date:
-nel 1502, quando al seguito di Cesare Borgia spaziava in quei territori nella veste di Soprintendente generale alle fortificazioni militari;
-nel 1516, durante un viaggio da Roma a Bologna, fatto insieme a Giuliano de’ Medici e Papa Leone X. Lasciata la Toscana, si imboccava la via Ariminensis, proprio dentro il paesaggio dipinto da Leonardo.
Rosetta Borchia e Olivia Nesci hanno ricostruito passo passo il percorso creativo di Leonardo. Ne è nato così questo Atlante. Un paesaggio così esteso e complesso, d’altra parte, poteva essere raccontato solo con immagini. Ben 164 le tavole illustrate (foto aeree, immagini satellitari, panoramiche, schemi geomorfologici) che mettono a confronto il paesaggio di Leonardo e quello di oggi. Questo per rendere partecipe il lettore e l’appassionato di questa grande, affascinante scoperta che certo non lascerà insensibile il mondo dell’arte.


*Ovviamente si tratta di Giuliano di Nemours, figlio di Lorenzo il Magnifico e del figlio Ippolito, futuro Cardinale. che abbiamo visto in https://ladyreading.forumfree.it/?t=63053276.

Guardiamoci questo paesaggio e un pezzo dello sfondo ingrandito:





Altre foto le trovate qui: www.repubblica.it/speciali/arte/gal...isa-47774492/1/

Edited by elena45 - 3/12/2012, 18:16
 
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Elisabetta9
view post Posted on 3/12/2012, 18:49




Anche io avevo sentito questa notizia, e cercando su Internet avevo trovato qualche informazione sull'Atlante
Ecco la copertina :

Atlante illustrato del reale paesaggio della Gioconda

presentato il 30 Novembre nella sala consiliare della Provincia di Rimini





www.romagnagazzette.com/2012/12/02/...ntato-il-libro/
http://247.libero.it/lfocus/16576291/1/dop...della-gioconda/



copio/incollo:
Erano presenti all’incontro:
le autrici, Rosetta Borchia e Olivia Nesci
Stefano Vitali, Presidente della Provincia di Rimini
Matteo Ricci, Presidente della Provincia di Pesaro-Urbino
Fabio Galli, Assessore al Turismo della Provincia di Rimini: “il libro è per noi un ulteriore, significativo tassello che va ad arricchire un progetto – Montefeltro Vedute Rinascimentali – a cui la Provincia ha subito creduto e che ha decisamente sostenuto. Si tratta indubbiamente di una sfida coraggiosa, un museo diffuso e a cielo aperto, un itinerario per ripercorrere i capolavori di Piero della Francesca attraverso il suo sguardo e il nostro paesaggio: un racconto affascinante ed evocativo, che tiene insieme arte, storia, cultura, tutela del patrimonio naturale e valorizzazione e promozione del territorio.
L’inaugurazione dei primi balconi, il 23 giugno scorso, a cui seguirà l’allestimento di nuovi punti di osservazione relativi ad altri dipinti di Piero della Francesca, oltre ad attirare in questi mesi i riflettori di media importanti, stampa nazionale ed internazionale, trasmissioni radiofoniche e televisive – a conferma che la sfida andava raccolta – ci consente di invitare ad entrare in un paesaggio d’arte e vivere l’esperienza straordinaria di essere parte di quei capolavori, di proporre itinerari unici e originali alla scoperta di un territorio così ricco di possibilità ed esperienze di viaggio.
Un viaggio a cui oggi si aggiunge il quadro più famoso del mondo, La Gioconda, e il paesaggio che la incornicia, in cui le ricercatrici Rosetta Borchia ed Olivia Nesci riconoscono le nostre vallate”.

Edited by Elisabetta9 - 4/12/2012, 17:30
 
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view post Posted on 3/12/2012, 19:17
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Marie-Antoinette

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Le autrici hanno indagato anche sul paesaggio del celebre dittico di Piero della Francesca : "Federico da Montefeltro e Battista Sforza".





Vedi: www.montefeltroveduterinascimentali.eu/.

