Maria Antonietta - Regina di Francia

Posts written by elena45

view post Posted: 16/4/2019, 09:42 Cayetana de Silva Alvarez de Toledo - Personaggi
Il ramo dei Villafranca, continua con il figlio primogenito di Don Pedro visto nel post precedente, che eredita dal padre e dal nonno il titolo di duca di Medina Sidonia, il più antico ducato spagnolo che risale al 1445,:

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Josè Joachin Alavrez de Toledo (1826-1900), XVIII duca di Medina Sidonia. Tornato in Spagna dopo l'esilio del padre alla corte di Isabella II, fu purtroppo la causa della grande rovina della casata, vendendo gran parte della ricchezza della famiglia, sia in termini di proprietà immobiliari che di opere d'arte.

Dopo di lui si succedono altre due generazioni, fino ad arrivare a un personaggio molto interessante della storia spagnola, la famosa "duquesa roja":

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Luisa Isabel Alvarez de Toledo y Maura (1936-2008), XXI duchessa di Medina Sidonia, in una foto giovanile.
Le sue idee repubblicane e la sua aperta avversione al franchismo ne fecero un'aristocratica atipica, da cui il soprannome per le sue idee socialiste che la portarono anche in carcere e all'esilio volontario in Francia. E' stata anche una scrittrice di romanzi e opere storiografiche.
Nel 1955 sposò José Leoncio González de Gregorio y Martí, da cui ebbe tre figli. Nel 1983, alle nozze del figlio Leoncio, la duchessa conobbe Liliane Dahlmann, amica della sposa, con la quale iniziò una relazione sentimentale durata 25 anni e che ha sposato in articulo mortis. Ovviamente è in corso una causa per l'attribuzione dell'eredità.

Edited by elena45 - 28/11/2021, 12:21
view post Posted: 15/4/2019, 14:26 Franco Califano - Petit Trianon
Grazie dell' informazioni. Un piccolo plagio?
view post Posted: 11/4/2019, 10:48 Cayetana de Silva Alvarez de Toledo - Personaggi
Ho riflettuto sulla genealogia degli Alvarez de Toledo Villafranca che discendono dal famoso Vicerè di Napoli (#entry603947562):
https://gw.geneanet.org/favrejhas?lang=it&...varez+de+toledo


Tiziano - Pedro Alvarez de Toledo y Zuniga (1484-1553), marchese di Villafranca del Bierzo maritali nomine - Munchen, Bayerisches Staatsgemaldesammlungen.
Il Vicerè costruttore operò il riassetto della città di Napoli, ma anche la ricostruzione di Pozzuoli devastata dall'eruzione del Monte Nuovo. Oltre al Palazzo Vicereale in Napoli, eresse nel cuore del Rione Terra una dimora per se stesso, dove si rifugiava nei momenti di riposo. Dopo varie ristrutturazioni per i crolli dovuti al bradisismo, oggi è così:

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Palazzo Toledo a Pozzuoli.
Don Pedro si legò alla migliore aristocrazia italiana:
sua figlia Leonor sposò Cosimo I de Medici e fu la più bella Granduchessa di Firenze.;
sua figlia Isabel sposò Giovan Battista Spinelli, duca di Castrovillari;
suo figlio Garcia Alvarez de Toledo y Osorio (1514-1577), Capitano generale della marina spagnola, valoroso condottiero nelle guerre contro i Turchi, nominato da Filippo II duca di Ferrrandina, sposò Vittoria Colonna, figlia di Ascanio I e sorella di Marcantonio II, l'eroe di Lepanto. A Napoli eresse una grande villa, andata distrutta, in quello che si chiama oggi Largo Ferrandina. Fu anche Vicerè di Sicilia e qui, come suo padre a Napoli, tracciò l'arteria principale della città, allora chiamata Via Toledo, oggi Via Vittorio Emanuele.

