Apprendo per caso che una delle due figlie del principe Raimondo di Sangro e di Carlotta Gaetani dell'Aquila, Donna Rosalia (1748-1808), sposò un esponente di un'antichissima famiglia nobile napoletana, ovvero
Don Fabrizio Capece Minutolo (1738-1817). 3°principe di Canosa, al quale diede sette figli: il primo dei tre maschi fu il noto
Principe di Canosa per antonomasia, storicamente ricordato, almeno dalla storiografia risorgimentale, per il ruolo reazionario che ricoprì nella Rivoluzione napoletana del '99 e per la nomina a
Ministro di polizia dopo il ritorno dei Borboni.
Antonio Capece Minutolo (1768-1838), 4° principe di Canosa. Ministro di Polizia di Ferdinando I.
Lo si ricorda per la severità, per non dire la ferocia, con cui svolse il suo ruolo e che lo rese diffusamente inviso, tanto che alla fine fu sollevato dall'incarico ministeriale. Ebbe parte nella fucilazione di Goacchino Murat e nella repressione dei moti del 20/21 mandando a morte gli ufficiali ribelli Morelli e Silvati. Ma fu anche uomo di lettere e pubblicista. Oggi è un'icona dei neoborbonici!
Il fratello cadetto del principe si chiamava Raimondo (1769-1827), come l'illustre nonno materno, ed era Maresciallo dell'esercito borbonico. Non aveva titoli, ma sposò una nobildonna spagnola conosciuta mentre era di stanza a Madrid:
Matilde de Galvez, marchesa della Sonora (1778-1839). Ebbe tre figlie: Paolina, Adelaide e Clotilde.
Orbene, la primogenita, Paolina Capece Minutolo (1803-1867) marchesa della Sonora, titolo ereditato dalla madre, sposata a Francesco del Balzo di Caprigliano, fu un'apprezzata compositrice, come la sorella Clotilde, e mamma della principessa Pignatelli di Strongoli (
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Villa Craven a Posillipo in un dipinto d'epoca - Proprietà delle due sorelle Capece Minutolo, Adelaide (1805-1869) e Clotilde (1808-1902), figlie della suddetta, per lascito testamentario di una lady inglese trapiantata a Napoli, Elisabeth Craven. Fu rivenduta più volte in seguito.
Ingresso di Villa Craven: la casa del custode come un tempietto greco.
Le due sorelle edificarono nei pressi una chiesa dedicata alla Vergine:
Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli di Bellavista, a Posillipo (1855).
Don Antonio si sposò due volte: dalla prima moglie, Teresa Galluccio (+1821) ebbe 5 figli, tra cui l'erede Fabrizio (1791-1871), 5° principe di Canosa e Donna Rosalia (1796-1867) sposata al marchese Gaetano Pagano. Il principe Fabrizio rimase senza eredi e lasciò tutto ai nipoti, figli di Rosalia; ma il titolo venne rivendicato dai figli del fratellastro Enrico (1822-1863), nato dal secondo matrimonio con Anna Orselli, sposata appena un mese dopo la morte della prima moglie. Solo nel 1914 la discendenza agnatica fu riconosciuta.
La linea è ancora fiorente rappresentata da Don Ernesto Capece Minutolo (1963), 9° principe di Canosa, che gestisce il sito ufficiale della casata (
www.principedicanosa.name/).
Dal sito ho tratto anche questa bella immagine (notare il Vesuvio sullo sfondo):
Albero genealogico della famiglia Capece Minutolo.
Il ramo all'estrema sinistra è quello dei
principi di Canosa che arriva ai nostri giorni; quello all'estrema destra dei
duchi di San Valentino (che si estingue nel 1973) e ha due diramazioni -
duchi del Sasso e
marchesi di Bugnano - ancora fiorenti.
Per ingrandire: https://digidownload.libero.it/capeceminutolo/albero.pdfDal sito si evince anche che le due sedicenti principesse entrambe di nome Irma (zia e nipote) note alle cronache mondane non apparterrebbero alla famiglia. Mi viene il dubbio che facciano parte della discendenza contesa.
P.S. Come dicevo la casata è antichissima, con una genealogia molto complessa e divisa in molti rami, la cui origine si perde nella leggenda che vuole risalga ai Duchi di Napoli. Certo è che il documento più importante che hanno lasciato è la bellissima e preziosa
Cappella Minutolo nel
Duomo di Napoli (
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Viceversa il restante patrimonio immobiliare in Napoli e dintorni è a tutt'oggi molto degradato. Fa eccezione il Castello di Casapozzano di origine medievale, appartenuto ai Capece Minutolo di San Valentino, restaurato in epoca borbonica e passato nel '900 ai de Balzo di Caprigliano per acquisizione dotale.
Castello Capece Minutolo di San Valentino a Casapozzano (CE)
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Come si vede dall'albero, un ramo della casata, molto anticamente, nel 1356, passò in Sicilia, con Raimondo Minutolo, familiare e capitano di re Roberto d'Angiò.
Nel 1718 il ramo siciliano, fiorente a Messina, ottenne il titolo di
Principe di Collereale.
Giovanni Capece Minutolo (1772-1827), Maresciallo dell'esercito borbonico, fu comandante della Real Cittadella di Messina e come il parente napoletano domò i moti siciliani del 1821. Ma fu anche un filantropo.
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Appartenente a una famiglia diversa per le origini e il cognome, ma facente parte dello stesso gruppo, un altro fedelissimo dei Borboni nell'ultima fase del regno:
Carlo Capece Galeota (1826-1908), duca di Regina e principe di Montemiletto.
Alla caduta del regno, seguì a Roma Francesco II di Borbone, l'ultimo Re delle due Sicilie, restando il suo più fidato consigliere e ricevendo da lui l'Ordine di San Gennaro:
Gustavo Mancinelli -Il duca della Regina con la fascia dell'Ordine.
Finalmente un ritratto decente in questa famiglia!
PS. Anche i Capece Galeota hanno una cappella di famiglia nel Duomo di Napoli, a sinistra dell'abside, in posizione simmetrica a quella Capece Minutolo.
Delle loro residenze rimane un palazzo a Via Toledo, noto come Palazzo Cantelmo di Montemiletto, poichè il suddetto Carlo Capece Galeota ereditò dalla famiglia della madre, Maria Maddalena di Tocco Cantelmo Stuart (1786-1850) il titolo principesco e il patrimonio (
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Ebbe, però, solo una figlia femmina e la linea agnatica si estinse.
Edited by elena45 - 8/8/2019, 15:38