Maria Antonietta - Regina di Francia

I Pignatelli

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elena45
view post Posted on 22/6/2017, 07:47 by: elena45
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Marie-Antoinette

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Come mi è già successo, l'entusiasmo della ricerca mi spinge a volte fuori tema e mi induce a fare un po' di confusione. Provvedo perciò a mettere ordine, trasferendo le notizie che riguardano la famiglia Pignatelli dalla discussione su Napoli spagnola in un topic a parte.

I Pignatelli sono una famiglia nobile napoletana, siciliana, pugliese e calabrese, con un ramo spagnolo, forse di origine longobarda. In essa confluirono via via le eredità in titoli e patrimoni di altre tre grandi genealogie europee, tanto che alla fine molti rappresentanti della famiglia ne portarono tutti e quattro i cognomi: Pignatelli Aragona Tagliavia Cortés.
Le vicende ingarbugliate di questi intrecci le ho accennate in #entry596228728.

Il 21 settembre 1617 il nobile siciliano Diego Tagliavia d'Aragona (1596-1663), IV Duca di Terranova, IV Principe di Castelvetrano, Marchese di Avola etc, Grande di Spagna di prima classe, sposa a San Lorenzo el real, in Spagna, Estefania Carrillo de Mendoza y Cortez (1595-1635), VI Marchesa del Valle di Oaxaca, pronipote ed erede del conquistatore del Messico. L'unica figlia di questa coppia unirà tre cognomi: Giovanna Tagliavia d'Aragona Cortez (1619-1692). Ha il nome della nonna paterna, madre di Don Diego: la principessa napoletana Giovanna Pignatelli e Colonna (+1617).

Il 16 giugno 1639, a Palermo, l'ereditiera Giovanna si unisce alla stessa potente famiglia napoletana dei Pignatelli: sposa Ettore IV Pignatelli e Pignatelli (1620-1674), principe di Noia e Duca di Monteleone, anche lui unico erede.
Ettore ha ereditato il principato lucano dal padre Fabrizio, il nome e il ducato calabrese dal nonno materno, il famoso generale spagnolo e Vicerè di Catalogna all'epoca di Filippo III:

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Ettore III Pignatelli e Colonna (1574-1622), V duca di Monteleone (oggi Vibo Valenzia).
Ettore III è fratello di Giovanna Pignatelli suddetta, sicchè i due sposi di Palermo hanno i nomi dei rispettivi nonni e sono cugini di secondo grado.

Ed eccola, la ricchissima ereditiera siciliana che porterà titoli, patrimonio e ...cognomi al casato Pignatelli:

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Giovanna Tagliavia Aragona Cortez (1619-1692) V duchessa di Terranova e V principessa di Castelvetrano - Collezione Pignatelli.
Per gentile concessione di E. Napoli, studioso di Castelvetrano

Stipulati a Palermo il 18 ottobre 1638 dal notaio Pietro Graffeo, i capitoli matrimoniali, oltre a fissare in Pignatelli Tagliavia Aragona Cortez il nome di famiglia (per semplicità scriverò Pignatelli TAC), indicavano l’enorme fortuna che nel tempo sarebbe giunta in possesso della coppia e che consisteva, oltre che nei possedimenti della casa Pignatelli dislocati tra Basilicata e Calabria, nel vasto patrimonio dei Tagliavia d’Aragona, allocato nella parte meridionale della Sicilia, nonchè nei possedimenti messicani dei Cortez.

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Castello di Vibo Valenzia (già Monteleone).
Il ducato di Monteleone fu concesso da Carlo V nel 1527 ad Ettore I Pignatelli (+1536) assieme al titolo di Vicerè e Capitano generale del regno di Sicilia.

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Castello di Noja, oggi Noepoli (PZ), da non confondere con Noja (Ba), oggi Noicattaro, appartenente ai Carafa.
Il feudo fu acquistato nel 1553 da Fabrizio Pignatelli (+1567), già marchese di Cerchiara (CS) dal 1556.

