Maria Antonietta - Regina di Francia

Marie Antoinette (2006), di Sofia Coppola, con Kirsten Dunst

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Madame de Noueilles
view post Posted on 16/4/2013, 21:52




Avevate letto la critica dei Dizionari e dei giornali?

Morandini:

L'alleanza tra Austria e Francia ha bisogno di essere suggellata con un'unione matrimoniale: l'ultima figlia dell'imperatrice Maria Teresa viene così inviata in Francia, per sposare il futuro Luigi XVI. Inizia così l'epopea di Maria Antonietta, la più odiata e calunniata regina francese. Chiudendo la sua trilogia sulla solitudine del crescere, torna alla regia la talentuosa Coppola con un progetto ambizioso: restituire dignità (e fragilità) umana alla contestata sovrana. Basato sulla biografia di Antonia Fraser Maria Antonietta-La solitudine di una regina, il racconto prescinde dal contesto sociostorico: un film in costume, ma non storico (non a caso la rivoluzione praticamente non si vede e il film si chiude prima della decapitazione). Il suo è ancora un altro film su un sentimento e uno stato d'animo. Girato prevalentemente nei sontuosi interni della reggia di Versailles, con una ricostruzione sfarzosa, e i magnifici costumi di Milena Canonero (premio Oscar 2006). La sua vera forza sta nel ritratto della protagonista. Con un approccio moderno, la Coppola crea un universo iperbarocco, una gabbia dorata in cui Maria Antonietta si muove incosciente: le pressioni della madre, gli intrighi di corte e la dolorosa indifferenza del consorte, la noia sono affogate in una vivace ubriacatura di scarpe, gioielli, dolci, tessuti preziosi, parrucchieri e qualche amante. Ai ritmi techno, acid, rock anni '80 (Cure, Air, New Order, Bow Wow Wow, Phoenix) alternati a musica d'epoca, la luminosa Dunst incarna con grazia e malizia questa regina teenager.AUTORE LETTERARIO: Antonia Fraser.

«Maria Antonietta» un videoclip sul jet set sfarzoso ma vuoto
di Alberto Crespi L'Unità
A sei mesi dalla «prima» mondiale in quel di Cannes, non possiamo che ribadire le nostre perplessità di fronte a Marie-Antoinette, strombazzatissimo terzo film di una regista come Sofia Coppola che ha diretto in precedenza due ottimi lavori (Il giardino delle vergini suicide e Lost in Translation) ma che la critica mondiale, suggestionata dall'illustre cognome, ha forse santificato con troppa fretta. Dalla Croisette, scrivemmo, con un bel po' di perfidia, che il film parla di Maria Antonietta ma pensa a Lady D.

È Maria Antonietta. Ma ricorda troppo la sventurata Diana
di Giorgio Carbone Libero
Nel 1770 Maria Antonietta, quindicesima figlia dell'imperatrice d'Austria Maria Teresa, ha quindici anni e va in sposa al sedicenne Delfino di Francia, il futuro re Luigi XVI. Non è un matrimonio d'amore, proprio no. Non solo è combinato (ovviamente) ma il povero Luigi proprio non ce la fa a consumare. Qualche scusante ha dire il vero ce l'ha. Da oltre un secolo, i re di Francia "consumano" alla presenza dei cortigiani di Versailles. Il che non ha mai costituito un problema per i predecessori (Luigi XIVe Luigi XV furono indefessi mandrilli fino a tarda età).

I francesi fischiano la regina rock
di Natalia Aspesi La Repubblica
Distesa su una dormeuse, Maria Antonietta, lucente di giovinezza, lo sguardo verso la macchina da presa, una montagna di dolcetti rosa al suo fianco, una cameriera in ginocchio che le infila ai piedi le babbucce di seta, pare una top model, e infatti la prima inquadratura dei film di Sofia Coppola si ispira a una celebre immagine di moda anni '70 del sofisticato fotografo Guy Burden. Si capisce subito, anche dal rock duro che ha accompagnato i titoli di testa rosso fuoco da video musicale, che l'ennesimo film sulla disgraziata moglie austriaca di Luigi XVI se ne fregherà della storia, della politica, e in un certo senso della Francia.