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Pedro Alvarez de Toledo y Colonna (1546-1627), figlio di Garcia suddetto, Capitano generale della marina (come il padre), e Governatore di Milano. Anche sua sorella Leonor sposò un Medici, ma uno malvagio, Pietro, che la uccise (#entry460693871).

10-Federico-Alvarez-di-Toledo-y-Mendoza-1580-1634
Felix Castello - Federico Alvarez di Toledo y Mendoza (1580-1634), figlio del suddetto; Capitano del mar, durante la conquista dell'isola di Saint Kitts nel 1629 - El Prado.

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Federico Alvarez de Toledo y Ponce de Leon (1635-1705), figlio del suddetto e Vicerè di Napoli ad interim nel 1671 (durante l'assenza di Pedro Antonio de Aragón); nel 1673 fu nominato Vicerè di Sicilia.
Fissò la sua residenza nel palazzo napoletano che diventerà nel '700 Palazzo Ravaschieri alla Riviera di Chiaia (#entry623147963).
Suo figlio, Josè Federico Alvarez d Toledo y Cordoba (1658-1728) sposò Caterina Moncada di Paternò, ultima erede del casato, e acquisì da lei il ducato di Bivona.

Discendente in linea retta Josè Alvarez de Toledo, il marito della famosa Maja e mecenate di Goya:

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Francisco Goya - Josè Alvarez de Toledo y Gonzaga (1757-1796), XI marchese di Villafranca, per discendenza agnatica, ma anche VIII duca di Ferrandina, XV duca di Medina Sidonia, X duca di Bivona e XVIII conte di Caltabellotta e altro ancora (https://es.wikipedia.org/wiki/Jos%C3%A9_%C...e_Toledo_Osorio).
Come già detto non ebbe eredi, pertanto i suoi titoli passarono al fratello minore Francisco.

Di Francisco, oltre al quadro di Goya con sua moglie Tomasa di Palafox, dove lo si vede di profilo, c'è quest'altro ritratto:

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Francisco de Borja Alvarez de Toledo y Gonzaga, XII marchese di Villafranca etc (1763-1721),

Il primo dei suoi 5 figli che raggiunsero l'età adulta fu Pedro:

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Pedro de Alcantara Alvarez de Toledo y Palafox (1803-1867), XII marchese di Villafranca, XVII duca di Medina Sidonia etc, primo cugino dell'Imperatrice Eugenia da parte di madre, fu un esponente di primo piano tra i Carlisti e pertanto dopo il fallimento della della prima Guerra carlista, si ritirò nei suoi possedimenti italiani. Ebbe 8 figli, due dei quali morti precocemente, un altro dolore che accelerò la sua fine. La vedova morì nel palazzo avito di Pozzuoli.
E fu così che due delle sue figlie sposarono principi italiani:
La maggiore Isabel (1823-1867) sposò il principe romano Giovanni Andrea Colonna di Paliano (#entry493669893), rinverdendo un rapporto di parentela che risale al '500.

Anche il fratello minore di Pedro, ovvero Josè Maria Alvarez de Toledo y Palafox (1812-1885), duca di Bivona, si trasferì in Italia e uno dei suoi figli, Fernando (1850->1909), conte di Caltabellotta, sposò la figlia della stessa Isabel, ovvero la principessa Livia Colonna (1855->1910), dando origine al ramo italiano degli Alvarez de Toledo, un ramo comitale tuttora vivente (cfr www.famiglienobilinapolitane.it/Gen...de%20Toledo.htm).

Non ho immagini di questa coppia; di certo hanno posseduto il Palazzo ducale di Avella (AV), dove esiste un giardino dedicato alla principessa Livia:

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Costruito a partire dal 1552, è appartenuto ai Doria del Carretto, poi ai Colonna di Paliano, finalmente ai conti Alvarez.
Dopo Ferdinando e Livia, si sono succeduti i figli: il Conte Garcia (1881-1921) con la moglie Erminia Filo Della Torre; Maria Consuelo (1893-1971) maritata con il duca Nicola Del Balzo; Isabella (1876-1898), maritata con il duca Francesco Capece Galeota.
Oggi è sede di un museo.