Ettore IV e Giovanna vivono a Palermo, nel Palazzo Monteleone di Piazza san Domenico (oggi distrutto), dove nascono i loro 5 figli (un solo maschio) e si distinguono per la loro fedeltà alla corona spagnola: Ettore e il padre Fabrizio riescono a sedare la rivolta di siciliani e calabresi che precedette quella più nota di Masaniello. Quando il suocero, Diego Aragona Tagliavia, capitano dell'esercito siciliano, è chiamato in Spagna da Filippo IV, Ettore lo seguì insieme a tutta la propria famiglia. Riuscì a inserirsi nella vita politica e sociale spagnola: da gentiluomo di camera di Filippo IV fino a Vicerè d'Aragona. Per tutti i suoi figli concluse prestigiosi matrimoni con rampolli dell’aristocrazia iberica e siciliana. Per esempio:

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Juan Baptista Martinez del Mazo (1660) - Mariana Pignatelli TAC, figlia di Ettore e Giovanna, sposa in Spagna Jaime Francisco de Silva y Fernández de Hijar (1625-1700), V duque de Hijar - Real Academia de Bellas Artes de San Fernando.

L'unico maschio, Andrea Fabrizio (1640-1677), sposato con Teresa Pimentel y Bonavides, figlia del conte di Bonavente, muore giovane, in Catalogna, in seguito alle ferite riportate in battaglia e lascia solo due femmine, Giovanna e Rosalia. La storia di una discendenza femminile che rischia l'estinzione della famiglia porta a un matrimonio interno, molto poco ortodosso:

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Giovanna Pignatelli TAC (1666-1723), figlia di Andrea Fabrizio, VI principessa di Noja, VIII duchessa di Monteleone, VI duchessa di Terranova e VI principessa di Castelvetrano, nipote e omonima della suddetta Giovanna del '600, sposa, a soli 13 anni, nientemeno che il fratello del suo bisnonno (!), circa vent'anni più vecchio, portandogli titoli e patrimonio:

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Niccolò Pignatelli (1648-1730), Viceré di Sardegna nel 1687 e primo Viceré di Sicilia dopo lo sbarco nell’isola delle truppe dell’imperatore Carlo VI d’Asburgo nel 1719. Nel corso del suo mandato ricostruì la cittadina di Avola che era stata distrutta dal tragico terremoto del 1693.
Morì prima dell'arrivo dell'arrivo del nuovo re, Carlo III di Borbone; la famiglia fu riabilitata grazie alla mediazione del fratello Francesco, Arcivescovo di Napoli:

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Il cardinale Francesco Pignatelli (1652-1734), ultimo rampollo di 13 figli di Giulio Pignatelli principe di Noja e della terza moglie Beatrice Carafa. Accolse Carlo III di Borbone nella cattedrale di Napoli al suo ingresso in città nel 1734.

Niccolò e Giovanna abitarono a Napoli, in un palazzo bellissimo:

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Palazzo Monteleone a Napoli, nei pressi di Piazza del Gesù. Fu costruito nel '500 da Camillo Pignatelli, 3° duca di Monteleone (1525-1583) e ristrutturato da Niccolò che chiamò l'architetto Sanfelice. Notare lo stupendo portale.

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Un capitello di Sanfelice e la scritta che ricorda l'intervento di Niccolò Pignatelli
(www.ilportaledelsud.org/degas.htm).

Niccolò e Giovanna ebbero 10 figli e la dinastia dei Pignatelli TAC continuò fino ai nostri giorni, dividendosi in almeno 4 rami (vedi schema).

I - Nel ramo dei conti di Cerchiara, discendenti dal fratello minore, Fabrizio Pignatelli TAC (1703-1736), non ho trovato personaggi interessanti. Sono ancora fiorenti nella persona del conte Stefano (1951).

II - Del ramo dei Principi di Strongoli, discendente da Ferdinando Pignatelli TAC (1689-1767), ne abbiamo già parlato nel topic sulla Rivoluzione napoletana (#entry567844338), citando i due fratelli martiri della feroce rappresaglia borbonica.
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III - Un altro ramo è quello dei Conti di Fuentes, che parte da un altro fratello, Antonio Pignatelli TAC (1700-1746) e si sviluppò in Spagna.

