Posts written by Maria Clotilde

Ma è miracoloso lo stesso, anche considerando che a Parigi ci sono temperature meno rigide che nel Nord Italia in aperta campagna (anche se, ormai, il tempo è cambiato. E non ci sono più le mezze stagioni
Una iceberg fiorita a metà febbraio è eccezionale. A meno che non siano poste contro un muro chiaro, in pieno sole e non sia stata potata in precedenza.
Bella foto e molto interessante. Grazie, Anna.

E' vero! Potrebbero essere nicotiana, anche se quel lungo calice non lo vedo nel dipinto. Certo la "spaccatura" in due di ciascun petalo, così evidente nella foto, è riscontrabile anche nel dipinto. Anna, hai scritto che nel quadro ci sono narcisi, delphinette, rose: lo hai trovato scritto da qualche parte che si tratta di narcisi? O era una tua deduzione?
Quanto accurata sarà stata la Le Brun nel dipingere quei fiori? E qualcuno sa dirmi che significato avessero i fiori? Erano i preferiti di Maria Antionietta? Avevano un significato simbolico?

Confesso di aver già cercato di recente che rosa sia quella del quadro di Marie Antoniette a la rose. Ovviamente senza arrivare ad una risposta Anche perchè le rose antiche, a differenza di quelle moderne, rigide e quasi sempre uguali a se stesse, tranne che nell'ultimo stadio della sfioritura, cambiano forma e aspetto repentinamente a seconda della fase della fioritura in cui sono.



Scarto la Floribunda, di cui si era parlato prima, troppo recente, e anche l'Indica, perchè non mi sembra somigliante.
Sempre cercando nel lavoro di Redouté, una vera e propria enciclopedia delle rose ad inizio Ottocento, e scartando le rose somiglianti ma scoperte o create dopo il 1790, restano in lizza tre, quattro rose.
Non pubblico foto perchè non ho chiesto il consenso degli autori degli scatti ma ai link indicati sotto, andando sul secondo Tab "Photos", si possono cercare le diverse foto: ne ho trovate alcune davvero simili a quella della Le Brun.

Subito ho pensato alla rosa Centifolia des Peintres (1597), la rosa soggetto preferito di molti pittori, specie fiamminghi del Seicento.
www.helpmefind.com/rose/l.php?l=2.5468.2&tab=1

Forse troppo "cicciona" per essere questa rosa ma allora, sempre Centifolia ma Muscosa (1696).
www.helpmefind.com/rose/l.php?l=2.1266.9
Se fosse un dipinto fedele al vero, si dovrebbero vedere i tipici peletti, il muschio verde sui boccioli, che non vedo.

Possibile ma mi convince di meno la rosa damascena Quatre Saisons Continue (1633), chiamata continua o sempreflorens perchè una delle pochissime rose antiche che può ripetere la fioritura, occasionalmente.
www.helpmefind.com/gardening/l.php?l=2.451

Resterà un mistero ma propendo per una centifolia.

Cercando su Les Roses di Redouté, mi imbatto nel disegno della Rosa Centifolia De Meaux, o anche Pompon, certamente esistente al tempo di Maria Antonietta. Guardando nel dipinto sopra sia la forma dei fiori che stanno aprendosi sia la forma dell'unico completamente aperto, potrebbe trattarsi davvero di questa rosa. Sempre con le dovute approssimazioni e semplificazioni di una consumata pittrice che chissà quante rose ha dipinto in vita sua e un poco tende a farle "a memoria".

Qui descrizione e foto (secondo tab) della rosa De meaux:
www.helpmefind.com/rose/l.php?l=2.5466&tab=1

Mi sento chiamata in causa, dato che si parla di fiori e non di fiori qualsiasi ma delle mie amate rose. Mi ero persa questa conversazione!
Ho visto il quadro di cui parla Anna, "Marie Antoinette en grand habit de cour", 1778, alla mostra della Le Brun a Parigi, a settembre. Ecco il particolare del mazzo di fiori in vaso, un po' sgranato dato l'ingrandimento spinto:



Le rose propendo siano delle centifolie, data la pienezza e la forma a coppa; da capire poi quale centifolia sia (Bullata?). Vedo poi anche dei lillà... rose e lillà... mmm, mi ricordano qualcosa, meglio qualcuno che conosceva bene la regina Maria Antonietta
Quelli bianchi non mi sembrano delphinium, sembrano più dei narcisi ma narcisi e rose non fioriscono nello stesso periodo, non avrebbero mai potuto essere assieme nello stesso vaso.
Grazie al suggerimento di Anna, invece, credo che il delphinium Ajacis sia quel fiorellino azzurro che spunta sulla sinistra del mazzolino, da dietro. Il delphinium appartiene alla famiglia delle Ranuncolacee e può essere blu, rosa o bianco, è vero, ma la sua forma è decisamente diversa da quella pentalobata dei fiori bianchi del quadro.



I delphinium sono fatti a spiga, con fiorellini che via via salgono verso l'alto, a portamento eretto, come il rametto del dipinto.
Quest'anno, dopo 10 anni di coltivazione di rose moderne, ho iniziato a fare il mio giardino delle rose antiche e, oltre alle rose, ho piantato erbacee a fiori azzurri o blu, tra cui proprio i delphinium, sia l'ajacis, molto grazioso e che si accosta molto bene con le rose antiche, sia il più moderno, prorompente, lussurioso Delphinium Giant Imperial.
Lieta di apprendere da Anna che, senza saperlo, ho scelto per il mio angolino una pianta amata dalla Reine.

