Maria Antonietta - Regina di Francia

Chateau de Valencay, il castello del principe Camaleonte

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view post Posted on 3/7/2013, 15:27
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Marie-Antoinette

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Nel 1803, Charles Maurice Talleyrand, all'epoca Ministro degli Affari Esteri del Primo Console, decide di acquistare dall'ultimo proprietario questo magnifico castello e il suo immenso dominio:



Chateau de Valencay, nella Regione del Centro. Non fa parte dei castelli della Loira, ma somiglia a molti di essi, in particolare al castello di Chambord.
Di origine antichissima, il nucleo risale al XII secolo, apparteneva alla famiglia d'Estampes, nobili di alto lignaggio.
Nel 1520, il proprietario dell'epoca trasformò l'antico maniero in un castello moderno, lavori che proseguirono, di generazione in generazione, fino al 1650, producendo spese che poco alla volta inghiottirono il patrimonio di famiglia. Nel 1719, l'ultima proprietaria, vedova e pressochè in miseria, cedette metà del castello al finanziere John Law. Ma lo scandalo che lo travolse fece annullare la vendita dal Consiglio del Re. Altri proprietari si succedettero fino alla Rivoluzione. Finchè arriviamo a Talleyrand che decise di farne la sua "residenza di campagna"(!).


Anonimo - Charles Maurice Talleyrand Perigord giovane (1754-1838) - Chateau de Valencay.

Ovviamente non poteva mancare il ritratto più celebre:


Copia del ritratto di Talleyrand dipinto da Francois Gerard, esposto nel Salon bleu del castello. Un'altra è a Versailles; l'originale non lo so.

Il principe acquista il castello appena un anno dopo le nozze con Catherine Grand, la bellissima e fatua avventuriera che diviene la mondanissima castellana di Valencay; a partire dal 1806 è anche principessa di Benevento, titolo coniato per il marito dall'Imperatore. Qui si occupa di tutto, dai ricevimenti agli ospiti illustri che arrivano in visita, come una regina, o quasi. Dicono di lei: " Madame de Talleyrand règne sur Valençay, entourée d’invités, de ses jeunes pupilles, de ses voisins et d’une foule de serviteurs".

Anche per lei il ritratto più celebre, quello di Elisabeth Vigée le Brun, esposto nella sua stanza:


Catherine Noel Worlee Grand (1762-1834)- Quella di Valencay è una copia; l'originale è al Metropolitan Museum di New York.
Nel 1816 i due si separano: Talleyrand è legato a un'altra donna, la giovane moglie di suo nipote Edmond.


Joseph Chabord - Dorotea Biron di Curlandia (1793-1862), ricca principessa tedesca di origine baltica, era la moglie del nipote di Talleyrand, Alexandre Edmond. Nonostante la nascita di due figli, Dorotea diventò una donna infelice, con il marito più interessato al gioco, alla guerra e alle altre donne piuttosto che a sua moglie. Si offrì di accompagnare lo zio al Congresso di Vienna, e fu lì che i due divennero amanti, nonostante i 40 anni di differenza. Per i servigi resi allo Stato, Talleyrand fu nominato duca di Dino, titolo che si affrettò a passare al nipote. Così Dorotea diventò duchessa.
Nel 1820 Dorotea, già separata dal marito, si trasferì a Valencay, incinta della terza figlia, Pauline; pare che il padre fosse lo zio principe.
Rimase con Talleyrand fino alla sua morte, anche se ebbe parecchi amanti. Quando il principe morì, nel 1838, si ritirò nel suo castello di Sagan in Svezia e visse per molti anni ancora.

Edited by elena45 - 5/7/2013, 20:35
 
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view post Posted on 3/7/2013, 20:25
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Marie-Antoinette

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Passiamo agli interni: quella che segue è la stanza del Principe Camaleonte:




La stanza della Principessa di Benevento: sulla parete, come già detto, il suo ritratto, accanto a quello dell'autrice, E.Vigée le Brun.


La stanza della duchessa di Dino con il suo ritratto.

Edited by elena45 - 5/7/2013, 20:33
 
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Erzherzogin Mady
view post Posted on 3/7/2013, 21:14




Divino! Posto un video nel quale è visibile una carrellata degli interni

Video
 
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view post Posted on 4/7/2013, 13:18
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Marie-Antoinette

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Dorotea di Curlandia era ricchissima, per cui, nonostante la magnificenza di Valencay, volle acquistare un altro castello, stupendo, nella valle della Loira: lo chateau de Rochecotte.


