In epoca borbonica la
famiglia Spinelli (
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Francesco Solimena -
Ferdinando Vincenzo Spinelli,
7°principe di Tarsia(1691-1753) -
Museo di Capodimonte.Fu un grande principe: affidò a Domenico Vaccaro il progetto di un palazzo lussuoso (parzialmente realizzato, oggi in Piazzetta Tarsia) e vi ospitò una biblioteca, un laboratorio di scienze e un circolo culturale.
Nel ritratto indossa il mantello dell'ordine di San Gennaro, istituito da Carlo III di Borbone nel 1738.
Progetto originale del Palazzo Spinelli di Tarsia.
Palazzo Spinelli di Tarsia.Il Nostro si sposò due volte: la prima con Nicoletta di Capua, figlia del principe della Riccia, la seconda con Domenica Sanseverino di Bisignano, ma dei 7 figli solo una raggiunse l'età adulta:
Maria Antonia Spinelli, VIII principessa di Tarsia (1735-1813) che sposò un "cugino" della linea di Scalea e continuò la discendenza per altre due generazioni. Poi il ramo si estinse.
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Parente e coevo di Ferdinando Vincenzo Spinelli di Tarsia suddetto, ma appartenente alla linea dei duchi di Laurino, c'è
Troiano II Spinelli,
IX duca di Laurino (1712-1777). Un personaggio davvero singolare,
Di lui non ho trovato immagini, ma molte notizie.
Allievo del filosofo Giambattista Vico, studiò matematica, fisica e ingegneria. Fu autore di varie opere di stampo illuministico, in particolare nei campi della storia e dell'economia.
Fece attivamente parte della
massoneria napoletana, all'epoca diretta dal principe di Sansevero, Raimondo di Sangro.
Ma è noto soprattutto per aver ristrutturato un palazzo di famiglia nel centro storico di Napoli, Palazzo Spinelli di Laurinoi, trasformandolo in una delle più suggestive realizzazioni del Settecento napoletano ad opera di Ferdinando Sanfelice e Carlo Vanvitelli (figlio di Luigi).
Antichissimo, fu il primo palazzo ad essere edificato, nel 1370, per volere di Roberto d’Angiò, che lo destinò a uno dei suoi figli. In seguito ospitò l’Accademia letteraria di Giovanni Pontano. Gli eredi Pontano vendettero poi agli Spinelli.
Lo straordinario cortile ellittico di
Palazzo Spinelli di Laurino, in via Tribunali (decumano maggiore)
Lo scalone d'ingresso nel secondo cortile.
Notare come sono cambiati i tempi rispetto ai monumenti del '500 (
#entry632756979): sulle pareti, a grandezza naturale, le donne della famiglia.
Notare anche com'è degradato il soffitto, come del resto, purtroppo, tutto lo stabile!
Una dama per tutte:
Ottavia Tullia Tuttavilla (+1814), duchessa di Laurino; seconda moglie di Troiano II, apparteneva a una famiglia napoletana molto potente, quella dei duchi di Calabritto. Il suo busto sull'ingresso invita l'ospite ad entrare.
Infatti Troiano si sposò due volte ed ebbe 24 figli (non tutti raggiunsero l'età adulta), 8 dalla prima moglie Beatrice Pinto y Mendoza, e 16 dalla seconda. Tra le femmine vi furono ben 7 monacazioni e solo 3 matrimoni (non si poteva mica disperdere il patrimonio di famiglia in doti!).
Una delle figlie femmine di primo letto fu Chiara, dama di corte di Maria Carolina, ma anche amante del re Ferdinando e apprezzata pittrice. Il suo autoritratto è agli Uffizi (
#entry610153901).
Autoritratto - Chiara Spinelli Pignatelli (1744-1823), principessa di Belmonte -
Galleria degli Uffizi. Rimasta vedova del Pignatelli, si schierò con la Repubblica Partenopea, e per questo motivo fu più tardi esiliata in Francia.
Anche in questo ramo, come in quello di Tarsia, la continuità fu garantita da una donna:
Ottavia Spinelli, XIII duchessa di Laurino (1865-1936), bis-bisnipote della duchessa suddetta di cui aveva il nome: unica erede, sposò Vincenzo Caracciolo di San Giovanni (1865-1929) e gli trasmise titolo e cognome: i
Caracciolo Spinelli duchi di Laurino sono ancora viventi.
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Anche gli Spinelli principi di Scalea furono fedelissimi dei Borboni, tant'è che, come il parente Ferdinando Vincenzo di Tarsia suddetto, anche Antonio II Spinelli (1715-1787), 8°principe di Scalea, ricevette il prestigioso Ordine di San Gennaro e fu ritratto da Bonito, allievo di Solimena:
Antonio II Spinelli principe di Scalea (1715-1787), con le insegne dell'Ordine di San Gennaro. Sposò la nobildonna Giovanna de Cardenas:
Monumento funebre di Giovanna de Cardenas (1722-1799) nella Chiesa di Santa Caterina a Formiello, opera quasi certa di Giuseppe Sammartino, l'autore del cristo velato di Cappella Sansevero.
