Posts written by *§Yue§*

In questa categoria della Wikipedia francese trovi un ricco elenco di persone decapitate con la ghigliottina durante la rivoluzione francese. Ovviamente non sono tutti, ma sicuramente quelli su cui c'è qualcosa da raccontare. https://fr.wikipedia.org/wiki/Catégorie:Pe...ution_française

Non credo che sia già stato segnalato, ma nel novembre scorso è stato pubblicato: Elisabeth Badinter, Les conflits d'une mère. Marie-Thérèse d'Autriche et ses enfants, Flammarion, 2020.

Dalla quarta di copertina:

Avec Le Pouvoir au féminin, paru en 2016, le public français a redécouvert la figure fascinante de l'impératrice Marie-Thérèse d'Autriche (1717-1780), la souveraine la plus puissante de son temps. Son art de la diplomatie et sa finesse psychologique ont marqué les esprits, tout comme ses seize enfants et son affection jamais démentie pour son mari volage. Puisant dans des archives inédites, Elisabeth Badinter revient sur cette figure majeure par le biais de la maternité. Ce nouveau portrait révèle un aspect caché de sa personnalité: une mère complexe, fort soucieuse de ses enfants, capable de la plus grande tendresse, mais aussi parfois de dureté, voire d'injustice. Une femme souvent tiraillée entre les choix que lui dicte son coeur et ceux imposés par la raison d'État.

Con Le Pouvoir au féminin, pubblicato nel 2016, il pubblico francese ha riscoperto l'affascinante figura dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria (1717-1780), la sovrana più potente del suo tempo. La sua arte della diplomazia e la sua finezza psicologica hanno lasciato un segno, così come i suoi sedici figli e il suo affetto mai smentito per il marito infedele. Cercando in archivi inediti, Elisabeth Badinter ritorna su questa figura maggiore nel quadro della maternità. Questo nuovo ritratto rivela un aspetto nascosto della sua personalità: una madre complessa, molto attenta ai suoi figli, capace della più grande tenerezza, ma anche talvolta di durezza, o anche d'ingiustizia. Una donna spesso combattuta tra le scelte dettate dal cuore e quelle imposte dalla ragion di Stato.


Lo consiglio vivamente perché ci sono molte informazioni sulla giovinezza degli arciduchi, nonché sulle sorelle e fratelli meno noti di Maria Antonietta (ed anche sui rapporti tra di loro una volta lasciata Vienna). Ho trovato anche interessante che spesso sono riportate delle lettere dei governanti dei bambini, cosa che offre una luce piuttosto inedita.
Per esempio si dice sempre che Elisabetta non si sposò mai perché sfigurata dal vaiolo.
Il vaiolo l'aveva segnata nell'ottobre del 1767, escludendola quindi dal grande disegno di Maria Teresa per i matrimoni con i tre cadetti dei Borboni (Ferdinando di Napoli, Ferdinando di Parma, il delfino Luigi Augusto). Tuttavia, ci fu qualche ipotesi di un suo matrimonio con Luigi XV (dopo la morte di Maria Leszczynska, metà del 1768; quindi il vaiolo l'aveva già sfigurata). Una domanda ufficiale di matrimonio fu presentata nel dicembre 1770 da Carlo di Zweibrücken, il grande amore di Amalia, ma fu rifiutata perché il principe non aveva una rendita sufficiente. Sembra quindi che alla fine Elisabetta non si sia sposata soprattutto perché Maria Teresa non voleva, dopo i tre matrimoni impegnativi con i Borboni, garantire ulteriormente una dote, e forse perché preoccupata di avere ulteriori scandali in famiglia (Amalia a Parma, come è noto, causò dei problemi di grande portata, e a giudicare dalla corrispondenza delle governanti, Elisabetta era addirittura peggio di lei e con un carattere impossibile!).

Esattamente come per il famoso "cerimoniale di corte spagnolo", si tratta in verità di un'eredità borgognona. Filippo il Buono prese il lutto a seguito dell'assassinio di suo padre, Giovanni senza Paura (nel 1419), senza più abbandonarlo. Il nero divenne quindi il colore ufficiale delle tenute di corte. Attraverso il pronipote Filippo il Bello, e poi del figlio di quest'ultimo, Carlo V, l'etichetta borgognona fu introdotta in Spagna.
Circa un secolo dopo, il padre di Maria Teresa, l'imperatore Carlo VI, che aveva rivendicato il trono di Spagna alla morte di Carlo II d'Asburgo, impose il nero come colore per le occasioni ufficiali anche a Vienna.