Anche a me è successo! Ho viaggiato nella carrozza della prima foto del link da te segnalato. Nessuna claustrofobia, anzi fa passare il viaggio più in fretta perchè ci si distrae a guardare i disegni. Ma mi sarebbe piaciuto viaggiare nella carrozza con il pergolato, il verde e il cielo sereno sopra la testa. Chissà... la prossima volta...

Ciao Lady Harriet! Hai voglia di raccontarci di più di te, per esempio da dove scrivi? Oppure che studi hai fatto?
Benvenuta, io sono Silvia.

Grazie per il riscontro sul successo dell'opera, Anna.
Nel primo link di due messaggi fa c'era una copia del ritratto a la rose della Le Brun, citato come se fosse l'originale.
Adesso mi soffermo sui dialoghi del processo che evidenzierebbero la "natura ribelle di Maria Antonietta". D'istinto non mi è suonato bene. Che cosa ne pensate? Possono essere "natura ribelle" il suo non voler sottostare alla etichetta della corte francese, il suo non voler seguire con attenzione le lezioni da giovanissima, il suo, finora presunto, tradimento con Fersen, ecc...?
Quanto ai dialoghi del processo, le risposte di Maria Antonietta furono dettate da spirito di ribellione o dal suo senso di giustizia, dalla sua dignità, dalla consapevolezza del suo ruolo?

Caspita! Il paese dove vive e lavora mio figlio e dove spesso andavo e vado tutt'ora. Devo cercare quel melo, negli ultimi tornanti prima di arrivare al paese.
C'è anche una festa delle mele ogni anno, nel paese appena sotto Torgnon, molto sentita e partecipata, ma non pensavo che si trattasse di mele dall'ascendenza così antica e dalla storia così interessante. Leggo che il 2% circa delle mele valdostane è costituita da "varietà antiche, circa 50 specie uniche e secolari".
Grazie, Anna, per la segnalazione.

Non sparatemi addosso ma la notizia non mi indigna più di tanto. Dipende sempre da come verrà realizzata l'attività commerciale e come verrà integrata con il resto, con i Musei e i luoghi aperti ai turisti "squattrinati" , ma, se usano parti della Reggia in disuso da un decennio tra cui un'ex caserma, forse i benefici potrebbero pareggiare i contro, che sicuramente ci sono. Si tratta di essere il più delicati e rispettosi possibili del luogo.
Ho come esempio, per me positivo, il ristorante stellato aperto nei locali della Reggia di Venaria: oltre ad essere un buon ristorante, è ben integrato nella struttura e discreto. E' anche vero che che nel caso di Venaria si tratta di locali vuoti, andati in rovina, depredati e poi recuperati. Bisognerebbe capire anche qual è lo stato attuale di questi locali a Versaiiles che ospiteranno hotel e ristorante.

https://ladyreading.forumfree.it/?t=21412466

Ecco una delle discussioni sul fisico di Maria Antonietta ma se cerchi ce ne sono altre.
Ciao

Che domanda curiosa Guardando quella montagnola di cioccolato a tutto penserei tranne che alla misura del seno di Maria Antonietta.
Se n'è parlato nel forum, si citavano anche misure, ovviamente non di reggiseno ma in centimetri. Comunque la regina variò di peso a secondo del periodo della sua vita per arrivare alla fase finale in cui perse molto peso. Se fossero stati inventati i reggiseni, credo avrebbe dovuto tenerne di diverse misure.

Irriverente!

Peccato che ci siano dei buchi a causa delle bolle d'aria qui e la'. Altrimenti sarebbe stata perfetta.
Ma la vendono o e' da esposizione?

Ciao, Dayana, benvenuta! Ho già avuto modo di conoscerti tramite i tuoi recenti interventi sul sito, prima ancora di leggere la tua presentazione.
Mi unisco alla corte che ti ha consigliato di non preoccuparti troppo se non sei conforme allo standard dei tuoi coetanei: sii te stessa! (che banalità )

Molto belli i tuoi disegni. Ma disegni direttamente a penna, di getto, senza usare la matita prima? Intendo dire, buona la prima?

http://libreriamo.it/2014/05/29/da-hayez-a...toria-dellarte/
Qui trovi tutto il dipinto.

Amos Cassoli. Sono tornata apposta ad Arezzo, una volta appreso su Internet dell'esistenza di questo quadro, al Museo statale d’arte medievale e moderna. Che delusione! Il quadro è piccolissimo, scolorito e per nulla simile a questo. O meglio, il quadro è lui ma i dettagli sono diversi, Francesca ha un vestito rosa, anzichè azzurro, se ricordo bene, degli orecchini fastidiosi, anche. E' lui ma gli manca il pathos e il romanticismo di questa versione. Però non ho trovato nessuna informazione su questa versione webbica, se sia una versione diversa dello stesso Cassioli, magari ora in mani private, o una copia ben riuscita.

Certo! Ma il fine dei pubblicitari non è far scatenare una Rivoluzione, non è su quello che giocano: sarebbe la fine per molte delle imprese per cui lavorano! Loro giocano sul senso di ingiustizia e di rivalsa sociale percepito dalla cosiddetta "gente" per spingerli a consumare ancora di più.
Non è un saggio storico. Fanno solo leva sui meccanismi più o meno inconsci del prossimo. E, se funziona, è perchè hanno azzeccato il meccanismo.