E' interessante sapere che c'è anche un palazzo a Napoli:

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Palazzo Alvarez de Toledo in un olio di Vincenzo Abbati (1831). Sullo sfondo Castel Sant'Elmo.

Ma una storia ancor più interessante è quella caprese.
Nel 1932 Ramiro Alvarez de Toledo, XIII conte di Caltabellotta (1906-1965), un nipote di Fernando e Livia suddetti, sposa una giovane pittrice caprese: Letizia Cerio. Letizia appartiene a una famiglia di intellettuali ed artisti molto famosi a Capri. Nascono due figli: Beatrice e Fernando. Beatrice muore a soli 13 anni, mentre Fernando segue le orme della madre dedicandosi alla pittura, tanto che è conosciuto come Fernando Cerio.
Fernando Alvarez de Toledo (1934-2016) ha sposato un'americana, Margareth Byrne Emmet, e ha avuto due figli: Livia Elena e Federico. E' morto recentemente a Capri: aveva 82 anni.

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Letizia Cerio (1908-1997), moglie del conte napoletano Ramiro Alvarez de Toledo.

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Letizia Cerio con il figlio Fernando nel 1948.

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Letizia Cerio con il nipote Federico (1964) nel 1987.

Da una stirpe di guerrieri e diplomatici ad una famiglia di artisti!

PS. Letizia Cerio è nata a Buenos Aires il 29 febbraio 1908, figlia della fotografa e pianista Elena Hosmann e dell'ingegnere navale e sindaco di Capri Edwin Cerio. Durante la sua infanzia e adolescenza, Letizia trascorse un periodo prolungato all'estero, in Europa, in Argentina e negli Stati Uniti. E' cresciuta circondata da artisti, scrittori, politici e energie creative. Nel 1928 conobbe il conte Ramiro Alvarez de Toledo ad una festa all'hotel Quisisana, si innamorarono e si sposarono. Nacquero due figli, ma la famiglia si disgregò durante la guerra: Ramiro andò soldato in Africa, Letizia e i bambini fuggirono miracolosamente da Capri, prima in Svizzera e poi in Argentina dalla madre. Dopo la guerra ritornò a Capri e vi svolse per tutta la vita la sua attività di pittrice nel palazzo di famiglia, Palazzo Cerio accanto alla famosa Piazzetta.

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Palazzo Cerio. Nella sua semplicità, è antichissimo: costruito nel 1372 dal conte Giacomo Arcucci, segretario della regina Giovanna d’Angiò e primo feudatario di Capri. Fu ereditato da Ignazio Cerio (+1921), medico dell'isola, grande appassionato di scienze naturali e archeologia. Lungo il corso della sua vita vi raccolse fossili, rocce, conchiglie, piante e reperti archeologici provenienti da Capri e da viaggi in giro per il mondo. Nel 1949 il figlio Edwin Cerio e sua moglie Elena aprirono al pubblico le porte del palazzo trasformandoloin un museo.
Tratto da https://ecocapri.com/about-us/letizia-cerio/

Edited by elena45 - 30/11/2021, 19:07
view post Posted: 8/4/2019, 10:16 Gli aristopiatti - Petit Trianon
Scopro un libro che c'entra con le nostre ricerche:
“Gli Aristopiatti. Storie e ricette della cucina aristocratica italiana” (Guido Tommasi Editore), scritto da Lydia Capasso e Giovanna Esposito .