Costruito alla fine del XVIII secolo, fu venduto dal conte Rochecotte alla duchessa di Dino nel 1828. Talleyrand vi soggiornò parecchie volte e lì riceveva i suoi ospiti almeno quanto a Valencay e al Palais Saint-Florentin a Parigi.
Notare che l'ala posteriore destra è in realtà un lungo colonnato: è lo stesso che si vede nel ritratto di Dorotea del post precedente.
Nel 1847, la principessa, ritiratasi a vivere nel suo castello di Sagan, in Slesia, lasciò alla figlia prediletta Pauline, sposata con il marchese Henri di Castellane, il castello di Rochecotte (il regalo non fu di buon augurio, perchè la poverina rimase vedova lo stesso anno).


Pauline de Talleyrand Perigord (1820-1890), figlia di Dorothea Sagan e, forse, del principe. Se è così, è nata quando Charles Maurice aveva 66 anni e Dorotea 27! Certo è che Talleyrand l'amava teneramente e la chiamava "l'ange de la maison".
Il cognome era lo stesso, perchè ufficialmente figlia del nipote Edmond, per quanto la nobildonna divenne più conosciuta con quello di suo marito, Pauline de Castellane. Vedova con due figli, passò a Rochecotte una vita pia e riservata, quasi a voler scontare le colpe di sua madre! Dorotea tornò a trovare la figlia, ma fuggì inorrridita dal tipo di vita che vi conduceva.
Bisogna aspettare molti anni perche Rochecotte ritorni ai fasti di Talleyrand e di Dorotea: nel 1895 uno dei nipoti ed eredi di Pauline, il più famoso, Boni de Castellane, festeggiò il suo matrimonio con l'ereditiera americana Anna Gould a Rochecotte con un ricevimento sontuoso che durò tre giorni.
Bonì era un viveur, bellissimo ed elegantissimo, e conobbe a New York la figlia di un ricchissimo finanziere, che sposò esclusivamente per la sua dote (3 miliardi di euro attuali), tanto era brutta, piccola e anche un po' gobba.
Nonostante la nascita di tre figli, dopo che Boni aveva dilapidato un patrimonio, divorziarono. Boniface aveva ceduto parte dei suoi beni, compreso Rochecotte, al fratello Claude Stanislas.
Il castello sulla Loira fu venduto da suo nipote, il conte Henri Jean a privati. Oggi è un "hotel de charme" (www.chateau-de-rochecotte.fr/).


Boni de Castellane (1867-1932) e sua moglie Anna Gould (1875-1961), con due dei loro figli.
E chi ti risposa Anna Gould? Helie de Talleyrand Perigord, duca di Dino, cugino del primo marito!!!! I due, oltre la ricchissima moglie, avevano in comune la ricchissima bisnonna Dorotea. Il cerchio si chiude e torniamo a Valencay.

Edited by elena45 - 28/8/2013, 11:23
 
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view post Posted on 4/7/2013, 18:20
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Marie-Antoinette

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Boni non mi sembra bellissimo. Splendido il castello invece.
 
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view post Posted on 4/7/2013, 20:04
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (MmeAnna @ 4/7/2013, 19:20) 
Boni non mi sembra bellissimo. Splendido il castello invece.

Aveva un aspetto singolare. I giudizi erano contrastanti, per esempio: "Il suo petto è troppo bombato, le sue spalle troppo squadrate, i suoi abiti troppo aderenti. Egli è molto dandy, molto biondo, molto bambola, ma molto affascinante e gran signore”.
Boni era soprattutto un esteta e per il culto della bellezza spese una fortuna. E' preso come modello da Proust per uno dei suoi personaggi (il marchese di Saint Loup).
Anche suo zio, Boson de Talleyrand, era un dandy della bella epoque, bon vivant, ma poco intelligente. Era noto come principe di Sagan, titolo ereditato dalla nonna Dorotea. Proust si ispira a lui per descrivere la senescenza del duca di Guermantes.

L'eredità di Talleyrand passò ai pronipoti, i figli e i discendenti di Dorotea di Curlandia.
Serve a questo punto il solito schemino.


Tratto dalla genealogia di Henri Frebault http://gw.geneanet.org/frebault?lang=fr;pz...eyrand+perigord
In rosso le castellane di Valencay.

....
Napoleon Louis de Talleyrand Perigord (1811-1898), primogenito di Alexandre-Edmond e Dorotea di Curlandia. Accanto la moglie, Alix de Montmorency (1810-1858), con la figlia Valentine, ritratta da Edouard Dubufe.
Napoleon Louis rimase vedovo e si risposò con Rachel de Castellane (1823-1895), cognata di sua sorella Pauline, anche lei vedova con prole. Ebbero una sola figlia che chiamarono, pensate, Dorotea (detta Dolly) e che divenne famosa nella Parigi di fine secolo.

