Posts written by LadyReading

Che brava, è proprio quello!

Il Domaine di Madame Elisabeth si trova al n.73 di Avenue de Paris, poco distante dal castello di Versailles (circa 30 minuti a piedi).
Seguendo l'Avenue de Paris su questa mappa, rimane orientativamente poco dopo l'incrocio con Rue Champ Lagarde.




L'Orangerie del Domaine di Madame Elisabeth, al n.26 di Rue Champ Lagarde, è invece aperta quasi tutto l'anno e vengono allestite mostre temporanee:

Ieri, sul domenicale de Il Sole 24 Ore erano recensiti molto positivamente due nuovi testi su Versailles.
L'articolo tesse le lodi del celebre Les Fêtes de Versailles di André Félibien, tradotto qualche anno fa in italiano e ora riproposto in Francia con una nuova edizione:




Il secondo libro recensito è Versailles, ordre et chaos di Michel Jeanneret, che espone un'analisi inedita dei modelli classici nel gusto estetico del Grand Siècle.




Quest'ultimo sembra essere molto interessante, anche se non proprio economico...

Ti ringrazio Marzia!
E' stata davvero una bella giornata e anche il tempo è stato clemente, regalandoci un pomeriggio di sole e cielo azzurro, che a Milano non è certo all'ordine del giorno

Abbiamo visitato i luoghi che ricordano la Milano settecentesca: l'elegante chiesa di San Francesco di Paola, i palazzi signorili di via Manzoni e il museo di Palazzo Morando, dov'è esposto il ritratto dell'ammiraglio Giulio Renato Litta eseguito da Elisabeth Vigée Le Brun.

Nel pomeriggio, prima di una dolce sosta alla pasticceria Ladurée e grazie alla disponibilità di Enrico Ercole, abbiamo avuto il privilegio di visitare le sale di Palazzo Spinola, che la sera stessa avrebbe ospitato il Gran Ballo delle debuttanti dedicato a Sissi.

Spero di rivedervi presto al prossimo appuntamento Aimant!

Molto interessante questa descrizione, Rose! Puoi citare la fonte?

P.S. Ho spostato i post sulla Conciergerie creando una nuova discussione nella sezione "Viaggi", così i temi restano più ordinati per argomento

Che brava Alice, hai ragione!!! *_*

Grazie per l'informazione!

La prossima volta ci andiamo tutti insieme e visitiamo Fontainebleau con Patrick, che è davvero una guida d'eccellenza e ha praticamente libero accesso a tutte le sale del castello

Il Boudoir color madre perla (così chiamato per lo splendido scrittoio in madre perla) è chiamato Boudoir de la Reine, ed è visitabile tutto l'anno. Ecco qualche foto:






Il Boudoir Turco invece, come ho scritto, non era accessibile ai visitatori e il restauro dovrebbe terminare a fine anno:

Non li ho mai visti nemmeno io, neppure negli appartamenti privati di Maria Antonietta, quindi non credo siano esposti. Probabilmente fanno parte delle collezioni del castello, a disposizione di studiosi e ricercatori, ma non sono stati inseriti nel percorso di visita.
In effetti, i disegni e i tessuti sono tra gli oggetti d'arte più delicati e fragili, quindi sarei d'accordo con la decisione di non esporli.

E' probabile fosse già stato postato, ma nel dubbio inserisco qui l'immagine.
Si tratta del ritratto di Maria Antonietta in una miniatura eseguita su avorio da Jean-Laurent Mosnier nel 1775. E' stato venduto da Christie's per la "modica" cifra di 91mila Euro.

Alla Venaria è stato fatto un lavoro eccelso, ma il restauro vero e proprio è partito nella seconda metà del Novencento, mentre le Tuileries sono state distrutte quasi un secolo prima.
Da allora non sono cambiate solo le tecniche di restauro e gli allestimenti dei cantieri edili, ma è cambiata soprattutto la sensibilità verso un passato da recuperare e conservare. Nell'Ottocento nessuno si poneva il dubbio se fosse filologicamente corretto ridipingere gli affreschi o "ammodernare" sale di rappresentanza o interi palazzi secondo il gusto imperante: allo stesso modo, si è deciso che sarebbe stato più facile abbattere le Tuileries piuttosto che provare a salvare il salvabile.

In ogni caso, credo che i milioni di Euro stanziati per la ricostruzione, potrebbero essere devoluti al restauro di beni in pericolo, seriamente danneggiati dal tempo, o lasciati all'incuria. Una cifra del genere, basterebbe a rimettere in sesto l'intero sito di Pompei per i prossimi 3 secoli.

Il comitato per la ricostruzione delle Tuileries è ancora impegnato nella raccolta fondi.
Serviranno circa 350 milioni di Euro e sarà interamente finanziato da privati.

Ecco una foto di come dovrebbe apparire:



Visto così, non sembra male, ma l'idea che sia una cosa ricostruita ex novo... mi fa tanto effetto pacchiano... come la grille di Versailles!

E comunque non capisco come facciano a ricostruire un intero palazzo con lo stesso sfarzo che aveva un tempo. Questa foto mostra la camera Luigi XIV prima dell'incendio: ammesso che riescano a costruire stanze e muri portanti, i quadri, gli arredi, le tappezzerie, i lampadari ecc. da dove li prendono? Saccheggiano il Louvre?

Quando ci penso, mi si stringe il cuore.
Queste foto sembrano mostrare un'essere agonizzante, non certo un freddo palazzo da demolire.
Però, credo che i danni riportati fossero tali da compromettere le mura portanti dell'edificio, e all'epoca sarebbe stato molto complicato (oltre che costosissimo) restaurare l'intero palazzo.
Questa foto ti da un'idea più precisa di come doveva apparire dopo l'incendio e, come vedi, c'era ben poco da recuperare...



Tuttavia, alcuni resti del castello sono stati risparmiati alla distruzione. Pochissimi lo sanno (io stessa l'ho imparato giusto un paio di settimane fa), ma alcuni frammenti originali dell'edificio sono stati portati al Marais e si trovano tuttora di fronte all'Institut Suédois, in Rue Payenne 11.
E pensare che sono ho visitato l'Institut almeno 3 volte, senza sapere che i resti delle Tuileries erano proprio lì!

Qui trovi alcune foto dettagliate della Square Georges-Cain.








Altre foto conservate nei musei francesi:







Edited by LadyReading - 25/1/2013, 10:50

Se ti affascina Francesco I d'Este, sarai felice di sapere che il Metropolitan di New York sta preparando una mostra proprio su questo splendido ritratto di Velázquez.
Trovi l'anteprima qui

Alcune fotografie delle Tuileries scattate da Alfred d'Aunay nel 1871 e conservate al MET di New York:












Una porta decorata in foglia d'oro miracolosamente non intaccata dall'incendio: