Maria Antonietta - Regina di Francia

Lancelot "Capability" Brown, Il famoso "architetto del paesaggio" inglese

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view post Posted on 18/2/2014, 19:38
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Marie-Antoinette

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Non è possibile passare in rassegna l'opera immensa di Capability Brown, ma voglio ricordarne ancora una: i giardini di Audley End House.


Audley End House (Essex).
E' stata per un certo tempo proprietà della famiglia Howard, protagonisti della storia inglese (#entry552311244). L'attuale edificio corrisponde solamente ad un terzo dell'originale costruzione seicentesca in stile giacobita ed è oggi proprietà dell'English Heritage.

Audley End era in origine il sito di un monastero benedettino che fu concesso al Lord Cancelliere Sir Thomas Audley nel 1538 da Enrico VIII e convertito da lui in una casa di campagna. Fu ereditata dalla figlia:


Hans Eworth - Lady Margaret Audley (1540-1564) sposò il potentissimo duca di Norfolk, appena vedovo di un'altra ereditiera, ed ebbe 4 figli. La tenuta di Audley andò al primogenito, che demolì la vecchia casa del nonno e costruì un palazzo molto più grande, all'epoca di Giacomo I. Eccolo:


Thomas Howard (1561-1626), Ammiraglio, vincitore più volte della flotta spagnola, all'epoca di Elisabetta. Fu creato da Giacomo I conte di Suffolk.
Ciò nonostante, per intrighi di corte, il conte cadde in disgrazia e finì miseramente i suoi giorni.
La proprietà fu incamerata dalla Corona e restituita alla famiglia nel 1701, nella persona di James Griffin (1667-1715), barone di Braybrook, nipote per via materna del 3° conte di Suffolk. Fu nel corso degli anni successivi che il grande palazzo venne in parte demolito, ma, per fortuna, Lord John Griffin Whitwell (1719-1797), nipote del suddetto, chiamò Capability Brown per ristrutturare i giardini:


Biagio Rebecca - Lord John Griffin Whitwell (1719-1797), barone di Braybroke, figlio di Anne Griffin e John Whitwell - British Museum.
Rimasto senza eredi, adottò un parente e gli trasferì titoli e proprietà:


Richard Griffin Neville (1750-1825): come dice il cognome Neville, discendeva, sia pure lungo rami cadetti, dalla casa lancasteriana; aveva anche legami di parentela con le sorelle Griffin (Anne ed Elisabeth), per cui fu adottato dal rispettivo figlio e nipote e divenne barone di Braybrooke, nonchè proprietario di Audley End House, aggiungendo al suo il cognome Griffin. Era sposato con Caterine Grenville, la figlia del primo ministro.

Uno degli ultimi discendenti, nel 1941, vendette il castello (oggi è sede dell' English Heritage Museum), riservandosi la proprietà delle collezioni e dei terreni.




Lord Robin Griffin Neville (1832), l'attuale barone di Braybrooke, con la figlia Amanda.

Edited by elena45 - 7/10/2017, 07:37
 
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view post Posted on 21/7/2014, 09:43
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Marie-Antoinette

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Capability Brown intervenne anche nel castello di Warwick. Il nome ci ricorda il "Kingmaker" del conflitto York-Lancaster, ed è così.
Il castello apparteneva alla moglie di Richard Neville, il famoso "Kingmaker", ovvero Lady Anna di Beauchamp, ultima erede e titolare della contea di Warwick. Poi le vicende storiche lo portarono in altre mani.
Dopo la tragica morte del padre, nella divisione del patrimonio andò alla figlia Isabella e a George di Clarence, e, dopo la sua morte, al figlioletto Edoardo. In realtà, giacchè questi aveva solo due anni, finì nelle mani della Corona.
Più tardi Edoardo VI lo concesse al suo primo ministro John Dudley; Giacomo I a Fulke Greville, famoso poeta all'epoca, noto come Lord Brooke. Eccolo:


Fulke Greville (1554-k1628), 1°barone di Brooke, poeta e politico, che comunque discendeva dalla famiglia Neville, essendo nipote per parte di madre di Ralph Neville (1498-1549), 4° conte di Westmoreland (non confondere Greville con Grenville, la famiglia del primo ministro).


Warwirck Castle, in Warwirckshire, al centro dell'Inghilterra, sul fiume Avon.
Nel XVII secolo fu coinvolto nelle battaglie della Prima e Seconda Guerra civile, ma nel XVIII secolo fu ampiamente ristrutturato:


Louis Tocque - Francis Greville (1719-1773), 8° barone di Brooke, nominato di nuovo dopo secoli conte di Warwick, volle l'intervento di Capability Brown nei suoi giardini.


I giardini di Warwick Castle.
Solo nel 1978 la famiglia Greville lo ha venduto a una società che lo sfrutta per turismo (mezzo milione di visitatori all'anno).
Gli interni sono zeppi di quadri e, purtroppo, ci sono le statue di cera di Madame Tussauds che raccontano la storia d'Inghilterra e della famiglia (!).

cfr: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_owner..._Warwick_Castle.

Edited by elena45 - 21/7/2014, 22:56
 
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view post Posted on 12/8/2014, 14:32
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Marie-Antoinette

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Il successore di Capability Brown si può considerare Humprey Repton , che abbiamo citato in #entry548520388
Per il loro portato storico, mi piace ricordare un'altra sua opera: i giardini di Blickling Hall.


Blickling Hall (Norfolk)
Questa dimora in stile giacobita era nel '500 la casa in cui è nata Anna Bolena.
Secondo una leggenda, nel giorno dell'anniversario della sua decapitazione, Anna Bolena con in grembo il capo mozzato giungerebbe alla residenza a bordo di una carrozza guidata da cavalli senza testa e condotta da un cocchiere pure senza testa !!!

Ovviamente l'aspetto attuale è successivo: risale al '600. Nel 1616, infatti, la proprietà fu acquistata e ricostruita da Sir Henry Hobart (1560-1625), funzionario alla Corte di Giacomo I.


Daniel Mijtens - Sir Henry Hobart (1560-1625), Capo della Corte Suprema di Giustizia.

La tenuta rimane nella proprietà della famiglia Hobart per 200 anni.


William Wissing - Sir Henry Hobart, 4° baronetto (1658-k1698).


John Theodore Heins sr - Sir John Hobart, 1° conte di Buckinghamshire (1693-1756), ampliò il giardino e, nel 1730, costruì un tempio commemorativo:


Sull'architrave si alternano in successione il monogramma di sir John e il toro, uno dei simboli della famiglia.




Thomas Gainsborough - Sir John Hobart, 2° conte di Buckinghamshire (1723-1793), continuò l'opera di allestimento del giardino paesaggistico. Si, proprio lui: l'Ambasciatore a Mosca che ricevette in dono dalla Grande Caterina stupendi e famosi smeraldi (#entry361416203).


L'orangerie, costruita nel 1780.

Lord John lasciò il complesso alla figlia Lady Caroline Hobart (il titolo comitale al fratellastro George che consentì il prosieguo della dinastia Hobart-Buckinghamshire fino ai giorni nostri): è lei che chiama Humprey Repton per un allestimento più organico e più curato.
E' lei che costruisce un mausoleo piramidale per accogliere le spoglie del padre e delle sue due mogli:


Mausoleo della famiglia Hobart.
Sulla porta lo stemma di famiglia, sostenuto da un cervo e un cane.

Lady Caroline Hobart (1767-1850) sposa William Assheton Harbord, Barone di Suffield (1766-1821), ma non ha figli. Rimasta vedova, continua ad abitare a Blickling Hall, fino alla sua morte, a 83 anni, nel 1850. Lascerà tutto al pronipote diciottenne, William Shomberg Kerr, 8° marchese di Lothian. La proprietà dopo oltre 200 anni cambia casata.


William Shomberg Kerr, 8° marchese di Lothian (1832-1870).
Lord William ha ereditato dal padre anche i famosi smeraldi russi e, carico di beni, sposa una giovane nobildonna, Lady Costance Chetwynd-Talbot. In realtà non sarà tanto fortunato, perchè muore, anche lui senza figli, a soli 38 anni. La cura della proprietà viene affidata alla moglie, che gli sopravvive 31 anni e che apporta ulteriori migliorie ai giardini.


Lady Costance Chetwynd-Talbot (1836-1901), marchesa di Lothian.




Philip Henry Kerr, 11° marchese di Lothian (1882-1940).
Ambasciatore in USA, avrà un ruolo importante nell'ingresso degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale a fianco degli Inglesi.
Anche lui si occupò della tenuta di famiglia, affidando la cura dei giardini alla paesaggista Norah Lindsay.
Ma fu anche il promotore della legge che riordinava la gestione delle grandi proprietà immobiliari dell'aristocrazia inglese.