.
Boson de Talleyrand Perigord (1832-1910), figlio del precedente, principe di Sagan, famoso dandy di fine secolo, e la moglie, Jeanne Seillière (1839-1905).

.
Philipp Laszlo - Dorotea Talleyrand Perigord (1862-1948), sorellastra del principe Sagan, per gli intimi Dolly/ Il suo secondo marito, Jean de Castellane (1868-1965), fratello del più celebre Boni.
Come sua nonna, anche lei fu una figura di spicco: divenne famosa nella Parigi di fine secolo, e, come il suo fratellastro, ispirò Proust nel personaggio della principessa di Guermantes.


Winterhalter - Carmen Aguado y Mc Donnel (1847-1880), figlia del marchese de Las Marismas (#entry293579556), moglie di Adalbert de Talleyrand Perigord (1837-1915), fratello minore di Boson. Adalbert ricevette dallo zio materno, senza eredi, il titolo di duca di Montmorency, che trasmise al figlio Louis. Ma costui, nonostante tre mogli, non ebbe discendenza e il titolo si estinse.

E per finire:


Carolus Duran - Anna Gould (1875-1961), moglie di Helie de Talleyrand Perigord (figlio di Boson).

L'ultimo erede maschio, Boson jr (1867-1952), si sposò tre volte, ma non ebbe figli; nominò esecutore testamentario il figlio della terza moglie, un certo Jean Morel, che nel 1979 vendette il castello ad un ente pubblico, associato al comune di Valencay.

Edited by elena45 - 16/10/2013, 22:34
 
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view post Posted on 4/7/2013, 23:49
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Marie-Antoinette

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A Valencay ci sono molti ritratti di personaggi illustri, ma anche i familiari del principe. Per esempio i genitori, lo zio Cardinale, il nipote "prediletto", ritratti da Joseph Chabord:


Marie Alexandrine Damas d'Antigny (1728-1809).


Charles Daniel conte di Talleyrand (1734-1788).


Alexandre Angelique de Talleyrand (1736-1821).


Alexandre Edmond de Talleyrand (1787-1872)

Edited by elena45 - 7/7/2013, 20:41
 
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view post Posted on 5/7/2013, 00:08
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Marie-Antoinette

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Vedo che ti manca una data nello schemino: Boni de Castellane morì nel 1932, di encefalite latargica. Ha lasciato dei Mémoires molto piacevoli; mi pare pubblicati da Perrin
 
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view post Posted on 5/7/2013, 00:14
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Marie-Antoinette

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Grazie! Provvedo subito.
 
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view post Posted on 5/7/2013, 00:40
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Marie-Antoinette

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Di nulla, Elena. Stavo guardando, coi castelli stai facendo un gran lavoro. Ottima l'idea dell'indice
 
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view post Posted on 5/7/2013, 08:54
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Marie-Antoinette

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Una piccola, ma significativa storia nell'eredità Talleyrand.
Ho scoperto dov'è l'originale del ritratto di Talleyrand in blu.

Come si vede dallo schemino genealogico, la linea principale della maison Talleyrand si estingue nel 1952: il figlio di Helie e Anna Gould è morto suicida a vent'anni, il fratello minore di Helie, Boson jr, non ha avuto discendenza, nonostante tre mogli. Allora l'ultimo duca, come già detto, nomina esecutore testamentario il figlio della terza moglie (che venderà Valencay), e poi autorizza il primogenito di sua nipote Violette, Helie de Pourtalès (1938), a portare il cognome Talleyrand e il titolo di duca di Sagan.
Violette riesce a "strappare" anche il ritratto del suo illustre antenato fattogli da Francois Gerard! Finchè era viva, il quadro è stato in bella mostra nel castello dei Pourtalès (chateau de Bandeville, a Saint-Cyr-sous-Dourdan). Ma appena defunta nel 2003, il figlio Helie si tiene il cognome illustre ma vende il quadro, con grande scandalo dei Francesi.


Il ritratto originale è oggi esposto al Metropolitan Museum di New York: il Camaleonte ha così raggiunto l'unica donna che ha sposato, Catherine Grand.
www.lefigaro.fr/arts-expositions/20...-historique.php

I protagonisti di questa storia.


Helie de Talleyrand (1859-1937), duca di Sagan, con la moglie Anna Gould (è così brutta che si copre il viso, ma tanto ricca!). Anna tra le varie cose che è riuscita a salvare dalle grinfie del primo marito, è proprietaria dello Chateau de Marais (35 km da Parigi), ed è lì che la coppia preferisce abitare con la numerosa prole (il duca cresce anche i figli del primo matrimonio di Anna). L'unione è felice, ma purtroppo, il loro unico figlio maschio, Howard, si suicida a 20 anni, per il diniego opposto dai genitori alle sue nozze.