La tesi sperimentale è una tesi di ricerca. Normalmente le tesi triennali (ma spesso anche le magistrali) sono compilative, il che significa che lo studente scrive un elaborato semplicemente basandosi sulla bibliografia esistente. In quel caso mostra la sua capacità di esporre in uno scritto di media lunghezza le sue capacità di analisi critica della letteratura.

La tesi sperimentale o di ricerca prevede appunto un contributo più originale, perché lo studente propone anche, oltre alla lettura critica della bibliografia, un contributo di ricerca originale (che nel tuo caso deriva dalle tue esperienze dirette in Algeria). Ti consiglio di lavorare in stretto contatto col tuo relatore e di farti via via suggerire la maniera migliore per proseguire.
Diciamo che complessivamente una tesi di questo tipo si struttura grossomodo in due. Un primo capitolo che propone lo stato degli studi, quindi la presentazione dell'argomento attraverso quello che è già stato detto nella letteratura (se vuoi, possiamo dire che questo capitolo è l'equivalente di una tesina compilativa). La seconda parte (e sarai tu a decidere quanti capitoli, come dividerli, la lunghezza ecc.) è appunto quella in cui esponi la tua ricerca. Ovviamente si tende sempre a presentare i propri dati in relazione a quanto già detto sulla materia, quindi anche in questa seconda parte non perdere di vista quanto già scritto da altri. Per farti degli esempi: i tuoi dati potrebbero corroborare, e quindi portare delle testimonianze in più, relativamente ad un'opinione già espressa; oppure potrebbero contraddirla e quindi aprire a nuovi problemi di ricerca.

Il confronto con "The Crown" mi pare piuttosto buttato tanto per acchiappare qualche click in più. Avrebbe più senso un confronto con "Versailles", considerato il periodo che tratterà la serie. Spero che la co-produzione francese abbia un certo peso nel renderlo un prodotto non "troppo RAI"

Ciao Rein, ho spostato la tua discussione in "Petit Trianon", perché è la sezione più adeguata. Buon proseguimento

In generale, nelle biografie ben scritte (per esempio quella di Harold Kurtz), si parla dei contatti Eugenia-Hugenschmidt-Clemenceau.

In ogni caso, c'è un piccolo libro dedicato a Hugenschmidt. Non l'ho ancora letto, ma in genere i libri delle edizioni Le Charmoiset sono ben fatti, e immagino che si parli un po' più dettagliatamente di quella questione www.lecharmoiset.fr/lenfant/

Hanno un bel coraggio ad attribuirlo a Cignaroli... Una "Leda e il cigno" di Cignaroli, firmato. Credo che il confronto parli da solo. A mio parere il prezzo raggiunto è sproporzionato e dovuto soltanto al soggetto. Il ritratto è francamente una crosta

Si fa quel che si può in quella grande jungla che è il web!

Cara Elena, sono tutti fotomontaggi. Credo che questa serie, come già altre che mi è capitato di vedere, provengano dallo stesso autore (che credo abbia un account Flickr dove posta questi pastiche, penso senza malizia). Immagino che poi, come capita spesso, girino sul web senza più riportare la fonte di origine.

Per farti un esempio, anche se non so su due piedi rintracciare la fonte esatta, la terza immagine (Leonora d'Aragona) è elaborata su un dipinto toscano (senese?) del Trecento, probabilmente raffigurante Santa Caterina d'Alessandria (o comunque una martire; la sua mano sinistra dovrebbe reggere la palma nell'originale).


Aggiornatamento

Trovata: molto ritoccata, ma è la Caterina d'Alessandria di Simone Martini alla National Gallery di Ottawa.



Tutti i pastiche li puoi trovare qui.

L'ho vista qui in Belgio doppiata in francese. Non è un capolavoro e sicuramente è un po' romanzata, ma è comunque gradevole. Una cosa che ho apprezzato è che è piena di ironia e auto-ironia.
Non penso che sarà tagliata, trattandosi di due puntate trasmesse in due giorni differenti.
Maximilian invece è stata molto sforbiciata (ma erano tre puntate originali ridotte a due).

Oggi ho visto in libreria un nuovo libriccino su Maria Antonietta. Non è chiaramente indirizzato a degli appassionati, ma sembra piuttosto un "libro pensierino" (i tagli sono dorati). La cosa simpatica è che le illustrazioni non sono i soliti dipinti noti, ma delle piccole stampe industriali colorate (direi di inizio Novecento), in stile calendario del barbiere.