Storia di Maria Antonietta più ragazza che regina
di Roberto Nepoti La Repubblica
Si può accostare Marie Antoinette a The Queen di Stephen Frears? Crediamo di sì; e non solo perché entrambi i film sfuggono alle convenzioni del biopic, ma perché tratteggiano destini di donne costrette a impersonare il ruolo di regina.
Maria Antonietta deve farlo ancora adolescente, a sedici anni, allorché lascia l'Austria per sposare Luigi XVI. Ignorata dal giovane sovrano, la ragazza si ritrova ostaggio di una Versailles ostile e di una nazione che la odia, una donna-bambina rinchiusa in una gabbia d'oro.
 
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Julia_Katina
view post Posted on 16/4/2013, 22:01




Sì, io avevo letto, se non queste, recensioni del genere. E' da un lato è vero, innegabile: Sofia Coppola vuole entrare nell'intimo di una giovane regina che in fin dei conti è una ragazza sola e spaurita, inesperta della vita, e che proprio per questi motivi, alla fine, compirà delle scelte errate che la porteranno al patibolo. Forse il film è un pò "superficiale" dal punto di vista puramente storico e senza dubbio la Coppola ha una sua personale - magari anche un pò sfalzata - opinione di Marie, però a livello introspettivo non lo definirei affatto vuoto, non è solo canzoni rock, scarpe e merletti.
 
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Madame de Noueilles
view post Posted on 16/4/2013, 22:20




Natalia Aspesi forse ha fatto l'articolo più negativo.
 
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view post Posted on 17/4/2013, 15:07
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Madame de Noueilles @ 16/4/2013, 23:20) 
Natalia Aspesi forse ha fatto l'articolo più negativo.

La Aspesi ha detto una cosa giusta, che rispecchia esattamente il mio pensiero.

Non ho mai avuto una grande passione per Maria Antonietta, e nel complesso per il suo periodo: sono attaccato più al periodo del Re Sole e alla bisnonna della Maria, Liselotte; bazzico un po’ il Secondo Impero, ma poco: questo per dire che non sono andato a vedere il film spinto da qualche desiderio particolare circa la figura della Maria, semplicemente ci sono andato col moroso che è il mariantoniettaro di casa.

Né peraltro sono un cinefilo, vado al cinema per rilassarmi e preferisco un bel cartone animato (Coraline, per esempio), o un fantasy (Stardust, Harry Potter), o una commedia o un film come Ipazia, che non saprei in quale genere inquadrare. Diciamolo per chiarire, non mi pongo come critico perché di arte nelle sue varie espressioni non capisco un accidenti, arrivo a dire “mi piace”, “è brutto”, “la tizia nel quadro ha un muso da sberle”, “che bei colori” e così via, ma sono impressioni puramente soggettive, non sono dettate da motivazioni precise se non quelle che mi vengono spontanee dalla pelle.

Il film della Coppola non mi ha lasciato nulla, salvo la delusione sul finale: quello che noi veneti in gergo definiamo “lasciare con la bocca da pomi” (ossia da mele, ignoro l’origine del detto ma si usa per definire qualche cosa che ti lascia insoddisfatto, come il brodino senza sale dell’ospedale). Quando le cose cominciavano a farsi interessanti è finito, con lei che guardava gli alberi. Vero, non era intenzione della Coppola girare un film SU Maria Antonietta, e infatti c’è riuscita benissimo: la protagonista si sarebbe potuta chiamare anche Moira Orfei e il film non sarebbe cambiato di una virgola.

Non aspettandomi nulla di preciso dal personaggio della protagonista, e non immaginando di certo di avere chissà che rivelazioni da un lavoro basato su un libro di una cucitrice di testi come Antonia Fraser (del quale libro pare che la Coppola abbia visto solo la copertina e forse l’indice, comunque) devo dire che sono uscito dal cinema con:

  1. un moderato fastidio proprio per la massa di errori storici più o meno rilevanti (alcuni li notano solo gli addetti ai lavori, altri no),
  2. abbastanza scocciato dalla colonna sonora, quasi diabetico per tutto quel rosa degno del camper di Barbie,
  3. perplesso per uno show di scarpe da fare impallidire Carrie Bradshaw in Sex and the city
  4. e con, ancora dopo tutto questo tempo, una specie di avversione per i macaron.