Howard de Talleyrand (1909-1929), con due amici.


Helie de Talleyrand con l'adorata figlia Violette.


Helie de Talleyrand accompagna all'altare la figlia Helène Violette (1915-2003) che sposa James de Pourtalès, nel 1937. Proprio quell'anno Helie di Sagan muore.


Helie de Pourtalès Talleyrand (1938), primogenito di Helène Violette, duca di Sagan.

Continua in #entry538069950

Edited by elena45 - 28/8/2013, 22:32
 
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view post Posted on 29/8/2013, 18:18
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Marie-Antoinette

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Guardando lo schemino genealogico, mi sono accorta che non ho citato il castello avito dei Talleyrand: lo Chateau de Chalais.
Alla fine del XIII secolo, un lontano antenato, Helie II de Talleyrand (+>1321), sposò Agnese di Chalais, figlia ed erede di Oliver, diventando proprietario delle terre e di un antico maniero.

Durante la Guerra dei Cent'anni il primitivo castello fu distrutto e solo nel XVI secolo, Francois di Talleyrand (1500ca-1557) lo ricostruì.


Chateau de Chalais (Charente)


Cortile interno. E' rustico, ma quanto mi piace questo posto!

E' qui che si ritira Jeanne de Monteluc, vedova del principe di Chalais, Daniel(+1618), e madre inconsolabile del povero Henri de Talleyrand, giustiziato in maniera terrificante per aver partecipato ad una congiura contro Richelieu, nel 1626 (#entry451443593).
La principessa procede a importanti lavori di ristrutturazione ed ampliamento.
Decide anche di ristrutturare l'antica chiesa di Saint Martial e l'annesso convento:


La facciata di Saint Martial in puro stile romanico. All'interno, la cappella dei Talleyrand con lo stemma e una cripta che lascia presupporre contenere le tombe di alcuni degli esponenti della famiglia.


Il chiostro della chiesa di Saint Martial.

I tre figli di Jeanne de Monteluc, principessa di Chalais.


André de Talleyrand Perigord (+1663), il figlio maggiore, principe di Chalais e conte di Grignols (antenato diretto in linea maschile di Charles Maurice).


Charles de Talleyrand Perigord (+<1644), il figlio cadetto, signore di Chalais.


Henri de Talleyrand Perigord, conte di Chalais (1599-1626), il figlio minore vittima della vendetta di Richelieu.

La nonna e la bisnonna del Principe, due vedove a Chalais.

E' in questo maniero che trascorre un lungo periodo della sua infanzia Charles Maurice bambino, dal 1758 al 1761, presso la nonna e la bisnonna, che, in particolare, il principe ricorda nelle sue Memorie.
La bisnonna, Marie Francoise de Rochechouart Mortemart (1686-1771), era nipote, per parte di padre, del fratello della Montespan e, per parte di madre, del grande Colbert. Vedova del Maresciallo Chamillart, aveva sposato in seconde nozze il principe Louis Jean de Talleyrand (1678-1757), ed era diventata la castellana di Chalais.
La figlia di primo letto, Marie Chamillart (1712-1788), a sua volta, aveva sposato il marchese Daniel de Talleyrand (1706-1745), nonno di Charles Maurice, ed anche lei era rimasta vedova giovane (il marito cade nella Guerra di successione austriaca) con ben 5 figli.
Si disse che per sfuggire agli "assalti" di Luigi XV, si fosse rifugiata anche lei a Chalais, presso sua madre e il suo patrigno. Anni dopo il principe Louis Jean morì di ictus nel suo castello e le due donne si ritrovarono entrambe sole.


Un giovane Talleyrand.
Il piccolo Charles Maurice fu mandato a Chalais a causa della sua salute fragile e vi rimase dall'età di quattro anni e mezzo all'età di sei. Conservò dei ricordi molto nitidi che riporta nelle sue Memorie.
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Il nuovo proprietario.


L'attore e umorista Yves Lecoq ha acquistato Chalais nel 2011 e, fortunatamente, intende ristrutturarlo.

Edited by elena45 - 2/9/2013, 18:43
 
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view post Posted on 30/8/2013, 13:22
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Marie-Antoinette

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Dalle memorie di Talleyrand:

"On me mit sous la garde d’une excellente femme, nommée mademoiselle Charlemagne, dans le coche, de Bordeaux, qui employa dix-sept jours à me conduire à Chalais, (au sud-est de Barbezieux, a une trentaine de kilomètres)".