Le aiuole di Norah Lindsay.

Edited by elena45 - 26/8/2014, 14:52
 
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view post Posted on 12/8/2014, 16:54
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Arciduca /Arciduchessa

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Che belle queste residenze inglesi! In particolare quella di Blickling Hall!

Il tempio commemorativo fatto erigere da Sir John Hobart è in stile neoclassico.
Proprio nei primi anni del 1700 gli aristocratici inglesi, anche grazie ai viaggi in italia del Grand Tour, conobbero e ammirarono profondamente l'opera di Andrea Palladio e ne furono fortemente influenzati per la costruzione delle loro eleganti dimore di campagna.

Edited by reine Claude - 12/8/2014, 18:17
 
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view post Posted on 14/8/2014, 08:43
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Marie-Antoinette

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Un'altra paesaggista che val la pena di conoscere è Nora Lindsay, un'aristocratica anglo-irlandese, che nell'epoca tra le due guerre influenzò molto la progettazione dei giardini inglesi.


Norah Lindsay (1873-1948)

Da lei presero spunto Vita Sackville West per la realizzazione di Sissingursth (#entry552820103) e poi Lady Marjorie Gascoyne Cecil (#entry515259665).

Norah intervenne tra l'altro, oltre che nel suddetto castello di Blickling, nei giardini del famoso castello di Cliveden:


Cliveden House (Buckinghamshire): oggi un hotel di lusso, di proprietà dello stato.
La storia del castello e del suo parco è lunga e complessa. La casa venne costruita a partire dal 1666 dal 2° duca di Buckingham (#entry613072531).
Dopo vari passaggi di proprietà e due incendi, nel 1846 fu acquistata dal 2° duca di Sutherland (#entry564472342) e ricostruita com'è oggi: divenne la dimora preferita della moglie Lady Harriet che vi abitò fino alla sua morte; poi fu venduta al genero Hugh Grosvenor, duca di Westminster.
Finchè viene acquistata da Nancy Astor (1879-1964), una donna ricca e aristocratica, ma fortemente impegnata in politica e nel sociale (#entry544714143).
La sua dimora diventò sede di incontri politici e culturali:


Nancy Astor con Charlie Chaplin e Bertrand Russell, nel suo castello di Cliveden.

Nancy chiamò Norah per rimodernare parte dei suoi giardini. Dall'incontro di due donne colte, vivaci e intelligenti, nacquero anche nuove espressioni paesaggistiche, come le aiuole fiorite di Cliveden House:





Lo stile di Norah mi sembra una sintesi tra il giardino formale italiano e il "disordine" paesaggistico inglese.

Edited by elena45 - 26/10/2017, 10:40
 
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view post Posted on 14/8/2014, 16:09
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Arciduca /Arciduchessa

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Molto belle le aiuole fiorite di Cliveden House: c'è una grande fantasia, un bellissimo effetto con quei contrasti di colore!

Trovo anch'io che questo stile sia "una sintesi tra il giardino formale italiano e il disordine paesaggistico inglese".

Già prima di Lancelot Brown in Inghilterra predominava un gusto che faceva della informalità una caratteristica imprescindibile.

Anche in Italia, però, "il giardino formale di epoca rinascimentale era spesso completato da un barco, ossia una zona di caccia nella quale l'irrazionalità della natura poteva trovare una sua giustificazione".
Questa si trovava sempre in aree periferiche della proprietà, in zone ricche di boschetti e corsi d'acqua.
Un esempio simile si trova a Villa Lante, Bagnaia (Viterbo).
Nell'illustrazione d'epoca, è in basso a destra:



Il giardino paesaggistico inglese, già a partire dal '600, rifiutava categoricamente il formalismo ed era una celebrazione della terra, che costituiva motivo di benessere e di ricchezza per l'aristocrazia.
Questa tendenza stilistica affermava anche un'idea di semplicità e la predilezione per una natura idealizzata.
Nasce prima del'epoca illuminista, ma ne anticipa e poi ne asseconda le idee, per cui erano intollerabili le "manifestazioni di assolutismo e la rigida schematizzazione."