Forte di questo, avevo avvisato l'uomo: "Il nuovo film te lo andrai a vedere con le amiche del forum, io passo". :woot:

 
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Madame de Noueilles
view post Posted on 17/4/2013, 16:11




Mi ha fatto molto sorridere questo intervento! Odio anch'io i macarons... e il rosa!
Non volevo dare l'idea di non essere d'accordo con l'articolo (ossia: sono abbastanza d'accordo ma dire: "I francesi fischiano" mi è parso azzardato. Probabilmente la Aspesi sa più cose di me, quindi andrò ad informarmi.). E' anche vero, però, che il film se ne frega della Francia.
 
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Julia_Katina
view post Posted on 17/4/2013, 17:08




CITAZIONE (Madame de Noueilles @ 17/4/2013, 17:11) 
Mi ha fatto molto sorridere questo intervento! Odio anch'io i macarons... e il rosa!
Non volevo dare l'idea di non essere d'accordo con l'articolo (ossia: sono abbastanza d'accordo ma dire: "I francesi fischiano" mi è parso azzardato. Probabilmente la Aspesi sa più cose di me, quindi andrò ad informarmi.). E' anche vero, però, che il film se ne frega della Francia.

Sì: il film è incentrato su Marie. Non la storia (nel senso di storica) di Marie, la figlia di Maria Teresa che divenne una regina, ma più la-storia-di-Marie-una-ragazza-come-le-altre-che-diventa-regina.
Forse, ora che ci penso, magari la Coppola, con questa scelta, ha voluto cementare un livello di maggiore connessione, di identificazione, fra le spettatrici - spesso giovani - e la sovrana? :th_019_.gif:
PS: a me piacciono il rosa e i dolcetti :31zw6.gif: #no shame
 
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view post Posted on 17/4/2013, 17:51
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Madame de Noueilles @ 17/4/2013, 17:11) 
Mi ha fatto molto sorridere questo intervento! Odio anch'io i macarons... e il rosa!
Non volevo dare l'idea di non essere d'accordo con l'articolo (ossia: sono abbastanza d'accordo ma dire: "I francesi fischiano" mi è parso azzardato. Probabilmente la Aspesi sa più cose di me, quindi andrò ad informarmi.). E' anche vero, però, che il film se ne frega della Francia.

Lo scrisse perché, se non ricordo male (ormai sono passati quasi sette anni), a Cannes ci furono anche vari fischi alla fine della proiezione per la stampa.
 
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Madame de Noueilles
view post Posted on 17/4/2013, 18:05




L'ennesima figura da ingnorantona... Scusate :( Corro ad informarmi
 
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Elleth
view post Posted on 17/4/2013, 20:21




CITAZIONE (Nefer Snefru @ 17/4/2013, 16:07) 
Non ho mai avuto una grande passione per Maria Antonietta, e nel complesso per il suo periodo: sono attaccato più al periodo del Re Sole e alla bisnonna della Maria, Liselotte; bazzico un po’ il Secondo Impero, ma poco: questo per dire che non sono andato a vedere il film spinto da qualche desiderio particolare circa la figura della Maria, semplicemente ci sono andato col moroso che è il mariantoniettaro di casa.

Né peraltro sono un cinefilo, vado al cinema per rilassarmi e preferisco un bel cartone animato (Coraline, per esempio), o un fantasy (Stardust, Harry Potter), o una commedia o un film come Ipazia, che non saprei in quale genere inquadrare. Diciamolo per chiarire, non mi pongo come critico perché di arte nelle sue varie espressioni non capisco un accidenti, arrivo a dire “mi piace”, “è brutto”, “la tizia nel quadro ha un muso da sberle”, “che bei colori” e così via, ma sono impressioni puramente soggettive, non sono dettate da motivazioni precise se non quelle che mi vengono spontanee dalla pelle.