"Madame de Chalais était une personne fort distinguée; son esprit, son langage, la noblesse de ses manières, le son de sa voix avait un grand charme. Elle avait conservé ce qu’on appelait encore l’esprit des Mortemart; c’était son nom".

"Je lui plus; elle me fit connaître un genre de douceurs que je n’avais pas encore éprouvées. C’est la première femme de ma famille qui m’ait témoigné de l’affection et c’est la première aussi qui m’a fait goûter le bonheur d’aimer. Grâces lui en soient rendues !.., Oui, je l’aimais beaucoup.. Sa mémoire m’est encore très chère. Que de fois dans ma vie je l’ai regrettée! Que de fois j’ai senti avec amertume le prix dont devait être une affection sincère dans sa propre famille! "

"Le temps que j’ai passé à Chalais a fait sur moi une profonde impression... Plusieurs gentilshommes d’ancienne extraction y formaient à ma grand-mère une espèce de cour qui n’avait rien de la vassalité du XVIIe siècle, mais où les habitudes de déférence se mêlaient aux sentiments, les plus élevés. M. de Bénac, M. de Verteuil, M. d’Absac, M. de Sourville, M. de Chauveron, M. de Chamillart, se plaisaient à l’accompagner tous les dimanches à la messe paroissiale, remplissant auprès d’elle des fonctions que la haute politesse ennoblissait. Auprès du prie-Dieu de ma grand’mère, il y avait une petite chaise, qui m’était destinée".

"Au retour de la messe, on se rendait dans une vaste pièce du château qu’on appelait l’apothicairerie... D’ans la pièce qui précédait l’apothicairerie, étaient réunis tous les malades qui venaient demander des secours... Ma grand’mère était dans un fauteuil de velours; elle avait une table noire de vieux laque; sa robe était de soie, garnie de dentelles; elle portait une échelle de rubans et des nœuds de manches analogues à la saison. Les manchettes à grands dessins avaient trois rangs; une palatine, un bonnet avec papillon, une coiffe noire se nouant sous le menton, formaient sa toilette du dimanche, qui avait plus de recherche que celle des autres jours de la semaine..."

"Les souvenirs de ce que je voyais, de ce que j’entendais dans ces premiers temps de ma vie sont pour moi d’une douceur extrême.
«Votre nom, me répétait-on chaque jour, a toujours été en vénération dans notre pays. Notre famille, me disait-on affectueusement, a été de tout temps attachée à quelqu’un de la maison... C’est de votre grand-père que nous tenons ce terrain... C’est lui qui a fait bâtir notre église... La croix de ma mère lui a été donnée par Madame... Les bons arbres ne dégénèrent pas! Vous serez bon aussi, n’est-ce -pas ?»
Je dois vraisemblablement à ces premières années l’esprit général de ma conduite. Si j’ai montré des sentiments affectueux, même tendres, sans trop de familiarité; si j’ai gardé en différentes circonstances quelque élévation sans aucune hauteur; si je respecte les vieilles gens, c’est à Chalais, c’est près de ma grand’mère que j’ai puisé tous les bons sentiments dont je voyais mes parents entourés dans cette province, et dont ils jouissaient avec délices..."

"J’appris à Chalais tout ce qu’on savait dans le pays quand on était bien élevé; cela se bornait à lire, à écrire et à parler un peu le périgourdin. J’en étais là de mes études quand je dus repartir pour Paris. Je quittai ma grand’mère avec des larmes que sa tendresse me rendit. Le coche de Bordeaux me ramena en dix-sept jours comme il m’avait amené".



Ovviamente, in una vita cos' lunga e così importante i luoghi legati alla figura del Principe Camaleonte sono tanti.
Se avete voglia, c'è un sito deputato: www.le-prince-de-talleyrand.fr/chateaux.html

Edited by elena45 - 30/8/2013, 14:55
 
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view post Posted on 30/8/2013, 17:51
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Arciduca /Arciduchessa

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Molto bello questo brano delle memorie di Talleyrand! Dei ricordi nitidissimi, considerato che era così piccolo quando visse a Chalais.
Le sue parole rendono bene l'atmosfera di un mondo così lontano, di un sentire così diverso dal nostro...

Ho letto il topic dedicato al "Principe camaleonte", figura molto interessante, che non conoscevo bene. Mi affascina la sua intelligenza.
(Ma le sue memorie sono raccolte in un libro? )

Molto suggestivo il castello di Chalais, severo e possente ma bello.
 
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Marie-Antoinette

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