"Dai Carciofi, serviti sempre uguali e allo stesso tavolo a Cavour al ristorante Cambio a Torino, al Risotto al Barolo inventato dal Conte, cui entrambi gli ingredienti devono parte della loro gloria; dal nostro grazie per lo zafferano ed il pepe alla Serenissima, alla disputa, tra cuochi che passano da una corte all’altra, intrecciarsi di famiglie signorili, e contese non solo di confini, sull’origine della Zuppa inglese tra Estensi e Piccolomini; l’idea di utilizzare l’arancia con l’Anatra? Per primi l’ebbero i toscani, e solo dopo attraversò le Alpi con Caterina de’ Medici; al banchetto papale del principe Borghese in onore di Innocenzo XII furono serviti 3.400 Carciofi alla romana, ma mai quante le 10.000 ostriche per il matrimonio di Afonso II d’Este e Barbara d’Austria a Ferrara; e, ancora, dall’arista alla fiorentina dei Frescobaldi alla Galantina di pollo che ancora oggi si cucina (e si impara) in Sicilia a casa Lanza di Mazzarino e Tasca d’Almerita al Caffè della contessa Anna Leopardi di San Leopardo (con immerso il gelato Croccante), si arriva fino al taglio monumentale del timballo del Principe di Salina, etc.......":

Segue su https://winenews.it/it/dal-risotto-al-baro...arciofi_332456/
view post Posted: 6/4/2019, 18:31 Abiti e gioielli tra il fastoso e il pacchiano - Arte, Moda e Musica
CITAZIONE (MmeAnna @ 6/4/2019, 13:53) 
Sembra un vero pesce d'aprile, ma non lo è.
Il 1 aprile,a Parigi, c'è stato un furto che ha dell'incredibile.......Considerazioni assolutamente personali le mie.

Che condivido.
view post Posted: 4/4/2019, 14:23 Abiti e gioielli tra il fastoso e il pacchiano - Arte, Moda e Musica
Pare di sì, su modello di un altro gioiello ancora più noto e più prezioso: la Vladimir tiara (#entry285302183). L'abbiamo rivista qualche mese fa (#entry627779884:

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E' più antica delle due viste sopra, creata dal gioielliere russo Bolin alla fine dell'Ottocento. Pare che la Granduchessa Maria Pavlovna l'avesse lasciata temporaneamente da Cartier, offrendo lo spunto al gioielliere parigino!

E per finire, evidentemente il gioiello piaceva molto, una con le acquamarine:

Aquamarine
Apparteneva alla regina di Spagna Vittoria Eugenia e lasciata in eredità alla figlia Beatrice (#entry303212702).

Sibilla
Sibilla Weiler, figlia di Olimpia Torlonia, con il marito Guglielmo del Lussemburgo, indossa il diadema della bisnonna.

Edited by elena45 - 6/4/2019, 08:33
view post Posted: 4/4/2019, 14:09 Abiti e gioielli tra il fastoso e il pacchiano - Arte, Moda e Musica
Questo diadema mi ha sempre molto colpito perchè simile ad un altro:

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Tiara Paley di Cartier in platino e diamanti, 1911

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Tiara Leeds con diamanti e perle, sempre di Cartier, creato nel 1913 per la futura moglie americana di Christofer di Grecia, la miliardaria Nancy Leeds (#entry352767002 / #entry297066281).

Con questo meraviglioso pezzo si fece immortalare anche da Boldini:

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Principessa Anastasia di Grecia, al secolo Nancy Leeds (1883-1923).

Edited by elena45 - 6/4/2019, 08:33
view post Posted: 4/4/2019, 09:59 Abiti e gioielli tra il fastoso e il pacchiano - Arte, Moda e Musica
Perdonami MmeAnna, non voglio fare la maestrina, ma solo integrare le tue ricerche in fatto di gioielli, che apprezzo molto.
Ho trovato la foto di Alexandra con la tiara in questione, dono di nozze del marito Friedrich Franz IV di Mecklembourg-Schwerin (1882-1945).

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Alexandra di Mecklenburg Schwerin (1882-1963), nata Hannover.
Cfr. https://en.wikipedia.org/wiki/Alexandra_of_Hanover

Ancora più interessante la storia di sua madre (#entry296558062).