Il film della Coppola non mi ha lasciato nulla, salvo la delusione sul finale: quello che noi veneti in gergo definiamo “lasciare con la bocca da pomi” (ossia da mele, ignoro l’origine del detto ma si usa per definire qualche cosa che ti lascia insoddisfatto, come il brodino senza sale dell’ospedale). Quando le cose cominciavano a farsi interessanti è finito, con lei che guardava gli alberi. Vero, non era intenzione della Coppola girare un film SU Maria Antonietta, e infatti c’è riuscita benissimo: la protagonista si sarebbe potuta chiamare anche Moira Orfei e il film non sarebbe cambiato di una virgola.

Non aspettandomi nulla di preciso dal personaggio della protagonista, e non immaginando di certo di avere chissà che rivelazioni da un lavoro basato su un libro di una cucitrice di testi come Antonia Fraser (del quale libro pare che la Coppola abbia visto solo la copertina e forse l’indice, comunque) devo dire che sono uscito dal cinema con:
  1. un moderato fastidio proprio per la massa di errori storici più o meno rilevanti (alcuni li notano solo gli addetti ai lavori, altri no),
  2. abbastanza scocciato dalla colonna sonora, quasi diabetico per tutto quel rosa degno del camper di Barbie,
  3. perplesso per uno show di scarpe da fare impallidire Carrie Bradshaw in Sex and the city
  4. e con, ancora dopo tutto questo tempo, una specie di avversione per i macaron.

Forte di questo, avevo avvisato l'uomo: "Il nuovo film te lo andrai a vedere con le amiche del forum, io passo". :woot:

Preciso! sisi
 
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AlyssaG
view post Posted on 19/4/2013, 16:40




Ma c'è ancora gente che si indigna per gli errori storici? Sofia Coppola l'ha detto e ripetuto che non era sua intenzione fare un film storico, ma voleva rappresentare la giovinezza di Maria Antonietta, le sue inquietudini e la sua ribellione. E secondo me c'è riuscita benissimo, anche grazie alla colonna sonora strepitosa e assolutamente azzeccata.
 
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view post Posted on 19/7/2015, 14:53
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Marie-Antoinette

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Enry1973 scrivi benissimo:"Dimentichiamoci di vedere un film biografico. La vita di Maria Antonietta viene raccontata solo attraverso il personalissimo punto di svista oserei dire di Sofia Coppola e gli errori “storici” sono davvero molti. Sembra una scena di teatro comico . E la splendida Maria Antonietta dal lungo collo come un cigno è interpretato da un attrice quasi senza collo. E’ il racconto personale della Coppola su un personaggio in cui lei evidentemente non ha proprio capito una virgola. Non mi è piaciuto affatto!! Ha reso la figura di Maria Antonietta ancora più frivola. Non mi è piaciuto!

Io penso che descrivere la vita di una persona realmente vissuta è un compito difficile e di massimo rispetto. Non è giusto dare un immagine storpiata di una persona realmente esistita!

CITAZIONE (Nefer Snefru @ 17/4/2013, 16:07) 
CITAZIONE (Madame de Noueilles @ 16/4/2013, 23:20) 
Natalia Aspesi forse ha fatto l'articolo più negativo.

La Aspesi ha detto una cosa giusta, che rispecchia esattamente il mio pensiero.

Non ho mai avuto una grande passione per Maria Antonietta, e nel complesso per il suo periodo: sono attaccato più al periodo del Re Sole e alla bisnonna della Maria, Liselotte; bazzico un po’ il Secondo Impero, ma poco: questo per dire che non sono andato a vedere il film spinto da qualche desiderio particolare circa la figura della Maria, semplicemente ci sono andato col moroso che è il mariantoniettaro di casa.

Né peraltro sono un cinefilo, vado al cinema per rilassarmi e preferisco un bel cartone animato (Coraline, per esempio), o un fantasy (Stardust, Harry Potter), o una commedia o un film come Ipazia, che non saprei in quale genere inquadrare. Diciamolo per chiarire, non mi pongo come critico perché di arte nelle sue varie espressioni non capisco un accidenti, arrivo a dire “mi piace”, “è brutto”, “la tizia nel quadro ha un muso da sberle”, “che bei colori” e così via, ma sono impressioni puramente soggettive, non sono dettate da motivazioni precise se non quelle che mi vengono spontanee dalla pelle.