Edited by elena45 - 4/12/2012, 14:05
 
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view post Posted on 4/12/2012, 14:12
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Marie-Antoinette

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Il mio amico Yue mi perdonerà, ma non sapevo che il dittico dei duchi di Urbino fosse dipinto anche sul retro, i cosiddetti "Trionfi". Che meraviglia!





Vedi l'articolo su "Bell'Italia", a proposito dei paesaggi:
www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esr...9dIlEBqljoPE6CQ
 
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view post Posted on 4/12/2012, 17:07
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Marie-Antoinette

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Non devo perdonarti niente, ci mancherebbe! È che sono molto più famosi i due profili e solitamente i libri riportano esclusivamente quelli.
Su flickr c'è una foto dove si può vedere la bella cornice intorno a cui si può girare per osservare verso e recto dell'opera www.flickr.com/photos/ireneroiko/6603244289/ (e ovviamente il nostro fotografo improvvisato e "criminale", visto che le foto non si potrebbero scattare, ha ripreso i due profili :P ).
 
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view post Posted on 5/12/2012, 12:41
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Che bella la foto su Flickr! E' strepitosa :B):

A proposito di paesaggio, alcuni studiosi ritengono che quello dipinto da Piero in questi ritratti sia una veduta a 360° del paesaggio urbinate. Se visti idealmente uno accanto all'altro, i due ritratti e le allegorie sul verso dimostrano una certa continuità nella linea dell'orizzonte.
Qualche tempo fa avevo trovato un'immagine molto bella dei 4 dipinti affiancati, ma non ricordo più dove...
 
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view post Posted on 9/12/2012, 11:12
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Marie-Antoinette

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view post Posted on 17/12/2012, 12:16
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Esatto, mi riferivo proprio a questa immagine!
Grazie Elena ;)
 
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view post Posted on 9/1/2013, 14:49
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Marie-Antoinette

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Piccolo OT:

di Battista Sforza (degli Sforza di Pesaro: era la zia del primo marito di Lucrezia Borgia) esiste anche un bellissimo busto marmoreo, risalente all'anno della sua morte:


Francesco Laurana - Battista Sforza (1446-1472) - Museo del Bargello, Firenze.
 
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Emilio Lazzeri
view post Posted on 10/3/2013, 16:08




Complimenti per il lavoro delle ricercatrici Rosetta Borchia e Olivia Nesci, sia per la loro originale teoria che per la gran mole di documenti presentati Vorrei proporre una nuova ricerca che riguarda il paesaggio della Gioconda, che fa seguito alle intuizioni dello storico Boreno Borsari e del ricercatore Emilio Lazzeri; terminato dopo tre anni di lavoro.
Detto paesaggio rappresenterebbe il territorio della vallata dell'Arno, passato Firenze, negli attuali Comuni di Signa e Lastra a Signa. Gli elementi fondamentali del paesaggio fiorentino sarebbero: il ponte di Signa, il fiume Arno ed il Masso della Gonfolina (grande complesso geologico risalente all'era terziaria, studiato dallo stesso Leonardo da Vinci).
Sono stati trovati 15 elementi di riscontro (prove documentabili ) fra il paesaggio leonardesco ed il territorio sopra descritto.
Questi luoghi erano molto familiari a Leonardo ed il ponte di Signa era l'unico attraversamento dell'Arno fra Firenze e Pisa, come l'unico attraversamento dell'Arno nel percorso Vinci-Firenze.
Ci sarerbbe ancora molto da aggiungere.
Se tutto ciò è di qualche interesse, disponibilissimo a continuare.
Emilio Lazzeri
 
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marie.
view post Posted on 11/3/2013, 02:29




Avevo sentito di questa "scoperta", in effetti avevo letto che lo storico Roberto Zapperi si diceva certissimo che la Gioconda fosse la Brandani e questa ulteriore identificazione del paesaggio confermava la tesi. Sinceramente non capisco perché la notizia sia passata così in sordina!
 