Ritornando a Norah Lindsay, vedendo le immagini dei suoi giardini mi sembra che predomina l'uso dei fiori, di diversi colori, così come nei giardini di Vita Sackville West (dove ci sono vere e proprie "stanze" denominate dai diversi colori).
Mi sembra un bellissimo tocco femminile!

Edited by reine Claude - 14/8/2014, 17:33
 
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view post Posted on 15/8/2014, 10:20
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Marie-Antoinette

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Un'interpretazione colta del giardinaggio inglese molto interessante.
D'altra parte anche la cura del paesaggio è un'arte e come tale espressione di cultura che riflette il pensiero dominante e le tradizioni.
Penso che tu conosca i giardini di Ninfa nel Lazio: li ha creati la sensibilità di una Lady inglese approdata in Italia, la principessa Caetani (#entry548529968).

Intanto, ti ringrazio delle citazioni.

Edited by elena45 - 15/8/2014, 15:23
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 15/8/2014, 20:32




Desaparecido reaparecido.

Buona sera e Buon Ferragosto a tutte le signore!

Bellissimi questi giardini!

Non c'entra nulla (o c'entra?) le bellissime immagini mi hanno fatto riapparire alla memoria un film del 1982 del grande Peter Greenaway, un vero maestro delle atmosfere.

Si tratta di "i misteri del giardino di Compton House"

Qui il film, non so se la qualità sia sufficiente:

http://m.youtube.com/watch?v=U4t0-hDTai4

Il regista tenne una mostra molti anni fa a Venezia, a palazzo Fortuny: "Watching water" (1993). Il posto già è suggestivo per conto suo ma i suoni e le immagini, le scalette dei film, insomma tutto interessantissimo e le atmosfere naturalmente magiche. A Venezia è sempre così, malgrado tutto.

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 15/8/2014, 21:50
 
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view post Posted on 17/8/2014, 10:57
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Arciduca /Arciduchessa

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CITAZIONE (elena45 @ 15/8/2014, 11:20) 
Penso che tu conosca i giardini di Ninfa nel Lazio: li ha creati la sensibilità di una Lady inglese approdata in Italia, la principessa Caetani (#entry548529968).

Purtroppo no, non ci sono mai stata.
Ricordavo però il tuo topic su questo giardino. Scorrendo le immagini, rivela uno stile così diverso da quelli a cui siamo abituati e sembra proprio di trovarsi in un giardino inglese!
(Bellissima tra l'altro la storia della principessa e molto bello anche il castello, che meriterebbe senz'altro una visita!).
 
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view post Posted on 27/8/2014, 13:43
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Marie-Antoinette

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Questa bella casa in stile giacobita è un museo di famiglia, ma è anche un modo per ripassare un po' la storia inglese (magari salendo sull'ottovolante):


Ingestre Hall, nello Staffordshire.


Uno scorcio del parco (oggi un campo da golf).


Ingestre Pavillon, progettato da Capability Brown.

Sì, anche qui intervenne Capability Brown, chiamato dal proprietario dell'epoca, la contessa Catherine Chetwind, vedova del barone John Talbot:


Thomas Bardwell - Catherine Chetwynd (1722-1785) - Ingestre Hall.
Era lei la proprietaria della tenuta: il palazzo, risalente ai primi del '600, e un parco di 1100 acri. Figlia de Visconte di Chetwind, erede unica, visto che i suoi fratelli maschi erano premorti al padre.
Aveva sposato l'Hon. John Talbot (+1756), fratello minore del conte William Talbot di Hensol, una linea cadetta della famiglia Talbot staccatasi nel '500 da quella principale del (quarto) ricco marito di Bess di Hardwick (#entry445792915).
Catherine rimase presto vedova con due figli piccoli. Ovviamente la discendenza acquisì il cognome della ricca nobildonna.


Herman van der Myn - John Chetwynd, 2° visconte di Chetwynd (1678-1767), il padre della suddetta, con la famiglia nel giardino di Ingestre (Il suo titolo passò al fratello ed esiste ancora) - Ingestre Hall.


Pompeo Batoni - John Chetwynd-Talbot, 1° conte di Talbot (1749-1793), figlio della suddetta: fortunato erede della proprietà dalla madre e dei titoli dallo zio paterno, senza eredi maschi (il suo titolo comitale fu istituito ex novo) - Getty Museum.


Joshua Reynolds - Lady Charlotte Hill (+1804), moglie del suddetto - Ingestre Hall.


