| Ritornando sulla Riviera del Brenta (la Villa di Valsanzibio è sui Colli Euganei), sempre a Stra si trova Villa Pisani Giustinian, detta anche "La Barbariga". Apparteneva a Filippo Barbarigo e Chiara Pisani. La Villa ha un lungo sviluppo orizzontale; il corpo centrale in stile barocco fu costruito tra il 1620 e il 1661 mentre nel '700 furono aggiunte le due ali laterali con porticato verso la strada. A differenza delle altre Ville, la facciata verso il fiume è piuttosto spoglia, mentre all'interno è molto più elegante, con bellissimi porticati. Qui, nelle ultime giornate di villeggiatura, riparati dalla nebbia e dalle prime piogge autunnali, si possono immaginare i signori conversare e discutere bonariamente con i loro ospiti... "La Barbariga" era l'unica villa della Riviera dove si praticava la caccia alla lepre, grazie all'estensione del parco. Le battute di caccia duravano interi pomeriggi. Alla sera, l'estenuante giornata si concludeva con grandi banchetti e feste sontuose, alle quali erano invitati numerosissimi ospiti. Cito nuovamente il Goldoni ( chi meglio di lui ha descritto in modo così schietto e arguto la società veneziana del suo tempo?) che scrisse: "...in villeggiatura vi è grandissima libertà, il gioco è sempre aperto, le tavole sono sempre imbandite..." Questo dà perfettamente l'idea di che cosa fosse la "villeggiatura" di questi ricchi signori!
A testimonianza delle battute di caccia alla lepre, restano diverse statue, nel giardino, che rappresentano nobili e cacciatori intenti a questa pratica molto amata nella zona all'epoca.
Il giardino all'inglese era considerato uno dei più belli della Riviera e l'appellativo di "Villa che ride sotto il sole" sembra sia dovuto proprio alla bellezza di quest'ultimo in piena fioritura. Il giardino fu fatto costruire da Chiara Pisani, bella donna dal temperamento allegro e vivace che però, dopo la morte prematura del figlio Alvise, si ritirò a una vita solitaria e si dedicò alla beneficenza e a opere di carità. Lo stesso giardino fu commissionato per dare lavoro ai tanti braccianti e contadini della zona bisognosi di lavoro.
La Villa non è visitabile, ma si può ammirare dall'esterno. Ancora oggi, infatti, è possibile percorrere la Riviera del Brenta e veder scorrere una dopo l'altra queste splendide dimore, con il moderno Burchiello, una motonave che compie l'antico tragitto, a giorni alterni, nella bella stagione.
Avvicinandosi verso Padova, sempre sul Brenta, sorge Villa Giovanelli a Noventa Padovana. Mauro mi ha suggerito questa Villa, aggiungendo che nel 1738 ha ospitato Maria Amalia di Sassonia, che qui sostò durante il lungo viaggio che la doveva portare a Napoli, sposa di Carlo III di Spagna. Per questa occasione, la Villa fu abbellita con una monumentale gradinata, ornata di statue opera di Giorgio Massari.
La Villa apparteneva, dalla fine del '600, alla famiglia patrizia Giovanelli. E' un esempio della tipica villa palladiana rimaneggiata e abbellita in stile barocco nel '700. Gli interni sono decorati con stucchi nello stile barocchetto: puttini, medaglioni con scene figurate, rivelano l'opera degli abilissimi stuccatori del primo '700, appositamente chiamati dal Canton Ticino per decorare la dimora.
Sempre a Noventa Padovana, c'è Villa Grimani Vendramin Valmarana. E' una dimora antica che, nei documenti, già nel '400, viene denominata "il castello". E' appartenuta a diverse illustri famiglie veneziane, i Loredan, gli Erizzo, i Trevisan. Nel 1520 il palazzo fu acquistato dal cardinale Domenico Grimani, Patriarca di Aquileia, e figlio del Doge Antonio. I Grimani erano noti per il loro mecenatismo e le ricchissime collezioni d'arte. Nel 1700 la Villa passò ai fratelli Francesco e Antonio Vendramin. Tra il 1762 e il 1773 questi posero mano ad un rinnovamento degli interni, mentre lasciarono immutata la struttura tipica della casa veneziana di campagna, con sala centrale e stanze ai lati.
Elena Vendramin-Calergi, vedova di Andrea Valmarana e ultima discendente della famiglia, nel 1893 con disposizione testamentaria, dispose che la Villa ospitasse un Istituto per l'educazione delle ragazze sordomute. Ancora oggi, la Villa è la sede della Pia Fondazione Elena Vendramin Calergi Valmarana, che si propone di conservare e preservare la struttura della dimora e di prevedere attività coerenti con le finalità della Fondazione.
Un'antica piantina della Villa
Ancora a Noventa Padovana, altre belle Ville:
Villa Widmann Foscari
Villa Manzoni
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