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Joaquin Anastasio Pignatelli (1724-1776), XVI conte di Fuentes, figlio di Antonio e della nobildonna spagnola Francisca Moncayo, (1726-1773) marchesa di Mora e signora di Riesi (in Sicilia, fondata da un suo antenato).
Ambasciatore in Francia, sposò in prime nozze la nobildonna italo-spagnola Maria Luisa Gonzaga, duchessa di Solferino, ed ebbe 5 figli (#entry580945374). In seconde nozze sposò la madre vedova di Cayetana d'Alba.
L'ultima discendente diretta, Cristina Pignatelli (1919-2013) si è spenta recentemente a Riesi (CL).
La figlia maggiore:

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Anthon Mengs - Maria Francisca Pignatelli y Gonzaga (1748-1769), seconda moglie di Luis Antonio Fernandez de Cordoba (1704-1769), XI duca di Medinaceli. Sfortunatissima: morì a 21 anni dopo aver sposato un vecchio.

La figlia minore:

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Maria Manuela Pignatelli y Gonzaga (1765-1816), e il marito Juan Pablo de Aragón-Azlor (1730-1791), duca di Villahermosa. Appoggiò finanziariamente la guerra d'indipendenza spagnola contro i francesi.

Il fratello Giuseppe divenne santo:

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San Giuseppe Pignatelli (1737-1793), gesuita, salvò l'Ordine dalla soppressione.

Un altro fratello, Ramon, anche lui ecclesiastico, fu anche un celebre ingegnere in Spagna:

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Goya - Ramon Pignatelli (1734-1813), canonico della Cattedrale di Saragozza, come ingegnere diresse i lavori per la costruzione del Canale Imperiale d'Aragona, opera idraulica di prim'ordine.
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IV - Infine uno sguardo sintetico al ramo principale (noto come Terranova, perchè ereditarono tra gli altri il titolo siciliano):

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Francesco Solimena - Diego Pignatelli TAC (1687-1750), figlio primogenito di Nicolò e Giovanna - MET Museum NY.
Zio del Santo Giuseppe, vissuto per sua scelta in ristrettezze, don Diego invece concentrò nella sua persona titoli e ricchezze: VII principe di Noja, VIII duca di Terranova, IX duca di Monteleone, etc. Notare nello stemma le tre pignatte nere dei Pignatelli e le bande rosse degli Aragona.
Come il padre fu filosburgico: Gran Connestabile del Regno di Sicilia e luogotenente in Calabria, fu riabilitato come già detto dal nuovo Re, a dimostrazione di come gli aristocratici sapessero adeguarsi alle diverse condizioni politiche. Ma soprattutto Don Diego si concentrò sulla sistemazione del suo vasto patrimonio.
Non pago della splendida dimora in Napoli che abbiamo visto, affidò all'architetto Sanfelice la costruzione di una "villa delle delizie" a Barra, nota appunto come Villa Pignatelli di Monteleone, opera che fu completata dal figlio Fabrizio (1718-1763) e dall'architetto Ferdinando Fuga. Oggi, purtroppo ne restano solo rovine. (www.vesuvioweb.com/it/wp-content/up...vioweb-2015.pdf).
La scelta del luogo da parte di Don Diego, probabilmente, fu suggerita anche dalla vicinanza dell’altra grande villa di Barra (#entry599018073), quella costruita da Gaspare Roomer all’inizio del Seicento e che, in quel periodo, apparteneva a Girolamo Pignatelli di Marsico Nuovo (che sposerà una figlia di Diego, Francesca).

Chi amò più di tutti la Villa di Barra fu il principe Ettore, nipote di Don Diego, che qui si sposò nel 1767 con Annamaria Piccolomini d'Aragona, erede dei Principi di Valle ed ebbe 12 figli :

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Ettore Pignatelli TAC (1742-1800), nipote di Diego (notare il Vesuvio sullo sfondo). La villa che tanto amava fu distrutta da un incendio che mandò in cenere gran parte della sua quadreria.

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Cardinale Francesco Maria Pignatelli (1744-1815), fratello del suddetto. Nemico di Napoleone, segui Pio VII in Francia, dove si rifiutò di assistere alla nozze dell'Imperatore con Maria Luisa d'Austria.

Com'è noto, e come successe in molte famiglie nobili, i Pignatelli si divisero all'epoca della Rivoluzione napoletana, e due esponenti furono giustiziati (#entry524462612). La famiglia (o parte di essa) si orientava in senso liberale.