Elisabeth Vigée le Brun - Charles Chetwynd-Talbot, 2° conte di Talbot (1777-1849), figlio dei suddetti - Ingestre Hall.
Fu nominato Vicerè d'Irlanda dal Reggente (futuro Giorgio IV).


Thomas Philips - Lady Frances Thomasine Lambart, contessa di Talbot (1778-1819), moglie del suddetto - Ingestre Hall.
Ebbe 11 figli (4 divennero sacerdoti) e morì per le conseguenze dell'ultimo parto.
Il primogenito Henry divenne ovviamente il 3° conte di Talbot , ma aggiunse anche un altro prestigioso titolo.
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Succede, infatti, che nel 1852 muore senza eredi maschi John Talbot, 16° conte di Shrewsbury, appartenente ad un altro ramo della casata (quello primogenito) e ad un'altra storia. Eccolo:


John Talbot, 16° conte di Shrewsbury (1791-1852): chiamato "Good Earl John", fervente cattolico, noto per le sue opere di filantropia. Alle sue spalle si scorge una torre del suo castello di Alton Towers , nello Staffordshire (a 30 Km da Ingestre).

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Maria Teresa Talbot, moglie del suddetto.

Il sito di Alton apparteneva al 1° conte di Shrewsbury, John Talbot (1384-1483), generale della Guerra dei cent'anni, capostipite della casata, e comprendeva un castello normanno. Dopo di lui la famiglia si era divisa in tre rami: quello comitale e due cadetti.
La linea principale dei conti portò al famoso George Talbot, 6° conte di Shrewsbury (1528-1590), già citato, "carceriere" di Maria Stuarda e secondo marito di Bess di Hardwick, ma presto si estinse per mancanza di eredi maschi. Le infinite ricchezze andarono all'unica erede, Alathea Talbot, contessa di Arundel (1585-1654): #entry552357247. Il titolo invece, ed anche il castello di Alton passarono alla linea cadetta più anziana (Talbot di Grafton), che era di tradizione cattolica. L'antico maniero fu distrutto durante la Guerra Civile che vide i conti di Shrewsbury schierati con la monarchia.
Qualche decennio più tardi, Charles Talbot, 12° conte di Shrewsbury (1660-1718), si convertì al Protestantesimo, favorì l'ascesa di Guglielmo III d'Orange, e ne ebbe in cambio ricchezze e onori. Abbandonò il sito di Alton al suo declino e costruì un magnifico castello più a Sud, presso Oxford, Heythrop Park, un'opera molto laboriosa che lo occupò a lungo negli ultimi anni della sua vita.
Agli inizi dell'Ottocento, però, il 15° e il 16°conte vollero recuperare Alton, anche perchè Heythrop fu danneggiato da un incendio: il castello fu ricostruito nello stile gotico-medievale simile all'originale; i giardini furono ristrutturati nello stile eclettico che andava di moda all'epoca.

Purtroppo il nostro "Good Earl John" non fu fortunato perchè ebbe solo due figlie femmine, tutte e due sposate in Italia: Mary Talbot (1815-1858) con il principe Filippo Andrea Doria (#entry493942252) e Gwendoline (1817-1840) con Marcantonio Borghese (#entry494333138), tutte e due morte precocemente.
E ancora giovanissimo morì il suo successore, Bertram Arthur Talbot, 17° conte di Shrewsbury (1832-1856), suo secondo cugino.

E fu così che il titolo di conte di Shrewsbury si trasferì sull'altro ramo, quello dei Chetwynd-Talbot, proprietari di Ingestre.
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Eccolo il fortunato:

George Frederick Watts - Henry Chetwynd- Talbot, 3° conte di Talbot e 18° conte di Shrewsbury (1803-1868), terzo degli undici figli del suddetto Lord Charles Vicerè d'Irlanda e Frances Thomasine Lambart. Ammiraglio della Marina britannica - Royal Greenwich Museum.
Dovette intentare una lunga e costosa causa perchè gli venisse riconosciuto il secondo titolo e con esso le proprietà che si aggiunsero a Ingestre Hall: mantenne Alton Towers, appena ristrutturata, mentre vendette Heythrop Park, semidistrutta. Forte della nuova ricchezza, accasò ottimamente le tre splendide figlie (#entry562016324).


Alton Towers (Staffordshire)


L'Orangerie.


I giardini di Alton Towers.