Questo invece non è recentessimo (uscito il 2 novembre 2016), ma non mi pare che sia stato segnalato. L'idea è simile alla raccolta curata da Evelyne Lever, Marie-Antoinette telle qu'ils l'ont vue, ma la selezione interna è diversa. E in generale costa molto meno!

In Francia e in Belgio vanno molto di moda queste BD biografiche, ma devo dire che non ne sono un grande appassionato (anzi). Recentemente ne ho sfogliata una in libreria a Bruxelles su Maria Antonietta, in due volumi. Oltre a non apprezzare lo stile grafico, spesso abbastanza asciutto e/o troppo pop fotorealistico (in stile americano anni Sessanta), trovo che in generale la trattazione delle emozioni dei personaggi sia superficiale. Per quanto uno non possa apprezzare lo stile grafico dei manga (cosa comprensibilissima), in compenso l'attenzione è spesso molto focalizzata su cosa provino i personaggi raffigurati. Le BD invece sono piuttosto algide e fredde (e anche superficiali: d'altra parte ogni volume di solito si aggira sulle 60/70 pagine e le serializzazioni non sono mai troppo lunghe: quello su Maria Antonietta era appunto in due volumi e raccontava tutta la sua vita).

Appena capito in centro a Bruxelles - ho letto che in Belgio è uscito a fine agosto - darò un'occhiata a Charlotte, ma già il sunto sul sito dell'editore non mi fa sperare bene.

Élevée par son père Léopold 1erer, Charlotte de Belgique est destinée à faire un glorieux mariage. Pour la jeune femme, le choix s'arrête sur l'archiduc Maximilien d'Autriche, frère cadet de l'empereur François Joseph. Un mariage somptueux vient sceller leur union, qui, disons-le tout de suite, ne sera pas heureuse. Le jeune couple est dépassé par les rivalités dont ils sont le jeu, entre les terribles Habsbourg et le calculateur empereur Napoléon III. Et Maximilien se révèle un homme décevant, à tous points de vue. C'est en faisant face à l'adversité que Charlotte aura finalement l'occasion de quitter les voies d'un chemin tout tracé...

Non ne esce bene nessuno:
* gli Asburgo sono terribili (Carlotta fu accolta molto bene, invece, soprattutto da parte di Sofia, che vedeva in lei la principessa colta e ligia agli obblighi di corte, a differenza di Elisabetta che, tanto per cambiare, è quella che non andava d'accordo con la giovane belga. Cosa che tendenzialmente porta a parlare di Carlotta in maniera molto antipatica da parte dei biografi di Sissi).
* Napoleone III è calcolatore: più recentemente si è messo in luce il fatto che Massimiliano dovesse essere o scemo per pensare che il referendum messicano fosse reale, oppure molto più opportunista di quanto il mito romantico non faccia credere. Sia lui sia Carlotta erano molto ambiziosi e il fatto di aver perso il loro piccolo viceregno milanese li aveva piccati non poco. Inoltre oggi si cerca di mettere in risalto anche il fatto che il ritiro delle truppe francesi fosse inevitabile, visto che la Francia del Secondo Impero nel 1866-67 stava già mostrando quelle debolezze interne ed esterne che avrebbero portato al suo collasso. La fucilazione di Massimiliano fu un colpo durissimo per Napoleone e Eugenia, che per la prima volta davanti all'Europa avevano mostrato di aver fatto un grosso errore politico con la vicenda del Messico (insomma, tutto il fattaccio non fu certo risolto a cuor leggero e calcolatore). Ma vabbè, è tradizione far fare a Napoleone III la parte del cattivo in questa storia, anche per non urtare i messicani che idolatrano Benito Juarez (vedi il film con Bette Davis), concediamoglielo.
* Massimiliano è deludente sotto tutti i punti di vista: salvo il mistero della loro vita sessuale, quella tra Max e Carlotta fu un'unione felice e Massimiliano non difettava certo di qualità personali e caratteriali. Sono perplesso...

Qui c'è qualche pagina in anteprima: lo stile grafico è simpatico, ricorda un po' dei corti Disney di fine anni Cinquanta (come quello su Maria Stuarda), e quindi non fa parte di quel foto-realismo tipico delle BD.

Edited by *§Yue§* - 10/9/2018, 20:26

Yue (luna in cinese) è sufficiente, il resto è "paccottiglia" a fini grafici (scelte d'adolescenza risalenti a più di dieci anni fa)

Se ne senti la necessità, per esempio per un errore di distrazione, puoi modificare i tuoi messaggi (c'è l'opzione in alto a destra di ogni messaggio:cancella, modifica, rispondi).

Ciao Sofia, grazie per esserti presentata e benvenuta tra noi!