La mamma di Alexandra, Tyra di Danimarca, figlia minore del re Cristiano IX, era sorella delle più famose Alexandra, regina consorte d'Inghilterra, e di Maria Feodorovna, zarina di Russia. Non era bella come loro, ma molto graziosa. Visse purtroppo un grandissimo dolore in gioventù: si innamorò di Vilhelm Frimann Marcher, un tenente della cavalleria, di cui rimase incinta. Suo fratello Giorgio I di Grecia suggerì di farle avere il bambino ad Atene per evitare lo scandalo; alla stampa danese fu detto che Thyra si era ammalata di ittero. Partorì una bambina, Maria, che fu adottata subito dopo la nascita e rinominata Kate. Marcher si suicidò dopo un confronto con il Re.
Sette anni dopo, nel 1878, Tyra sposò il Principe Ereditario Ernst August di Hannover ed ebbe 6 figli, tre maschi e tre femmine.

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Ernst August di Hannover (1845-1923) con la moglie Tyra di Danimarca (1853-1933) e i loro figli (Alexandra è la seconda delle femmine).
Questi signori sono i bisnonni dell'Antipaticone (il terzo marito di Carolina di Monaco)

Edited by elena45 - 4/4/2019, 12:33
view post Posted: 1/4/2019, 08:42 Élisabeth Vigée-Le Brun - Storia
Beato te Alessandro! Sei un vero globetrotter dell'arte.
Non avevo mai visto questo ritratto che mi ricorda Emma Lyon , ma non è lei.
Ricerchina: questa volta si tratta di una principessa dal nome impronunciabile: Karoline von Manderscheid-Blankenheim (1768-1831), moglie del principe del Liechtenstein.
Il fatto è che purtroppo la Vigevano spesso le faceva tutte eguali!

Interessante è che il ritratto è del 1793, durante l'esilio, dopo che la pittrice era fuggita da Parigi allo scoppio della Rivoluzione, con quattro stracci, 100 luigi e la figlia. Ed è anche l'anno della morte dei due sovrani. Immagino con che animo abbia svolto il suo lavoro!

Edited by elena45 - 1/4/2019, 11:15
view post Posted: 31/3/2019, 07:24 Versailles - Gli appartamenti di Mesdames Tantes - Luoghi
CITAZIONE (celeborn36 @ 17/8/2010, 13:27) 
L’APPARTAMENTO DI MADAME VICTOIRE

La Première Antichambre

E’ la vecchia sala da bagno di Luigi XIV: i muri e il pavimento erano allora rivestiti di un intarsio di marmi policromi, e si vedeva una grande piscina ottagonale in marmo di Rance, che si trova oggi all’Orangerie.
Studio interno del conte di Tolosa dal 1692 al 1724, della contessa di Tolosa dal 1724 al 1750 ed infine di Mme Adélaïde dal 1752 al 1753. Camera di Mme Sophie dal 1755 al 1767, diventa poi la Prima anticamera di questa principessa, poi nel 1769 quella di Mme Victoire.


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La Tasse de Chocolat (nel quadro vediamo a destra la contessa di Tolosa con a sinistra il duca di Penthièvre suo figlio, in primo piano al centro la Principessa di Lamballe in secondo piano Mlle de Penthièvre e il principe di Lamballe)


Jean-Baptiste Charpentier
Louis-Jean-Marie de Bourbon, Duca di Penthièvre e sua figlia Louise-Adelaide

Grazie MmeAnna! Non sapevo che questi famosi dipinti fossero a Versailles.
Il primo mi affascina, un po' come tutti i gruppi di famiglia. L'ho citato più volte: #entry251032195 / #entry539798089
Anche il secondo: #entry252213855