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Edward Clifford - Anna Teresa Cockerelle (1836-1912), moglie del 19°conte di Shrewsbury - Ingestre Hall.

Alla fine del secolo, il 20°conte di Shrewsbury, Charles Henry (1860-1921) e la contessa Ellen, si separarono: uno andò a vivere a Ingestre Hall, dove aveva fondato un Golf Club, e l'altra ad Alton Towers.

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Henry Grant - Ellen Palmer-Morewood (1856-1940), moglie del 20°conte - Alfreton Hall.
Durante la prima Guerra Modiale, persero il loro unico figlio Charles John (1882-1915), visconte di Ingestre. La tenuta di Alton fu venduta poco dopo, nel 1918. Oggi c'è un parco di divertimenti (!).

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James Jebusa Shannon - Winifred Paget (1881-1965), nota come Lady Ingestre, vedova del Visconte con il figlio John - Plas Newid.

Ingestre Hall, invece, restò dimora di famiglia fino al 1960, quando fu venduta dal 21° conte.


John Chetwynd-Talbot, 21° conte di Shrewsbury (1914-1980) con la moglie Nadine e tre delle loro figlie a Ingestre Hall. Divorziò nel 1958 e vendette la casa.

Oggi c'è ancora un Golf Club e, soprattutto, una galleria di ritratti che percorre tutta la storia della famiglia Talbot (www.bbc.co.uk/arts/yourpaintings/pa...-4705_locations).
Il palazzo è sede di "Ingestre Hall Residential Arts Center", un centro per promuovere la diffusione di tutte le forme di arte.

Visto che i passaggi sono ben complessi, il solito schemino molto, molto semplficato:

Talbot

Edited by elena45 - 7/9/2017, 17:52
 
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view post Posted on 31/8/2014, 13:30
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Marie-Antoinette

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In questo contesto di ville e giardini si dipana una storia bizzarra e intricata, con morti ammazzati e fantasmi, quella di un antico palazzo dell'epoca dei Tudor:


Loangleat House (Wiltshire), foto postata da Tiziana che coglie l'atmosfera della campagna inglese.
La casa è circondata da 400 ettari di parco paesaggistico elaborato da Capability Brown, con 4.000 ettari di terreni agricoli e 1.600 ettari di bosco.

Tanto per cambiare era il sito di un monastero, che fu acquistato nel 1541 da John Thynne, steward di Edward Seymour, duca di Somerset (fratello della regina Jane), il quale venne nominato cavaliere da Enrico VIII per meriti militari.
Costruì l'abitazione affidandosi all'architetto Robert Smythson che la terminò nel 1580 e realizzò uno dei migliori esempi di architettura elisabettiana.

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Sir John Thynne (1515-1580). Non si sa come, divenne proprietario anche di molti altri immobili e terreni, che furono spartiti tra i molti figli. Longleat andò al maggiore sopravvissuto, John (1555-1604) e poi al suo unico figlio Thomas (1578-1639).

Costui, noto come Sir Thomas di Longleat , a soli 16 anni si innamorò di una giovane donna, Mary Touchet, che sposò segretamente a causa dell'opposizione delle due famiglie. Si dice che dalla loro storia Shakespear trasse ispirazione per "Romeo e Giulietta" (scritta tra il 1594 e il 1596).

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Mary Touchet (1578-1611) incinta - Longleat House, Dining Roome.
Ebbe due figli, James e Thomas, e morì di parto.


Catherine Howard (1598-1650), seconda moglie di Sir Thomas di Longleat (il bisnonno era il duca di Norfolk).

E veniamo finalmente a Sir James Thynne (1605-1670), figlio di Mary, che ristrutturò la casa di Longleat affidandosi all'architetto più famoso dell'epoca, Christopher Wren. Purtroppo non ho trovato immagini di lui, ma della moglie:


Lady Isabel Rich (1623-?), figlia del conte di Holland, moglie di Sir James Thynne e castellana di Longleat House. Non ebbero figli e la tenuta venne ereditata dal nipote (figlio del fratello Thomas):


Thomas Thynne (1647-k1682). Ricco di suo sposò la ricchissima Elisabeth Percy (#entry549215230), tanto che veniva chiamato "Thomas of the mille", ma morì assassinato a 35 anni da sicari mandati da un innamorato della moglie.
Che fine fa Langleat? Eredita di nuovo un altro nipote, figlio del fratellastro dell'ucciso:


Peter Lyle - Thomas Thynn (1640-1714), 1° Visconte di Weymouth (nipote el precedente).
Weymouth ha iniziato una vasta collezione di libri, ma soprattutto ha voluto creare a Langleat bellissimi giardini formali, ispirandosi in particolare a Versailles, con un vasto complesso di aiuole, percorsi simmetrici e viali, su progetto di George London.