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Diego Pignatelli TAC (1774-1818), figlio di Ettore suddetto, aveva sposato Maria Carmela Caracciolo di Brienza (stesso ramo dell'ammiraglio) ed era primo cugino di Ettore Carafa duca d'Andria; schierato con i repubblicani, fu condannato a morte lo stesso giorno in cui moriva il padre, colpito da un infarto. Fu graziato per intervento dello zio Cardinale Francesco Maria e del Papa, e si trasferì a Milano. Più tardi ritornò a Napoli con Giuseppe Bonaparte e divenne suo Ciambellano. Poi si trasferì a Palermo dove le sorelle si legarono alla più illustre nobiltà siciliana: Maria Francesca sposò il principe Lucchesi Palli, Costanza il principe Filangieri di Mirto, e Margherita il più famoso Niccolò Filangieri di Cutò, Luogotenente del Regno.

Diego da parte sua si costruì un grande palazzo:

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Villa Pignatelli all'Olivuzza (oggi Istituto del Sacro Cuore abbandonato), costruita all'inizio dell'Ottocento, dimora del suddetto.

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Cappella Lucchesi Palli - Pignatelli (guarda stemmi) al cimitero di Palermo, fatta costruire per la principessa Maria Francesca Pignatelli , moglie di Antonio Lucchesi Palli e madre di Ettore, morta nella famosa epidemia di colera del 1837.

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Giuseppe Pignatelli TAC (1795-1859), unico figlio maschio e erede del suddetto. Sposò Bianca Lucchesi Palli sua cugina. Ricchissimo, visse a Palermo dove occupò cariche di grande prestigio.

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Bianca Lucchesi Palli (1801-1882), figlia di Antonio principe di Campofranco e sorella di Ettore e quindi cognata di Carolina di Borbone.

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Carmela Pignatelli TAC (1821-1889), primogenita di Giuseppe e Bianca Lucchesi Palli, fu protagonista dei salotti palermitani. Sposò il duca di Gualtieri, Carlo Avarna, uomo politico legato ai Borboni.

Il primogenito di Giuseppe e Bianca Lucchesi Palli, Diego Pignatelli TAC (1823-1880) sposò la pronipote del principe di Sannicandro, Giulia Cattaneo della Volta (1828-1897), ma non ebbero figli. La duchessa Giulia, prima cugina tra l'altro del Cardinale Sisto Riario Sforza, fu Dama di corte della Regina Margherita, ma di lei come del marito non ho trovato immagini.
Giulia, dal 1866 divenne proprietaria della Villa Giulia di Barra, risalente al '700 ed ereditata dall'avo (#entry621316788).
Non pago, il principe, l'anno dopo, acquistò a Napoli la famosa Villa Acton sulla Riviera di Chiaia.

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Villa Giulia a Barra, costruita su progetto di Carlo e Luigi Vanvitelli dal principe di Sannicandro (l'aio di Ferdinando IV) e così' chiamata in onore di sua moglie Giulia di Capua (1707-1789).
In mancanza di eredi, alla fine dell'Ottocento la villa passò al giovane principe di Sant'Elia Diego de Gregorio (1871-1942) che, rimasto orfano piccolissimo di entrambi i genitori, era stato adottato dalla duchessa Giulia e aveva acquisito il cognome Cattaneo; Villa Acton, invece, andò al giovane nipote del duca omonimo: Diego Pignatelli jr (1862-1930).
Figlio di Antonio Pignatelli (1827-1881) e della trapanese Marianna Fardella vedova Flores, sposò la figlia della sua sorellastra Ludovica Flores, ovvero la giovane Rosina Fici (praticamente sua nipote). Eccola:

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Donna Rosina Fici (1869-1955), dei duchi di Amalfi, moglie del suddetto. Visse splendidamente il periodo della Belle Epoque, facendo della residenza napoletana una vera reggia, luogo di incontri mondani e culturali. Dopo la morte del marito e nel giro di pochi anni dei figli maschi, tutti e tre senza eredi, lasciò la proprietà allo Stato:

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Villa Pignatelli di Napoli, oggi Museo Diego Pignatelli.
Tratto da www.rocaille.it/villa-pignatelli-napoli/
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I Pignatelli TAC Terranova moderni:

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Don Giuseppe Pignatelli TAC (1860-1938), detto Peppino, fratello maggiore del suddetto Diego (proprietario di Villa Acton) aveva ovviamente ereditato i titoli dal padre Antonio: XIV principe di Noja, XVI duca di Monteleone, XIV duca di Terranova, XV principe di Castelvetrano etc; fu anche Senatore del Regno. Sposò la bellissima nobildonna spagnola Rosa de la Gandara (1869-1946). Forse fu lei a trasmettere la vena artistica ai discendenti. La figlia Marianna, detta Mananà (1894-1960), fu una brava scultrice (#entry567920728) e la figlia Maria Gloria (1891-1925), detta mariettina una scrittrice.