Vedere i ritratti delle Mesdames Tantes nel loro contesto è più suggestivo. Ne ho riconosciuto alcuni: Madame Sophie (#entry309679223), Madame Elisabeth la primogenita in veste di Madame Royale , Madame Henriette la sua gemella in rosso che suona il violoncello, Madame Adelaide giovane in blu con cagnolino(#entry309691296), Madame Adelaide in rosso che suona l'arpa (#entry310384683), etc

Edited by elena45 - 1/4/2019, 09:18
view post Posted: 28/3/2019, 14:54 I palazzi genovesi nei disegni di Rubens. - Personaggi
Per capire meglio gli Spinola di San Pietro del post precedente, faccio il mio solito schema:



Anche perchè essi furono proprietari, oltre al palazzo della Prefettura, di una delle ville disegnate da Runbens:

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Villa Lercari Spinola di Sampierdarena. La villa era stata costruita nel biennio 1563-65 dal Doge Giovanbattista Lercari e lasciata in eredità all'unica figlia superstite Pellina (+1623), divenuta perciò ricchissima; proprietaria anche del palazzo genovese in via degli Orefici, come si vede dallo schema sposò un esponente della famiglia Spinola (ramo San Luca), Giovanni Maria di Luca e Violantina Spinola, detto il Buono (+1601).

Il primo figlio della coppia, Gio Battista Spinola (1575-1625) compì grazie a questo una forte ascesa sociale nel contesto dell'aristocrazia genovese. Inoltre aveva sposato ventunenne Maria Spinola (+1642), sorella del famoso Ambrogio, generale e governatore di Milano e nel 1616 aveva acquistato dai Carafa il feudo e il titolo di Duca di San Pietro in Galatina. Nel 1624, l'anno prima di morire in una spedizione diplomatica in Spagna, acquistò il Palazzo di Antonio Doria all'Acquasola (post precedente). Ebbero ben 15 figli!

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Matthias Melin - Matrimonio di Gio Battista e Maria Spinola.

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Matthias Melin - Gio Battista e Maria Spinola entrano nel borgo di San Pietro in Galatina - Amsterdam, Rijksmuseum

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Michiel Jansz van Mierevelt - Ambrogio Spinola (1569-1630), marchese de Los Balbases.

Gio Battista Spinola, ovviamente, ereditò dalla madre Pellina la villa di Sampierdarena, la fece rimaneggiare conferendole la struttura che ha ancora oggi:



Affidò al pittore genovese Giovanni Carlone un ciclo di affreschi celebrativi della famiglia, con riferimento agli antenati della madre e ad un altro matrimonio prestigioso: quello della figlia Pellina con un componente importante della casata, il giovane Luca Spinola.

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Nella volta del salone del piano nobile scene che illustrano le imprese di Megollo Llercari, antenato del '300 di Pellina senior.
Sotto la volta si sviluppa un grande fregio che comprende una sessantina di personaggi che partecipano alla festa di nozze di Pellina junior (non tutti di facile identificazione).


Pellina Spinola di San Pietro (figlia di Giobattista), sposa sedicenne, con la mamma Maria Spinola e la nonna Pellina Lercari, nel 1615.

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Il padrone di casa, padre della sposa, Gio Battista Spinola.


Il marito di Pellina, Luca Spinola di Gaspare e Maria Doria; ricevette in dono dallo zio Gian Stefano Doria, Doge di Genova, il Principato di Molfetta che aveva acquistato dai Gonzaga. Avranno 6 figlie, tutte femmine.
Per inciso, Luca è il fratello della bellissima Brigida Spinola Doria ritratta da Rubens.

Il primogenito di Gio Battista e Maria Spinola, Gio Maria Spinola (1602-1666) fu il II Duca di San Pietro e sposò nel 1629 la nobildonna genovese Paola Maria Saluzzo, ma ebbe una sola figlia che morì infante.

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Paola Maria Saluzzo duchessa di San Pietro () - Ospedale dei cronici.

