Nelle venti cappelle della Basilica di Santa Chiara ci sono altri sepolcri di appartenenti alla casa reale angioina (almeno tre), mentre la decima cappella a destra contiene le spoglie dei Borboni.
Ma in questo contesto è interessante ricordare la cappella di San Francesco (decisamente trasformata da rifacimenti barocchi), che racchiude altri due sepolcri del '300, forse di scuola toscana:
A sinistra della statua del Santo, c'è il sepolcro di Raimondo del Balzo (1303-1375); di fronte quello della sua terza moglie Isabella d'Appia (+1375).
Raimondo del Balzo, conte di Soleto fu un grandissimo e influente personaggio del regno angioino, all'epoca di re Roberto e poi di Giovanna I. A parte le complesse vicende di cui fu protagonista in primo piano, voglio ricordare che, privo di eredi diretti (3 mogli e 4 figli morti in tenera età) alla sua morte lasciò tutto al nipote Nicola Orsini (1331-1399), conte di Nola, figlio di sua sorella Sveva e di Roberto Orsini (1295-1345), con l'obbligo di tramandare il suo cognome: il figlio di Nicola,
Raimondello Orsini del Balzo raccolse due eredità oltre che due cognomi e diventò il signore più potente dell''Italia meridionale (
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Mentre la famiglia Caracciolo era di origine napoletana (X secolo), la famiglia Sanseverino di origine normanna (XI secolo), la
famiglia del Balzo (traduzione di de Baux) era francese, trasferita in italia con altri signori provenzali alla conquista del Regno di Sicilia. Al seguito di Carlo d'Angiò scesero diversi cavalieri della stessa casata:
innanzitutto Barral signore di Beaux e suo figlio Bertrando (1238-1305), che si distinse nella battaglia di Benevento e fu il primo dei
Conti Avellino; la sua discendenza però si estinse nell'arco di poche generazioni.
Con lui scese un secondo Bertrando (+<1309), del ramo di Berre, capostipite dei
Duchi d'Andria. Un terzo Bertrando (+1305) del ramo d'Orange, morto combattendo in Terra Santa, fu capostipite dei
Conti di Soleto.
Furono tutti esponenti di primo piano nelle vicende del reame angioino, compresi i discendenti, per i titoli acquisiti e per le cariche espletate.
Alcune residenze:
Il
Castello di Lauro (AV), appartenuto ai Sanseverino, dopo la battaglia di Benevento passò ai del Balzo conti di Avellino (
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Il
Castello di Casaluce (CE), anche questo di origine normanna, utilizzato dagli Angioini per scopi militari, fu poi acquistato dal suddetto Raimondo del Balzo e utilizzato come residenza. Il conte di Soleto volle anche la costruzione di un monastero annesso al castello per i frati cistercensi.
http://santuariodicasaluce.com/real-castel...ia-di-casaluce/Una recente scoperta:
Resti sotterranei del
Palazzetto del Balzo nei pressi del Maschio angioino, scoperti durante i lavori della Metropolitana in Piazza Municipio. Portate alla luce addirittura pareti decorate con gli stemmi che hanno permesso il riconoscimento:
Lo stemma con la stella cometa d'argento a 16 punte originario dei del Balzo.
Lo stemma dei del Balzo conti di Soleto, successivo al 1301.
E' probabile che il palazzetto fosse la residenza cittadina di Raimondo del Balzo conte di Soleto e di sua moglie Isabella.
Tratto da www.unisob.na.it/ateneo/annali/2010_3_LeoneDeCastris.pdfCerto è che edificare a ridosso della Reggia era un privilegio riservato a pochi e la famoglia del Balzo era molto vicina alla dinastia regnante non solo per gli incarichi espletati, ma anche per i
matrimoni contratti con la casa d'Angiò.La più piccola delle tante figlie di Carlo II lo Zoppo, Beatrice d'Angiò (1295-1335), già vedova giovanissima, sposò Bertrando (+1351) del ramo di Berre (figlio dell'omonimo suddetto al seguito di Carlo I d'Angiò), portandogli in dote la contea d'Andria.
Il figlio di lui, Francesco I del Balzo (1332-1422), sposò Margherita di Taranto, cognata della regina Giovanna I e fu il primo nobile ad essere elevato alla ducale dignità nel Regno. Anche se poi entrò in un aspro conflitto con la vorace regina che lo sconfisse.
All'epoca della guerra scatenata da Luigi d'Ungheria contro Giovanna I, Roberto del Balzo del ramo di Avellino, sposò la sorella della regina, Maria d'Angiò, nel frattempo rimasta vedova; anche se morì poco dopo assassinato assieme a suo padre Ugone, vittima di un intreccio perverso di vendette e giochi di potere a cui non era estranea la moglie.
Più avanti due esponenti della famiglia diventarono addirittura
Regine (ma siamo già in epoca spagnola):
Isabella di Chiaromonte (1424-1465), nipote per parte di madre di Raimondello Orsini del Balzo, sposò Ferrante I d'Aragona;
Isabella del Balzo (1468-1533), ultima discendente dei duchi d'Andria, sposò Federico I d'Aragona e fu l'ultima Regina di Napoli.
E' una vera matassa che si può sbrogliare un po' con questo schema:
Tutti estinti i rami dei De Balzo, tranne uno: il duca d'Andria Francesco I avrebbe avuto, secondo alcune fonti (
www.genmarenostrum.com/pagine-lette...EL%20BALZO2.htm), un figlio naturale, Bianchino, vissuto a Milano al servizio del Duca Sforza: i suoi discendenti,
duchi di Presenzano e
duchi di Caprigliano sono viventi e alcuni di loro, fino a pochi anni fa, abitavano a due passi da casa mia.
Edited by elena45 - 15/5/2019, 07:46