Giovanna portò in dote una splendida villa a Barra (lungo il Miglio d'oro), oggi fatiscente, tranne la dependence trasformata in un un convento con bellissimo giardino:
.
Dipendenza
Villa Spinelli di Scalea a Barra.
Tratto da www.nobili-napoletani.it/Spinelli-Scalea.htmIl nipote Antonio III (1795-1884) fu il Primo Ministro dell'ultimo Governo borbonico e Direttore del Grande Archivio; invece,
mutatis mutandis, suo fratello minore Vincenzo sarebbe diventato Deputato del Regno d'Italia!
Vincenzo Spinelli dei principi di Scalea (1806-1878), Deputato della VIII Legislatura del Regno d'Italia.
Per la terza volta la continuità della discendenza fu garantita da una donna:
Eleonora Spinelli di Scalea (p1813-1889) che sposò il principe Pietro Lanza di Trabia (1807-1855), un liberale che aderì alla Rivoluzione siciliana del 1848, e trasferì titoli e patrimonio alla casata siciliana, già ricchissima di suo e plurititolata (
#entry571170832).
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C'è un ramo degli Spinelli
ancora fiorente, gli
Spinelli Barrile di Fuscaldo, del quale abbiamo nominato il capostipite: Salvatore Spinelli (+1565), creato proprio l'anno della sua morte marchese di Fuscaldo per i "meriti" acquisiti nella Strage dei Valdesi del 1561.
Scorrendo l'albero genealogico, dopo 5 generazioni, troviamo un altro personaggio singolare:
Giuseppe Spinelli Barrile (1694-1763), Arcivescovo di Napoli, Cardinale.
Dopo circa due secoli dalla strage, ancora nostalgico della Santa Inquisizione, tentò di reintrodurla nel regno, ma il saggio re Carlo III glielo impedì. Abitava in uno di questi splendidi palazzi:
Antonio Joli - Piazza Bellini intorno al 1756. Il
Palazzo Spinelli Barrile è il terzo a sinistra (il primo è Palazzo Firrao). In fondo l'arco di Costantinopoli (distrutto).
Palazzo Spinelli Barrile di Fuscaldo oggi.
Inoltre il Cardinale possedeva una villa tutta sua tra quelle del Miglio d'oro:
]
Villa del Cardinale a Torre del Greco. Ci sono passata davanti tante volte e mi chiedevo perchè si chiamasse così!
Purtroppo non ho trovato immagini del secondo personaggio di spicco appartenente a questa linea: Gennaro Spinelli Barrile. Oltre che marchese di Fuscaldo e duca di Marianella, acquisì dalla moglie Cristina Spinelli Savelli anche il titolo di principe di Cariati, per cui è più noto come
Gennaro Spinelli di Cariati (1780-1851).
Cristina Spinelli Savelli (1779-1829) apparteneva alla quinta linea della casata, che aveva acquisito il cognome Savelli nel '600 (vedi schema) per il matrimonio del principe Scipione II di Cariati (+1659) con la duchessa Carlotta Savelli di Albano (
#entry607077666). Più volte si ripresenta nella famiglia il problema della discendenza e la nostra Cristina, figlia unica nata postuma, si ritrovò a soli 13 anni, alla morte del nonno, principessa di Cariati. Sposò prima Nicola, il primo dei quattro fratelli Spinelli Barrile, che morì precocemente in un incidente a cavallo; rimasta vedova sposò il secondogenito Gennaro.
Costui, da giovane, aveva aderito alla Rivoluzione Napoletana accanto all'ammiraglio Caracciolo. Pensate, entrambi discendevano in linea retta da due protagonisti della strage dei Valdesi a Fuscaldo nel 1561: il marchese Salvatore Spinelli e il Capitano Ascanio Caracciolo!
Successivamente ebbe un ruolo di primo piano in tutti i regimi successivi: Maestro delle Cerimonie del Re Giuseppe Bonaparte e ministro del Re Gioacchino Murat; Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno delle Due Sicilie. Infine, anche perchè provato da una serie di lutti in famiglia, si ritirò a vita privata dopo la repressione violenta dei moti del '48 voluta da Ferdinando II.
Ernesto Spinelli Barrile (1804-1838), 9° principe di Cariati, primogenito del suddetto. Lui e il fratello minore morirono precocemente di malattia ad un anno di distanza.
La casata è oggi rappresentata da
Ugone Spinelli Barrile (1950), 11° duca di Marianella, che discende dal fratello minore di Don Gennaro: Mario Spinelli (1785-1835) che morì di colera e lasciò un solo figlio maschio, Antonio (1814-1896), riconosciuto 6° duca di Marianella.
Per riepilogare, molto sinteticamente:
Tratto da www.genmarenostrum.com/pagine-lette...%20spinelli.htmEdited by elena45 - 12/4/2021, 15:55