Così, nel 1650, il fratello minore Gio Filippo Spinola (1610-1660), per lasciare il patrimonio all'interno della famiglia, sposerà la nipote Veronica (1628-1688) figlia primogenita di Pellina e Luca Spinola, erede del Principato di Molfetta. Gio Filippo fu un grande collezionista di opere d'arte. Ebbero un unico figlio, Francesco Maria Spinola (1659-1727) che si trovò così ad essere duca di San Pietro e principe di Molfetta.
Per inciso, una delle 5 sorelle di Veronica, Maria Aurelia Spinola (1625-1670), sposò il principe ereditario di Monaco, Ercole II (1623-1651) che morì giovane.


Veronica Spinola (1625-1688), di Luca e Pellina Spinola, principessa di Molfetta - Chiesa di San Francesco di Paola.
Cfr www.spinola.it/work/chiesa-e-conven...io-dei-marinai/

In un altro ambiente della stessa villa il pittore Giovanni Andrea Ansaldo celebrò le imprese del generale Ambrogio Spinola, per volontà della duchessa Maria sua sorella. Al centro della volta un grande affresco circondato da altri quattro più piccoli.


Affresco centrale: Ambrogio Spinola offre la città di Ostenda conquistata dopo un lungo assedio all'arciduca Alberto e alla moglie Isabella. Nei quattro riquadri laterali le imprese di Grol, Rimbecke, Vesel e Giulich.
Tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Andrea_Ansaldo

Gli affreschi di Sampierdarena risalgono al periodo compreso tra il 1621 e il 1625, anno della presa di Breda, ritratta da Velasquezin una tela conservato al Museo del Prado:


La resa di Breda (1625): il marchese Ambrogio Spinola accoglie con un gesto amichevole lo sconfitto Maurizio di Nassau, comandante della piazzaforte olandese.
Tratto da www.spinola.it/percorsi/diego-velaz...-breda/?lang=en

Nel 1754 la villa fu ereditata dalla figlia del V duca, Isabel Spinola (+1801) moglie di Martin Fernàndez de Velasco, duca di Frias. ma il Tribunale le diede torto e decise perché fosse data a Maria Caterina Brignole principessa di Monaco. Nell'Ottocento fu ceduta a vari istituti religiosi e poi al Comune che la adibì a scuola. Oggi è quasi soffocata dai nuovi edifici costruiti con l'urbanizzazione della zona.

Cfr. www.sanpierdarena.net/SPINOLA%20di%20san%20Pietro%20via.htm


Anche il ricchissimo patrimonio artistico descritto nel libro di Santamaria è stato smembrato e non restano neppure molte immagini della famiglia. A quelle viste sopra, aggiungo il ritratto di qualche prelato:

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Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio - Giovan Battista Spinola seniore (1615-1704), Cardinale di Santa Cecilia. Come si vede dallo schema, era il cugino del II duca di San Pietro.

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Nicola Spinola di San Pietro, vescovo di Lepanto - Un altro Giovanbattista Spinola Cardinale di San Cesario (1681-1752). Due fratelli, figli del III duca di San Pietro.

Edited by elena45 - 5/2/2020, 14:33
view post Posted: 26/3/2019, 10:56 Arte lombarda dai Visconti agli Sforza - Arte, Moda e Musica
Il grande giovane amico Yue pubblica su fb questa immagine:

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Marie-Philippe Coupin de La Couperie (1773 – 1851) - Valentina Visconti che piange il suo sposo Luigi d' Orleans - Chateau de Blois.

Johnatan mi fa anche sapere che l'opera, del 1822, fu danneggiata da una bomba durante la Seconda Guerra Mondiale e restaurata soltanto nel 2004, quando casualmente in una soffitta del castello fu ritrovata, piegata in quattro, un pezzo di tela mancante.

Plus ne m’est rien, rien ne m’est plus: le ultime parole della figlia di Giangaleazzo Visconti, duchessa d'Orleans, che morirà l'anno dopo.