I giardini formali di Longleat House agli inizi del '700.
Anche il Visconte di Weymouth muore senza eredi maschi, e per la terza volta, la proprietà passa a un collaterale, il pronipote Thomas, di soli 4 anni:


John Wootton - Lord Thomas Thynne (1710-1750), 2° visconte di Weymouth in una battuta di caccia alla volpe nel bosco di Longleat- Tate Gallery.
Si disse che avesse ammazzato un servo, forse, amante della giovane moglie, Lady Louisa Carteret (1712-1736) e lo avesse seppellito sotto un pavimento. La moglie morì poco dopo e il suo fantasma continua a vagare nel castello.

Edited by elena45 - 7/10/2017, 08:26
 
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view post Posted on 31/8/2014, 20:45
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Marie-Antoinette

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Dopo circa due secoli dalla costruzione di Longleat House, e dopo tutte queste vicende, arriva finalmente Capability Brown.
Lo chiama a trasformare i giardini e il paesaggio intorno al castello il 3° Visconte di Weymouth, che nel 1789 Giorgio III nominò marchese di Bath per i suoi meriti politici.
Sul piano umano aveva modi grossolani, era un bevitore e un giocatore, per cui dissipò gran parte del patrimonio.


Thomas Thynne (1734-1796), 1° marchese di Bath.

Il suo successore, non contento (!), chiamò Humprey Repton a fare ulteriori modifiche:

Thomas Thynne (1765-1837), 2° marchese di Bath.


Henry Frederick Thynne (1905-1992), 6° marchese di Bath con la prima moglie Dafne, su una terrazza di Longleat House. E' lui che ha aperto il castello al pubblico per affrontare le tasse di successione e voluto un'altra trasformazione dei giardini ad opera del paesaggista Russel Page.


Lady Dafne (1904-1997) ritratta nel 1938 con i 4 figli - NPG.


Il 6° marchese con la seconda moglie Virginia e la figlia minore Silvy (1958).
Storie e figure di ordinaria "british nobility", anche un po' decaduta (guardate le scarpe di Milady e la cravatta di Milord).
Ma ecco che arriva un personaggio che dire eccentrico è poco!


Alexander John Thynne (1932), 7° marchese di Bath, con il figlio Ceawlin (1974), visconte di Weymouth.
Eclettico personaggio, politico ed artista, scrittore e pittore. Ha decorato alcune stanze di Longleat con scene erotiche del Kama Sutra (si intravedono nella foto!). Ha sposato un'ungherese, attrice e giornalista, Anna Abigél Gyarmathy, e avuto due figli, ma ha deliberatamente avuto rapporti con altre 70 donne (anche trans) che lui chiama ironicamente wifelets.

La figlia Lenka è una modella, il figlio Ceawlin è un uomo d'affari che gestisce il suo patrimonio immobiliare e anche, ovviamente, Longleat come attrazione turistica. Ha sposato nel 2012 un'attrice e blogger di colore, Emma Mc Quiston.


No, non è una modella davanti a Longleat House: è la futura castellana e marchesa di Bath.

Lord Bath ha introdotto nei giardini una serie di labirinti (simbolo della sua mente contorta?) e tra questi il più grande labirinto del mondo; formato da 16.000 piante di tasso, ci vogliono 90 minuti per percorrerlo tutto:


E' la foto che ha postato Tiziana tempo fa (#entry552847401)

Edited by elena45 - 7/10/2017, 08:31
 
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view post Posted on 1/9/2014, 15:01
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Arciduca /Arciduchessa

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Ah, allora è questo eccentrico e "passionale" signore, Alexander John Thynne, che ha creato il labirinto di Longleat!!
Ho letto che ha anche scritto una corposa autobiografia in più volumi!

Che bello vedere i ritratti di tutti i proprietari che si sono succeduti attraverso i secoli, in una residenza così antica!
Ci si fa un'idea dello scorrere del tempo, del cambiamento delle mode e dei modi di vivere dell'aristocrazia.
Una bella differenza tra il lusso delle dame seicentesche e la sobrietà (anche un po' sciatta, a dir la verità) del sesto marchese e della sua famiglia!
 