Il figlio Antonio Pignatelli TAC (1892-1958) si trasferì da Roma a Cuernavaca, in Messico, per curare la tenuta di famiglia e sposò l'americana Beatrice Molyineux.

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Giuseppe Pignatelli TAC (1931-1989), detto Pepito (nato in Messico), e la moglie Giulia Gallarati, detta Picchi (+1993), figlio dei suddetti. E' stato l'ultimo discendente agnatico della linea primogenita. Morto senza figli, i titoli sono passati al cugino Niccolò.

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Maria Gloria Pignatelli TAC(1927-2015), detta Lolita, sorella del suddetto. Ha scritto il libro "Tramonto sull’Hacienda Cortés" in cui narra la perdita delle proprietà messicane ereditate dal Conquistador durante la Rivoluzione in quel paese.

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Fabrizio Pignatelli TAC(1897-1953) e la moglie, Maria Cristina Rignon (1899-1983), discendente di Lafayette).
La sorella Luisa sposò Lelio Niccolò Orsini d'Aragona (#entry526586749).
Tratte da facebook: www.facebook.com/MariaCristinaRign...Cortes/?fref=ts


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Niccolò Pignatelli TAC (1923) e la sorella Giovanna (1933-2000), figli dei suddetti.


Niccolò Pignatelli TAC ritratto nel 1959 con la prima moglie Luciana Malgeri (1935-2008). Ha ereditato i titoli della linea primogenita alla morte del cugino Pepito, nel 1989.


La principessa Giovanna Pignatelli TAC, protagonista della dolce vita romana, sposa, nel 1954, un attore francese, George Roulet (1923-1992), al quale trasmise il titolo di Principe Doria d'Angri (#entry566833118). Ebbero due figli, Fabrice (1956) e Oliver (1957), che si fregiano delo stesso titolo e del cognome illustre.
La principessa Giovanna ha avuto un terzo figlio dal fotografo francese di fama internazionale Gerald Bruneau: Tierry Bruneau Pignatelli Cortez (1978-2012) che è morto giovane.

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Il principe Niccolò Pignatelli TAC oggi, con la seconda moglie, Susy Morton.

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Diego Pignatelli TAC (1958), figlio del principe Nicola e della prima moglie. E' un manager e vive in Svizzera.

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La principessa Fabrizia Pignatelli (1956), figlia del principe Nicola e della prima moglie, con il marito Stephen Fiamma, in visita alla Chiesa di San Domenico a Castelvetrano.

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Adriano Pignatelli TAC (1972), figlio di Niccolò e della seconda moglie Mary Susan Morton, con la moglie Ivana e i due figli, Alessio e Sienna.

C'è un altro ramo di Pignatelli TAC Terranova, che nasce da Giuseppe (1737-1808), figlio cadetto del principe Diego (1697-1750) che abbiamo visto sopra ritratto da Solimena, e che arriva ai giorni nostri:

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Mario Pignatelli TAC (1943), figlio di Giuseppe (1911-1987) e Maria Favitta Camerata (1910-1988), con la figlia Stefania.


Stefania (1976), figlia di Mario Pignatelli TAC e di Giulia Panichi, con il marito inglese, Benedict Gladstone, discendente di William Gladstone, primo ministro inglese.

In estrema sintesi:



Tratto da:
1) www.genmarenostrum.com/pagine-lette...0MONTELEONE.htm
2) www.genmarenostrum.com/pagine-lette...0MONTELEONE.htm
3) www.genmarenostrum.com/pagine-lette...MARSICONOVO.htm
4) www.genmarenostrum.com/pagine-lette...0SPINAZZOLA.htm
5) www.genmarenostrum.com/pagine-lette...0CASALNUOVO.htm
6) https://gw.geneanet.org/cvpolier?lang=en&i...=N&v=pignatelli
7) www.pignatelli.org/handbuch_des_adels.htm

Edited by elena45 - 12/5/2021, 09:49
 
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