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view post Posted on 11/3/2013, 10:59
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Emilio Lazzeri @ 10/3/2013, 16:08) 
Complimenti per il lavoro delle ricercatrici Rosetta Borchia e Olivia Nesci, sia per la loro originale teoria che per la gran mole di documenti presentati Vorrei proporre una nuova ricerca che riguarda il paesaggio della Gioconda, che fa seguito alle intuizioni dello storico Boreno Borsari e del ricercatore Emilio Lazzeri; terminato dopo tre anni di lavoro.
Detto paesaggio rappresenterebbe il territorio della vallata dell'Arno, passato Firenze, negli attuali Comuni di Signa e Lastra a Signa. Gli elementi fondamentali del paesaggio fiorentino sarebbero: il ponte di Signa, il fiume Arno ed il Masso della Gonfolina (grande complesso geologico risalente all'era terziaria, studiato dallo stesso Leonardo da Vinci).
Sono stati trovati 15 elementi di riscontro (prove documentabili ) fra il paesaggio leonardesco ed il territorio sopra descritto.
Questi luoghi erano molto familiari a Leonardo ed il ponte di Signa era l'unico attraversamento dell'Arno fra Firenze e Pisa, come l'unico attraversamento dell'Arno nel percorso Vinci-Firenze.
Ci sarerbbe ancora molto da aggiungere.
Se tutto ciò è di qualche interesse, disponibilissimo a continuare.
Emilio Lazzeri

Intendi il Masso delle Fate a Porto di Mezzo? :th_019_.gif:
 
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Emilio Lazzeri
view post Posted on 11/3/2013, 16:33




Si. Il Masso della Gonfolina o Golfolina è conosciuto anche come "Masso delle Fate" e si trova in prossimità di Porto di Mezzo.
Nella pubblicazione "L'Italia meravigliosa" Ed. Mondadori è riportato:
"A pochi chilometri a valle di Signa è posto il Masso delle Fate. Si tratta di un enorme macigno che sembra stare in bilico trattenuto dalla mano di una fata. Ai piedi del masso una iscrizione con le parole di Leonardo da Vinci canta le bellezze del luogo".
Emilio Lazzeri
 
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view post Posted on 11/3/2013, 18:28
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Marie-Antoinette

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In tutti questi anni l'ho sempre chiamato col soprannome e scopro ora che il vero nome è "della Gonfolina". Non si smette mai d'imparare!
 
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view post Posted on 16/3/2015, 19:59
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Marie-Antoinette

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Dopo tre anni ritrovo l'ipotesi "de Medici" riportata da SkyArte. Gli storici consultati sembravano molto seri e tra questi Roberto Zapperi.
E poi c'è l'articolo di ieri sul Manifesto: http://ilmanifesto.info/il-paesaggio-della-gioconda/


La figura femminile dipinta nel celebre quadro di Leonardo sarebbe (o meglio rappresenterebbe) Pacifica Brandano, misteriosa dama urbinate, una delle tante amanti che Giuliano de' Medici ebbe durante il suo soggiorno alla corte dei Montefeltro.
Dalla relazione nacque Ippolito, rimasto orfano appena nato della madre, abbandonato in un convento e infine riconosciuto dal padre Giuliano.


Raffaello - Giuliano de Medici, duca di Nemours (1479-1516). Figlio di Lorenzo il Magnifico. Era soprattutto un letterato e visse sotto l'ala protettrice del fratello Giovanni, papa Leone X.
Volle riconoscere il piccolo Ippolito e lo portò con se a Roma, in Vaticano. Qui stava operando Leonardo, di cui Giuliano era amico, e pensò di commissionargli un ritratto di donna, una figura dolce e materna, da regalare al figlioletto in memoria della madre mai conosciuta. Ovviamente la fisionomia sarebbe stata frutto della fantasia dell'artista.
E pare che Leonardo si fosse ispirato alla fisionomia di sua madre Caterina, la contadina che lo concepì dalla relazione illeggittima con suo padre Ser Piero e con la quale visse in campagna i primi anni della sua vita.

Giuliano de Medici morì precocemente, quando Ippolito aveva 5 anni e fu cresciuto dallo zio papa. Leonardo, come tutti sanno, portò il dipinto con sè quando si recò in Francia, al servizio di Francesco I.


Tiziano - Ippolito de Medici (1511-1535).

Edited by elena45 - 17/3/2015, 12:09
 
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