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view post Posted on 9/9/2014, 14:45
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Marie-Antoinette

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Ecco un altro posto incantevole dove Brown ha messo le mani:


Belvoir Castle (Leicestershire), in una stampa del 19° secolo.


Belvoir Castle oggi.

Antichissimo maniero, di origine normanna, fu assegnato nel XIII secolo alla famiglia de Ros e infine trasferito da Eleanor de Ros al figlio George Manners (1470-1510), nipote di Anna di York (#entry551042692). D'altra parte, il castello è poco lontano da Leicester (circa 50 km) dove è stato scoperto lo scheletro di Riccardo III e dove verrà sepolto.
Da allora è sede della famiglia Manners, conti e duchi di Rutland.
Molti degli antenati sono esposti qui:





Ma sono troppo numerosi, per cui ho pensato di dedicargli un topic a parte (#entry562822164).

Qui voglio ricordare l'episodio più famoso associato alla storia del castello durante il periodo comitale: il 6° conte, Francis Manners (1578-1632), accusò di stregoneria un gruppo di donne del villaggio, che con le loro "sorcerie" avevano procurato la morte dei suoi figli maschi. Le streghe di Belvoir finirono impiccate. ma la contea e il castello andarono alla linea cadetta.


I piccoli Manners, Henry (+1613) e Francis (+1620) sepolti nella Chiesa di St Mary, a Bottesford, poco distante dal castello, assieme a molti altri esponenti della famiglia.
A fianco, le streghe di Belvoir

Alla crisi dinastica si aggiunsero le distruzioni della Guerra Civile, per cui John Manners (1604-1679), 8° conte di Rutland, e sua moglie Frances Montagu, operarono una prima ricostruzione di Belvoir Castle.
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Successivamente, nel 1703, il figlio dei suddetti, John 9° conte di Rutland (1638-1711) fu fatto duca e, ovviamente, il prestigio della famiglia aumentò. Nella seconda metà del secolo, Belvoir Castle vide finalmente l'intervento di Capability Brown, per volere del 4° duca, Charles Manners (1754-1786), eminente uomo politico. Ecco sua moglie, celebre per la sua bellezza:


Robert Smirke (copia del Joshua Reynolds andato bruciato) - Lady Mary Isabella Somerset (1756-1831), duchessa di Rutland - Belvoir Castle.
Attiva in politica come il marito, che divenne Vicerè d'Irlanda per volere di Pitt il giovane. Coetanea di Georgiana Cavendish, l'una apparteneva al partito di Fox e l'altra a quello di Pitt jr.

Anche se dopo Capability vi furono altri rimaneggiamenti, ecco alcuni scorci dei giardini:









Edited by elena45 - 14/10/2014, 14:20
 
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view post Posted on 10/9/2014, 11:11
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Marie-Antoinette

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La seconda ricostruzione avvenne dopo l'incendio del 1819, per volere della duchessa dell'epoca:


La statua di Elisabeth Howard (1780-1825), moglie di John Manners, 5° duca di Rutland (1778-1857), accoglie i visitatori a Belvoir Castle.


Il salone principale di Belvoir Castle. Sul grande ritratto di Enrico VIII, si nota questo:


John E. Ferneley D.J. - Il 5° duca di Rutland, John Manners (1778-1857), con i fratelli Charles e Robert a caccia nel parco (appena ristrutturato da Capability).

Sulla parete di fondo:


Sir James Jebusa Shannon - Lady Violet Lindsay (1856-1937), moglie dell'8° duca di Rutland, artista ispiratrice del circolo dei "The Souls". Bellissima, con i suoi capelli rossi e gli occhi verdi, fu ritratta più volte anche da George Frederick Watts (#entry562024454)


Sir James Jebusa Shannon - Sotto il grande ritratto della madre, tre figli di Violet: Marjorie (1883-1946), Catherine (1888-1971) e John (1886-1940). Il figlio Robert (1885-1894) era morto a 9 anni.
Lo stesso artista ritrasse molte altre volte i componenti della famiglia Manners, Violet in testa che lo incoraggiò e lo protesse.

E qui veniamo alle castellane del Novecento che abbiamo visto in #entry562477196

Edited by elena45 - 5/11/2015, 11:38
 
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