Il film della Coppola non mi ha lasciato nulla, salvo la delusione sul finale: quello che noi veneti in gergo definiamo “lasciare con la bocca da pomi” (ossia da mele, ignoro l’origine del detto ma si usa per definire qualche cosa che ti lascia insoddisfatto, come il brodino senza sale dell’ospedale). Quando le cose cominciavano a farsi interessanti è finito, con lei che guardava gli alberi. Vero, non era intenzione della Coppola girare un film SU Maria Antonietta, e infatti c’è riuscita benissimo: la protagonista si sarebbe potuta chiamare anche Moira Orfei e il film non sarebbe cambiato di una virgola.

Non aspettandomi nulla di preciso dal personaggio della protagonista, e non immaginando di certo di avere chissà che rivelazioni da un lavoro basato su un libro di una cucitrice di testi come Antonia Fraser (del quale libro pare che la Coppola abbia visto solo la copertina e forse l’indice, comunque) devo dire che sono uscito dal cinema con:

  1. un moderato fastidio proprio per la massa di errori storici più o meno rilevanti (alcuni li notano solo gli addetti ai lavori, altri no),
  2. abbastanza scocciato dalla colonna sonora, quasi diabetico per tutto quel rosa degno del camper di Barbie,
  3. perplesso per uno show di scarpe da fare impallidire Carrie Bradshaw in Sex and the city
  4. e con, ancora dopo tutto questo tempo, una specie di avversione per i macaron.

Forte di questo, avevo avvisato l'uomo: "Il nuovo film te lo andrai a vedere con le amiche del forum, io passo". :woot:


Ahahahah CONDIIIVIIIIDOOOOOO

Hanno fischiato alla fine della proiezione del film a Cannes ?? Meritatissimi fischi !! Un film brutto e demenziale!! Quella canzone di sotto fondo pesante e quel continuo descrivere Maria Antonietta tutta dolci, parrucche e banalità varie.. Orrore!
 
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view post Posted on 20/7/2015, 09:14
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Ma se non ricordo male la Maria Antonietta frivola coi dolcetti è una sola parte del film, precisamente quella che segue la sua frustrazione per non aver consumato il matrimonio e di conseguenza 'fatto il suo dovere'. Ha ragione Enry quando dice che il film non è strettamente biografico e segue il punto di vista (o svista) della Coppola, ma a mio parere non necessariamente fa passare un pessimo messaggio su MA. Che peraltro non è davvero lei: la Coppola ha detto che voleva inserire quel film in una sorta di trilogia con Le vergini suicide e Lost in translation. Se guardate Lost in translation noterete che ci sono moltissime analogie anche solo visive con MA.
 
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view post Posted on 20/7/2015, 09:31
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Marie-Antoinette

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Lieta di conversare con te ^_^ ma a mio parere non puoi realizzare un film che parla di una donna realmente esistita trasformando il personaggio del personale punto di vista.. Gli altri film non li ho visti
 
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view post Posted on 20/7/2015, 09:38
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Ma purtroppo succede con molti film storici o biografici, solo che di solito quelli cercano di nobilitare il personaggio e farlo apparire migliore di quanto non fosse mentre la Coppola ha descritto una MA solo smarrita e pronta a farsi trasportare dal vento e dalle voglie (la parte che mi ha urtato di più è quella sulla relazione con Fersen, che mi piaceva immaginarmi più profonda e travagliata e sicuramente lo era, mentre nel film è una parentesi). Poi io non voglio difendere il film a tutti i costi, spesso era pure noioso: solo che a mio parere c'è di peggio. Uno che mi fa venir voglia di strapparmi i capelli è L'intrigo della collana, che fa incetta di tutti i cliché possibili non solo su MA ma pure su Jeanne divenuta Protagonista Vendicatrice Strappalacrime con tanto di stucchevoli flashback sull'infanzia. Rispetto a un film del genere riconosco alla Coppola almeno l'originalità.
 
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view post Posted on 20/7/2015, 09:57
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Sì hai ragione sulla parte dedicata alla relazione sentimentale con Fersen. Quel maledetto scandalo della collana :cry: Il film sembra rendere vittima quell'arpia bugiarda invece le verità sono altre.
 
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1485 replies since 16/11/2006, 09:25   31811 views
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