Cfr un articolo di Ornella Mariani in www.italiamedievale.org/portale/valentina-visconti/

Edited by elena45 - 27/3/2019, 13:29
view post Posted: 25/3/2019, 11:57 Napoli borbonica - Arte, Moda e Musica
Boom di visitatori a Villa Rosebery per le Giornate del FAI.

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La prima piccola costruzione, nel 1801, si deve all'ufficiale austriaco della marina borbonica Giuseppe de Thurn, immersa in una grande tenuta agricola nella zona di Posillipo.

Nel 1820 la proprietà fu acquistata da Maria Antonia Oliva Grimaldi (1758-1822), VII principessa di Gerace e IX duchessa di Terranova, vedova di Giovan Battista Serra (1742-1787); assieme al figlio don Giovanni Agostino ampliarono e ristrutturarono l'edificio.

Morti la principessa e il figlio, nel 1857 gli eredi vendettero la villa e il parco a Luigi di Borbone conte d'Aquila, fratello del Re, comandante della Marina napoletana.

Finalmente, dopo la caduta dei Borboni e l'avvento del regno d'Italia, nel 1867 la villa fu acquistata da Archibald Primrose (1847-1929), lord Rosebery, primo ministro inglese che ebbe una vita molto travagliata e segnata dalla depressione; l'utilizzò come "buen retiro" e la donò poi al governo inglese.

Il resto della storia è qui:
www.storienapoli.it/2016/08/01/5641-2villarosebery/

Edited by elena45 - 25/3/2019, 12:40
view post Posted: 25/3/2019, 11:06 Immagini e storie estensi - Storia
CITAZIONE (Alessandro Sabaini @ 24/3/2019, 17:04) 
Grazie mille Elena per le informazioni, ogni tanto le foto che faccio ai ritratti servono a qualcosa ;)

Certamente, mi danno spunti utilissimi.
view post Posted: 22/3/2019, 08:05 Immagini e storie estensi - Storia
Il vecchio amico Alessandro Sabaini ha postato su fb questa foto:

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Si tratta della copia di un ritratto che Pourbus il giovane fece a Margherita Gonzaga, sorella di Vincenzo I, terza moglie di Alfonso II d'Este, duca di Ferrara e che abbiamo già visto in #entry524181697. E' custodita nel Castello estense di Ferrara.

Fu, come già detto, un personaggio di spicco della corte estense, dove arrivò giovanissima quindicenne per sposare l'ormai anziano duca Alfonso trent'anni più grande di lei. Come dice la scritta nel quadro aggiunse alle altre iniziative in campo musicale anche la fondazione di un Conservatorio.
In diciotto anni di matrimonio, anche lei non ebbe figli, ma pare che la sterilità fosse da attribuire ad Alfonso in seguito ad una caduta da cavallo da giovane. E così finì la linea primogenita degli Estensi e il ducato di Ferrara.
Rimasta vedova nel 1597. aveva solo 33 anni, tornò a Mantova dal fratello Vincenzo che nel frattempo era divenuto duca e che l'accolse in città ossequiandolo con il titolo di "Madame Serenissima di Ferrara". Qui Margherita, molto religiosa, fece costruire una chiesa dedicata a Sant'Orsola e un monastero attiguo, dove si ritirerà lei stessa pur senza prendere i voti. Nella sua nuova condizione vedovile affiancò più volte il fratello duca nella conduzione politica. Più tardi, in seguito alla prematura morte del nipote Francesco IV da pochi mesi succeduto al duca Vincenzo (per l'epidemia di vaiolo che colpì il paese nel 1612), resse di fatto il Ducato in attesa dell’arrivo da Roma del successore, il cardinale Ferdinando Gonzaga. Questi, giunto a Mantova, le affidò la cura della piccola Maria Gonzaga, unica figlia superstite del defunto duca (#entry546954656).

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La chiesa di Sant'Orsola a Mantova. Il convento è stato demolito.

Edited by elena45 - 22/3/2019, 17:03
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